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Ranieri e il "progetto Juve"



La scorsa primavera, quando le voci su un probabile ritorno di Lippi alla Juventus si susseguivano, mi schierai apertamente a favore del cambio di allenatore.
Non perchè non apprezzassi il lavoro di Ranieri, ma perché credevo di più (e lo confermo) nelle qualità del mister viareggino.
Lui ha una mentalità vincente.
Lui osa.
Lui è disposto a “mangiare il muso” a chiunque provi a “toccare una sua creatura”.
Quando perde le partite non sorride, è incavolato marcio. Come succede a me.

L’allenatore per me è sempre stato importante, non fondamentale.
In alcune situazioni, però, “diventa” fondamentale.

Lessi molti articoli sui giornali, su internet, partecipai anche a sondaggi su questo argomento.
La stragrande maggioranza dei tifosi juventini si schierarono a favore di Ranieri.
Venivano esaltate le sue qualità umane, oltre a quelle tecniche.
Il ritorno di Lippi faceva paura: una “minestra riscaldata” era già tanto (anche se vincente), due sarebbero state troppe.
Meglio continuare su un progetto, anche se triennale.

Progetto! Che bella parola…

Io mi divertii a sostenere che l’arrivo di Lippi, in qualsiasi funzione, sarebbe stato più che positivo per le sorti della Vecchia Signora.
Come allenatore sarebbe stato perfetto, come Direttore Tecnico mi sarebbe comunque andato bene.
In situazioni di estrema difficoltà, poi, il passo dalla tribuna alla panchina sarebbe stato breve.
Per il resto, si tratta di una persona talmente intelligente che non avrebbe mai “invaso” lo spazio di competenza di Ranieri.

Come al solito, i risultati dell’immediato non facevano vedere a lunga scadenza.
La “massa”, prima quella mediatica, poi – a ruota, come sempre in questi casi – quella dei tifosi, sosteneva la tesi della conferma del mister romano.

Nella vita capita a tutti di sbagliare: ammetterlo, aiuta a crescere.
Nelle pagine di questo blog, lo faccio spesso.
Sarebbe bello vedere in giro che anche altri lo facessero.
E mi riferisco a una buona parte di quelli – non tutti - che ora stanno massacrando Ranieri.
A quelli che credevano in un progetto.
E che ora, a fine settembre del secondo anno, ne chiedono l’esonero.

Basta che “Tuttosport” parli di allontanamento, perché molti cambino idea.
La credibilità di “Tuttosport” la si può vedere ogni giorno: dipendesse dai redattori di quel giornale, la Juventus comprerebbe 400 giocatori all’anno…
La società Juventus, storicamente, ha esonerato pochissimi allenatori a stagione in corso.
Negli ultimi 30 anni, uno.
Marcello Lippi.
Questa si chiama serietà.

Lippi, dopo quell’esonero, è poi tornato, ha vinto due scudetti e ci ha portato in finale di Champions League.
Persa ai rigori, contro il Milan, senza poter contare sull’apporto di Nedved e con una formazione scriteriata.
Qualcuno si ricorda che – in quella sera - schierò Montero terzino sinistro?
Io sì. Perché a Manchester c’ero. Avessi avuto Lippi lì vicino, l’avrei strozzato.

Personalmente sono preoccupato.
Aspetto fine dicembre per dare una valutazione più serena.
Uscissimo in quel periodo dalla Champions League, sinceramente, sarei tentato di passare dalla parte di chi - ora - vuole esonerare Ranieri.
Ma ho necessità di vedere, in questi mesi, se la Juve farà qualche progresso.
Sbagliassi, come sempre, lo ammetterei.
Ma io non credo nei progetti.

Io credo in chi ha voglia di vincere.


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