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Novelty Automation: una sala giochi surreale a Londra

L’altro giorno avevo bisogno di sgranchirmi le gambe e liberarmi la mente, così, dopo il lavoro, ho deciso di fare un tratto a piedi. Un po’ per distrazione, un po’ per noia, ho allungato il percorso e mi sono leggermente ‘smarrita’.
Ho imboccato una traversa, per raggiungere la parallela e rimettermi sulla diritta via. Mentre camminavo guardandomi in giro, il mio sguardo è stato attratto da un singolare cartello, da cui spuntava una freccia meccanica, piena di lucine. Il cartello era posto in una viuzza di Bloomsbury, proprio di fronte ad un negozio dalla facciata vecchio stile, nell’ultima casa Tudor rimasta ad Holborn (una taverna del XVII secolo, in cui, forse, bevve una pinta anche Shakespeare).
Incuriosita, ho deciso di andare a vedere meglio di cosa si trattasse.
Novelty Automation, di cui avevo già sentito parlare, è una sala giochi esilarante e surreale, sprizzante umorismo British da tutte le sue macchine. I congegni, sia meccanici che computerizzati, sono stati costruiti dal fumettista e ingegnere Tim Hunkin, con lo scopo di reinventare le sale giochi di un tempo, prima che la tecnologia e i video games casalinghi ne decretassero il declino. I cosiddetti arcade, un vero must delle località balneari britanniche, sono qui reinterpretati con l’ausilio di macchine uniche, dai temi irriverenti.
Ad esempio, in Hollywood, si può pilotare un drone in una missione speciale da paparazzo per spiare i vip (Russell Crowe, Leonardo Di Caprio, Madonna, ecc.) e scoprire cosa succede dietro le porte o finestre del loro hotel; oppure, in Money Laundering (il gioco del riciclaggio di denaro sporco) la gru magnetica permette di sollevare con successo denaro reale, davanti agli occhi dei bancari e degli agenti finanziari della City.
I-Zombie vi farà rendere conto di quanto siate schiavi del vostro smartphone, mentre AutoFrisk vi perquisirà alla ricerca di prove incriminanti. Se poi il lavoro vi ha veramente stressato, potete accomodarvi in poltrona vintage, per una vacanza virtuale (altro che mindfulness)!
Tim ha iniziato a creare i suoi strani e meravigliosi aggeggi negli anni ’80, trasformando vari pezzi. motori industriali ed altri oggetti. Le macchine più recenti si avvalgono della tecnologia e sono controllate da computer, comunque, tutte, sia vecchie che nuove, sono interamente realizzate a mano, ed a questo si deve il loro fascino.
Come ogni sala giochi, c’è un prezzo da pagare per poter giocare, anche se alcune macchine possono essere condivise. Si stima che per provare tutte le macchine ci voglia un’oretta. I gettoni variano da una a due sterline. Con 100 sterline, la sala giochi si può anche affittare interamente, per feste private.
Sicuramente, questa è una delle attrazioni più strane ed affascinati che Londra abbia da offrire.
Vi consiglio di perdervici anche voi.



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