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LA RIVOLUZIONE DELL’ACCIAIO INOX (PARTE II)

LA RIVOLUZIONE DELL’ACCIAIO INOX (PARTE II)

Prima della seconda metà degli anni ’80, saresti difficile trovare l’acciaio inossidabile nelle cantine.

Nel mio ultimo post abbiamo discusso di come l’introduzione dell’acciaio Inox abbia profondamente rivoluzionato del vino italiano, coinvolgendo in questo cambiamento anche il mondo della Barbera d’Asti. Abbiamo ricordato l’ormai celebre viaggio che Luigi Veronelli in California, accompagnato da tre viticoltori italiani suoi amici. Ed è proprio questo viaggio, voluto ed organizzato da Veronelli, a rappresentare il punto di svolta nel rapporto tra viticoltura italiana e tecniche di fermentazione.

Grazie alle competenze acquisite oltreoceano, questi tre viticoltori diventarono ben presto un modello per molti loro colleghi, che cominciarono a studiare il loro mutato approccio alle tecniche enologiche, in cui le barriques di rovere francese erano chiamate a sostituire le grandi botti di legno sloveno o italiano.

Oltre a questa ‘cultura della barrique’, i nostri viticoltori portarono con sé anche un’altra convinzione, che prese forma nei serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Fu una sorta di rivelazione che si manifestò davanti ai nostri tre produttori; infatti, sebbene sia difficile da credere, all’epoca praticamente nessuno in Italia usava l’acciaio inox, preferendogli le grandi botti o le vasche in cemento.

Nonostante i miei 51 anni sono troppo giovane per ricordare Quel Periodo (anche perché allora non mi occupavo di vino, preferendogli la poesia italiana!). Però i vignaioli più anziani ricordano ancora bene quel periodo, in cui era praticamente impossibile trovare anche una sola botte di acciaio nelle cantine italiane più prestigiose.

Oggi in molti riflettono su come l’uso della barrique abbia radicalmente rimodellato la Barbera d’Asti. Pochi però si concentrano sul fatto che, assieme alla barrique, arrivò anche l’acciaio inossidabile. Non solo… grazie a Luigi Veronelli ed al suo viaggio, i viticoltori italiani hanno conosciuto la fermentazione a temperatura controllata.

Spero che questo post vi sia piaciuto. Vi aspetto la prossima settimana!

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