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Hamas-Israele. Ostaggi: possibile trattativa sottotraccia


Di Davide Malacaria 

Hamas ha fatto sapere, tramite l’Iran, che è disposto a liberare tutti gli ostaggi, ma, ha aggiunto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, che secondo loro “tali misure richiedono preparativi impossibili sotto i bombardamenti quotidiani“.

Lo rivela Times of Israel secondo il quale Hamas “ha detto che è disposto a scambiare i prigionieri con migliaia di palestinesi detenuti da Israele secondo il modello di accordi del passato basati su scambi sbilanciati”. Da quanto riferito, non si comprende se Hamas abbia chiesto la cessazione definitiva dei bombardamenti o una tregua degli stessi che consenta di liberare gli ostaggi senza esporsi.

La differenza è grande: la prima opzione appare inaccettabile per Israele, che non può, almeno al momento, rinunciare al suo intento di eradicare Hamas da Gaza; la seconda richiederebbe una sospensione delle ostilità tale da poter effettuare la liberazione senza esporre i miliziani di Hamas al fuoco dell’IDF (Israel defence force).

Potrebbe essere accettata se prevalesse la logica, sia per ovvie ragioni umanitarie, ma anche politiche (Israele potrebbe rivendicare una prima vittoria, sebbene a caro prezzo) e militari (gli ostaggi in mano ad Hamas sono un freno alle operazioni).

Al momento non ci sono risposte da parte della leadership israeliana, che chiede invece la liberazione sic et simpliciter degli ostaggi civili e il permesso che i rapiti siano visitati dalla Croce Rossa.

La presenza USA e una possibile trattativa sottotraccia per gli ostaggi

Purtroppo, la richiesta di Hamas fa capire che non rilascerà nessuno senza nulla in cambio, né farà intervenire la Croce Rossa (si presume che possa temere che tale operazione umanitaria sia sfruttata da Israele per individuare la posizione degli ostaggi).

Apparentemente le posizioni sono inconciliabili, ma il fatto che Hamas abbia avanzato una richiesta ufficiale potrebbe voler dire che, sottotraccia, si possa trattare sulla questione, che oggi, peraltro, appare più drammatica di prima, essendo stato ritoccato in rialzo il numero dei prigionieri: non più un centinaio, ma 199.

Di interesse una notizia riferita dall’Agenzia stampa iraniana Tansim: alti ufficiali americani avrebbero affiancato i loro omologhi israeliani nelle operazioni militari. Tale affiancamento sarebbe stato reso necessario dal fatto che gli ufficiali israeliani sarebbero stati talmente traumatizzati dal raid di Hamas da non avere la lucidità necessaria a condurre le operazioni.

Mentre la motivazione appare frutto di propaganda, la notizia potrebbe esser veritiera, dal momento che gli USA hanno promesso a Israele il massimo supporto e tale cooperazione potrebbe comprendere una gestione in loco della ramificata rete militare e di intelligence americana.

FONTE E ARTICOLO COMPLETO: https://www.piccolenote.it/mondo/hamas-israele-ostaggi-possibile-trattativa



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