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L'attrazione chimica di Dita Von Teese

Deliziosa intervista su Playboy a Dita Von Teese, che scopro solo ora. A breve devo scrivere un elogio di questa performer incredibile, che ha contribuito in maniera determinante nella diffusione del fetish e del burlesque. Segnalo l'ottimo spirito del suo intervistatore e la sua confessione foot fetish!

Sarà merito delle fredde raffiche di vento del Michigan dov’è nata o del sole californiano della Orange County dove è cresciuta, ma la regina indiscussa del Burlesque, che lo scorso febbraio si è esibita sul palco dell’Ariston, non è stata scalfita minimamente dalla piatta atmosfera del festival dei fiori e mentre Playboy varca la soglia dell’hotel Principe di Savoia, lei attende sfoggiando il suo più bel sorriso. Il suo profumo leggero colora la stanza, labbra di rosso rubino accendono questa mattina milanese, la pelle candida di una diva anni ’40 e un tubino nero con una generosa e invitante scollatura mettono davvero di buon umore a quest’ora. Dagli esordi nei locali di striptease, al matrimonio con il reverendo del rock Marilyn Manson, prima di questo incontro sarebbe stato difficile fare un ritratto oggettivo di Dita Von Teese.

Sono deliziato di poter fare la tua conoscenza, ma non ti preoccupare non ti farò domande imbarazzanti.
«Non sono preoccupata, credo di poterti tenere a bada». Lo credo anch’io, in passato hai dovuto gestire persone e situazioni decisamente più complesse. (ridiamo entrambi).

Io credo che le persone siano davvero belle quando trovano il modo di esprimere ciò che sono attraverso il proprio stile, cosa ne pensi?.
«È vero, io ho trovato il mio modo per trasmettere la mia personalità e la mia sensualità. Spesso le persone mi chiedono come si fa ad essere sexy, ma non esiste una legge universale su come esserlo e tutti hanno un opinione diversa rispetto a cosa può o non può esserlo».

Tu come fai a essere così sexy?«Il modo in cui io vivo la sensualità può non essere il modo giusto per qualcun altro e viceversa. La cosa importante è ricordarsi che ognuno di noi non deve cercare di piacere agli altri, ma di piacere a se stesso prima di tutto».
Hai scritto un libro che parla di seduzione, qual è il miglior consiglio che daresti ad un uomo per sedurre una donna?
«La cosa più importante tra un uomo e una donna è l’attrazione chimica che si genera in alcuni casi e, quando, la percepisci tutto accade con naturalezza».

Viceversa, cosa ti conquista di un uomo?«Ciò che mi attrae in un uomo è la sicurezza in se stesso, sentire che riesce a gestire le situazioni senza essere spietato, mi piace osservare come si comporta con le persone che gli stanno attorno».

Hai qualche esempio concreto che ti ha portato a questa conclusione?
«In passato ho avuto relazioni con uomini che mi trattavano come fossi una regina e allo stesso tempo trattavano tutti gli altri come fossero delle nullità. All’inizio mi affascinava, mi faceva sentire lusingata, poi ho scoperto che tutta questa maleducazione e mancanza di rispetto potevano anche essere usate con me e non mi è piaciuto. Quindi ora preferisco circondarmi di persone che hanno charme, eleganza e che conoscono le buone maniere».

Immagino quindi che tu abbia avvertito quella sorta di attrazione chimica tra noi quando mi hai visto!
«(ride) Certo, assolutamente!».

Te l’ho letto negli occhi (ridiamo, beh, io ci ho provato). Fino a qualche anno fa il Burlesque era un movimento underground, e ora grazie a te, principalmente, è diventato molto popolare. Da dove nasce tutto questo entusiasmo verso questa forma di intrattenimento? Il pubblico è cambiato nel corso del tempo?
«Quando ho iniziato ad esibirmi durante gli anni Novanta, il mio pubblico era composto principalmente da feticisti, amanti del genere Betty Page e dello stile retrò delle pin up della prima era di Playboy. Più mi esibivo e più ciò che facevo prendeva piede e attirava sempre più persone».
È filato tutto così liscio?
«No. Alcuni lo criticavano, ad altri non piaceva, ho attraversato un po’ di difficoltà ma nonostante tutto sono riuscita a seguire la mia strada, perché ho sempre amato quello che facevo».

Il Burlesque e lo Striptease sono in qualche modo parenti, non è vero?
«Sì è vero, io la penso così. Ci sono molte giovani ragazze invece, che si sono avvicinate a questo mondo, che fanno spettacoli e per darsi un tono con fare arrogante dicono: “io non faccio la stripper, faccio Burlesque, sono un artista!” Per me è ridicolo. Io ho iniziato lavorando negli strip club e non me ne vergogno affatto. Negli anni 30, 40 e 50 le headliner degli spettacoli di Burlesque erano donne che si spogliavano. La più famosa di tutti i tempi è stata Gypsy Rose Lee e lei stessa si è sempre candidamente definita “la regina dello spogliarello”. Quindi penso che tutte queste giovani “artiste” prendano le distanze dallo striptease solo perché si vergognano di dire ai propri genitori ciò che fanno».

Spesso c’è un abuso del termine Artista.
«È vero e nonostante mi piacerebbe poterlo dire, io non mi considero un artista, sono una entertainer».

Tu curi personalmente il tuo stile, i tuoi abiti, scegli la musica per i tuoi spettacoli, hai pieno controllo della tua immagine. Puoi raccontarci come è nata l’idea di avvicinare due mondi come quello del Burlesque e di Cointreau?
«Da diversi anni ormai faccio il mio famoso numero nella gigante coppa Martini. Volevo trovare un brand che capisse la mia filosofia, che fosse interessato e sposasse in pieno la mia idea di Burlesque. Dopo alcuni tentativi non andati a buon fine in cui venivo identificata solo come “la ragazza nel bicchiere”, quando ormai mi stavo rassegnando sono entrata in contatto con il mondo di Cointreau».

E questo mondo ti ha affascinato?
«Sono stata letteralmente conquistata dalla loro eleganza, dalla tradizione del loro marchio e da quel magico tocco francese. Cointreau ha sposato in pieno il mio concetto di provocazione e seduzione fatto ad arte, senza volgarità. Così è nato lo spettacolo Be Cointreauversial, lo abbiamo rivisitato e riadattato affinché rispecchiasse la grandeur di Cointreau e abbiamo studiato un outfit che per maestosità e colori fosse adeguato al brand».

Cleopatra, la regina Elisabetta I di Inghilterra e la regina Elisabetta di Bavaria facevano il bagno nel latte, Dita Von Teese consiglia il bagno nel Cointreau?
«(ride) Beh, non ci avevo mai pensato».

Beh potresti provare farlo nella tua vasca da bagno a casa (ride ancora)! Com’è stato trovare e indossare il tuo primo corsetto?
«Sono sempre stata ossessionata dalla lingerie, quando avevo 15 anni lavoravo in un negozio di intimo e desideravo trovare un corsetto, ma pensavo che nessuno li producesse più. Un giorno un amico mi ha dato l’indirizzo di un posto in cui si vendevano corsetti, ero incredula. Ci sono andata e l’incontro che ho fatto in quel negozio di oggetti fetish, mi ha cambiato la vita. Ho conosciuto un simpatico vecchietto che mi ha raccontato tutto ciò che sapeva sul quel mondo che tanto mi affascinava ed è stato allora che ho avuto l’idea per quelli che sarebbero stati i mie futuri spettacoli. Io e lui siamo tuttora amici».

A volte una donna ti lascia entrare più facilmente nel suo cervello che nel suo letto…
«(ride) e a volte succede anche il contrario».

È vero. Pensi che le persone siano tuttora piene di taboo?
«Si, fa parte della natura umana. A volte alcune persone mi confessano le loro fantasie erotiche, con me si sentono libere di parlarne ma non con i propri partner. Donne che si vergognano delle proprie pulsioni e uomini che non hanno il coraggio di esternare le loro passioni feticiste».

Se ti può interessare io sono un foot fetish.
«(ride) Vedi, non c’è nulla di male, vorrei che tutte le persone si sentissero libere di esternare pensieri e passioni per condividerle specialmente con il proprio partner».

Alcuni fan hanno detto che c’è una tua sosia che ha fatto dei video erotici. Noi ovviamente ci siamo documentati e li abbiamo visti tutti, eri tu o no?
«(ride) Ho fatto dei video fetish, alcuni bondage e un film erotico diretto da Andrew Blake (che vi consigliamo caldamente, ndr). Su alcuni dvd porno si trova il mio nome poi guardandolo si nota che non sono affatto presente, quindi bisogna fare anche attenzione alle truffe».

Rita Hayworth diceva: «Vanno a letto con Gilda (uno dei suoi personaggi più famosi) e si risvegliano con me». Gli uomini vanno a letto con i propri sogni e poi restano delusi. Pensi che gli uomini vengano a letto con Dita e poi si sveglino con Heather?
«Assolutamente sì, ma non restano affatto delusi e penso che la maggior parte siano estremamente felici di vedere questi due lati del mio carattere. Ho avuto diverse lunghe relazioni e i miei partner adoravano esplorare e conoscere tutte queste caratteristiche, non credo che nessuno ci sia mai rimasto male».
Massimo Visconti


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