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In una città improvvisamente colma di colori.

Vasi di fiori agli angoli delle strade.
Sete quasi perversa di luce e aria, apro il cancelletto delle percezioni.
Posso nitidamente respirare i colori, assaporare l'arancione, il blu cobalto dei bicchieri.
Le mensole di vetro vivace mi fanno sorridere.
Ragazze con palloncini alla cassa calpestano una monetina per fermarla, ma questa decide invece di rotolare fuori dalla porta. Si sente una risata cristallina.
Una signora francese mentre sono seduta sui gradini di una chiesa in attesa mi chiede "C'est fermée?"
Le rispondo nella sua lingua e lei scuote la testa infastidita dall'usanza di chiudere le chiese nell'ora di pranzo. Se ne va senza neanche un merci. La sua comitiva si muove agitata per la piazza, si sentono echi di "Non, c'est fermée" tra le coppie di turisti.
Dita sull'obiettivo della macchina fotografica, flash contro il sole. Mais non!
Il mio nuovo block notes d'emergenza riposa nel sacchetto di carta, ma ancora per poco.

Alors quoi, on va coucher dehors
Sous les ponts, sous des ponts d'or
Que d'autres auront construits pour aller de leur cuisine
A leur living...leur living-room
C'est pas du flan, c'est pas du vent
C'est le living-room des vieux singes savants!


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In una città improvvisamente colma di colori.

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