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Del riarredare una casa (vademecum)

Tags: alla fine
Quando si vuole riarredare la propria casa è incredibile quanto si alzi la soglia di stress, perchè ci sono dei punti ben precisi da tenere a mente ma non sempre è facile evitare qualche tranello dell'immaginazione:

-Non buttare via tutto: a parte non potersi permettere di ricomprare ogni mobile e oggetto alcune cose, rivalorizzate nel modo giusto, sembrano nuove
-Evitare di tenere tutto: alcune cose sono obsolete, tendenti al marcio o sbeccate. E' tempo di cambiare. Aria!
-Basta poco: su uno sfondo base una sala diventa diversa cambiando colore dei cuscini e coperte del divano, del tappeto o delle tende. Provare per credere: noi avevamo una sala con colori tenui e un po' scialbi, abbiamo inserito dei tessuti rosso scuro e la sala è completamente cambiata
-Osare: questo punto si collega al precedente. Chi è abituato, per non esagerare, a distribuire solo colori base e tenui alla fine diventa tenue egli stesso. Aggiungete un po' di colore!
Noi stiamo facendo la cucina bianca e arancione con oggetti trasparenti e metallici, metteremo un bancone effetto alluminio e lo stile sarà lounge bar, con pareti vestite di locandine vintage. Non abbiamo intenzione di comprare nessun pensile ma anzi, ne abbiamo già disfatti due. Prima la cucina era sul blu scuro e noce (solo di tinta) con mobili alti, il tavolo era classico anni '70, alle pareti avevamo piatti veneziani sempre risalenti agli anni '70 e quadretti sparsi a caso. Ora si respira.

-Sfogliare delle riviste di arredamento: io ne ho lette negli ultimi tempi tantissime, credo di aver sfogliato tutte le testate presenti in Italia (e all'estero quelle distribuite). Alla fine, tra pile di riviste, torno sempre su Casaviva e sul catalogo Ikea.

Casaviva, a dispetto del nome che attira sicuramente casalinghe tristi e sognanti, è un'ottima rivista che propone soluzioni e idee a portata di mano. Peccato la pubblicità incombente, ma quella è onnipresente in tutte le riviste del genere, spesso anche la medesima.

Il catalogo Ikea è un must per chi come me ama le linee pulite, moderne, un po' minimaliste ma non esagerate. Inoltre le foto dimostrano disposizioni decenti, con inserti di vita vissuta. Non esistono case abitate del genere identiche, ma almeno si sforzano di inserire umani (anche belli, a volte), gatti, appunti scarabocchiati, colazioni lasciate a metà...
Nelle altre riviste tutto è lucido, freddo e disabitato, anche le case bellissime che dovrebbero essere di famosi progettisti spagnoli...(mi riferisco alla casa barcellonese di Pepe Cortes)

-Usare vecchi oggetti o mobili per altri scopi: per non buttare via tutto si può pensare di utilizzarli in modi diversi. Le doghe in legno di un vecchio letto ridipinte e tagliate in modo diverso diventano un appendino interessante, ad esempio...
-Come diceva sempre il vecchio Speer : "qui ci vuole luce, togliamo questi addobbi inutili".
Occhio quindi ai mobili alti, ai colori scuri e alla "disposizione corridoio" dove non è necessaria.
-Risparmiare: devo dire che dopo aver girato tanti mobilifici alla fine Ikea è il migliore per i prezzi e per lo stile. La soluzione ideale è trovare mobili base economici e poi valorizzarli con pochi oggetti di alto livello. In giro, soprattutto nel centro storico, ci sono dei negozi interessanti per l'oggettistica (anelo un tavolino stile Zanotta e prima o poi l'avrò, così come lo spremiagrumi di Starck).
E poi, anche se ve lo potete permettere vorreste spendere 3.950 euro per la libreria Shelf X di B&B Italia, 131 x 145h?
Sì?
Allora fuori da questo blog. O regalatemela.


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