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Bolzano: non passa la mozione per la chiusura infrasettimanale di Passo Sella

Bolzano. Brigitte Foppa (Gruppo Verde) ha presentato, proposta respinta, la mozione n. 845/17: Più coraggio per #dolomitesvives, con la quale faceva riferimento al progetto lanciato l’estate scorsa che prevedeva la chiusura infrasettimanale per un girondo del Passo Sella ai mezzi di trasporto privati, e i cui risultati sono stati lodati dagli assesori Theiner e Mussner e dal collega trentino Gilmozzi: turisti e residenti soddisfatti, diminuzione del rumore, miglioramento della qualità dell’aria, più turisti. Scettici si sono dimostrati invece gli operatori economici, anche se i loro timori si sono rivelati meno gravi del previsto. La consigliera invitava quindi a procedere con una regolamentazione efficace dle traffico sulle strade di montagna, impeganndo la Giunta (1) non solo a proseguire il progetto #dolomitesvives ma ad ampliarlo ad altri passi dolomitici e altri giorni della settimana, sull’esempio della proposta “#SmartDolomitiMobility” presentata lo scorso anno dalle associazioni ambientaliste e alpinistiche delle provincie di Bolzano e Trento, (2) nell’ambito del gruppo di lavoro multidisciplinare (tecnici, associazioni ambientaliste, operatori turistici, politica, associazioni alpinistiche) istituito per #dolomitesvives, individuare le migliori modalità per estendere la regolamentazione del traffico ad altre strade di montagna e per più giorni alla settimana. La consigliera ha aggiunto che con la chiusura settimanale molti si dirottano su altre strade, e tornano a viaggiare in auto attraverso il passo negli altri giorni: ecco perché è necessario ampliare il progetto ad altri passi e ad altri giorni, in modo da limitare anche l’inquinamento acustico. Il progetto #SmartDolomitiMobility è moderato, e prevede dal venerdì alla domenica delle chiusure selettive, per dare spazio non solo alle auto, ma a tutti gli altri utenti della strada, secondo un principio win-win.
Walter Blaas (Die Freiheitlichen) ha ribattuto che il progetto puntava alla regolamentazione dle traffico, cosa positiva, ma ne ha criticato lo sviluppo, per un costo di 203.000 €. Si sono sviluppati eventi promozionali che ben poco hanno a che vedere con la riduzione del traffico: per esempio un concerto Jazz: “Dove sono la pace e la tranquillitá? Addirittura ci sono trasporti di pianoforte in elicottero!”. Dei costi sostenuti per accontentare tutti non si parla, e tutto viene venduto come un successo.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha detto che con queste iniziative si combattono solo i sintomi: il problema di fondo è la mancanza di un progetto globale sullo sviluppo turistico dell’Alto Adige. Negli ultimi anni sono stati fatti tantissimi passi avanti, ma i mezzi privati rimangono più attrattivi e veloci. Bisogna chiedersi quale turismo si vuole, una domanda che sorge spontanea quando si vedono le code di camper, in estate, al Passo Giovo. Inoltre, non bisogna intraprendere azioni che danneggiano i residenti, i quali si spostano per lavorare. Il consigliere ha riferito di essersi confrontato con un ministro austriaco su un collegamento diretto su rotaia Bolzano-Vienna, anche per raggiungere l’aeroporto viennese che collega a tutto il mondo.
Hans Heiss (Gruppo Verde) ha condiviso l’idea che sia importante affrontare il problema alla radice, in quanto si è verificato uno tsunami della mobilitá, con un aumento incredibile del traffico legato al turismo, anche perché i pernottamenti aumentano a fronte di un calo della durata dei soggiorni. è necessario intervenire a protezione del patrimonio UNESCO, in particolare sensibilizzando le imprese turistiche, che risultano piuttosto sorde. Va abbandonata una mentalità che ha al centro il traffico individuale.
Sigmar Stocker (Die Freiheitlichen) ha respinto le critiche al turismo, e difeso le qualitá che rendono attraente la provincia. Il turismo porta benessere, posti di lavoro, tasse e imposte che permettono di mantenere le infrastrutture, le strade, le scuole. Bisogna trovare un compromesso, anche in relazione ai camper.
L’ass. Richard Theiner ha chiarito che non era stato scelto il Sella per via dle traffico non troppo elevato, ma per avviare un’iniziativa intraregionale, in questo caso in collaborazione con il Trentino. Con il Veneto la collaborazione è sempre stata difficile, il presidente della Regione è sempre stato contrario. Alla Giunta viene richiesto più coraggio, “ma mi sarei aspettato invece sostegno: la GIunta è stata spesso lasciata sola”.  Il progetto del 2017 era un progetto pilota, poi valutato da Eurac e Appa, nel 2018 non si punterá più sugli eventi, per una consapevole scelta di sensibilizzazione. Le iniziative culturali che ci sono state sono comunque state pubblicitá positiva a livello internazionale. La prossima settimana ci sará un incontro con la Provincia di Trento, proprio per definire l’attiviTá 2018. Quanto richiesto dalla mozione è esattamente il compito assegnato al gruppo di lavoro da mesi: non ha senso quindi votare il documento. Foppa ha replicato che è compito dell’opposizione non lodare la Giunta, ma incentivarla verso una certa direzione. Ha poi evidenziato a Blaas la differenza tra il rumore provocato da un pianoforte e quello  di una motocicletta, e risposto a S. Stocker che i Verdi non criticano sempre il turismo, tanto più che vengono da quel settore: “Noi pensiamo a lungo termine, per portare il turismo verso il futuro”. La mozione è stata respinta con 5 sì, 16 no e 8 astensioni

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