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Las Vegas, parla il fratello del Killer: “Se solo l’aveste conosciuto”

Gli ultimi giorni sono stati parte di una vera e propria storia dell’orrore per Eric Paddock e la sua famiglia. Non smettono di cercare anche il più piccolo insignificante motivo che potrebbe spiegare cosa ha guidato il fratello a commettere la sparatoria più mortale nella storia moderna deglo Stati Uniti.

Stephen Craig Paddock, 64 anni, è stato identificato dalla polizia il colpevole che ha ucciso 58 persone e ferendone 527 durante un concerto di musica country a Las Vegas. Ha aperto il fuoco dal 32 esimo piano dell’Hotel Mandalay Bay Resort e Casino Sunday. Poi si è rivolto la pistola addosso prima che la polizia irrompesse nella sua camera.

Martedì sera il medico legale di Clark County John Fudenberg ha chiarito che la morte del Killer è stata inclusa nel totale dei morti, ammontando a 59.

“Questa è… è proprio una storia horror in ogni modo possibile” commenta Eric Paddock. “È lo sconvolgimento orribile alla fine di un bel film”. Cacciando indietro le lacrime fuori dalla sua casa a est di Orlando, Paddock si domanda a voce alta se avesse potuto fare qualcosa per fermare suo fratello.

“Questo è quello che mi porterò dietro per tutto il resto della mia vita. Se l’avessi chiamato, invece che mandargli dei messaggi, avrei captato qualcosa di strano dalla sua voce? Avrebbe rinunciato a qualcosa? Non lo so… non posso dirlo”. Eric si riferisce a quando suo fratello gli ha domandato, dopo l’uragano Irma, se la loro madre stava bene con un messaggio. “Magari potevo intervenire in qualche modo”.

“Nessuno lo vuole sentire, ma sono profondamente toccato dalla… morte di mio fratello. È morto. E gli volevo bene. Era un bravo ragazzo. E so anche che nessuno vuole sentirlo, ma dannazione, se aveste conosciuto Steve“.

Ancora un mistero

Fino ad ora, gli investigatori hanno rivelato veramente poco per poter capire il motivo che ha spinto Stephen Paddock a sparare. Non aveva nessun crimine alle spalle, nessuna storia di malattie mentali e nemmeno collegato a gruppi politici, religiosi o internazionali.

“Non sapeva che avrebbe ucciso delle persone, non ha semplicemente alcun senso. È solo… strano. C’è stato qualcosa che gli è capitato -non sto cercando assolutamente di giustificarlo- ma qualcosa deve essere successo e l’ha portato in un vortice infernale”. Poi Eric conclude dicendo, con amarezza “Non capisco perché Steve è arrivato a quel punto, e forse non lo sapremo mai”.

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