Io Steven Tyler che scrive canzoni me lo immagino nel salone d’ingresso della Camera da letto della sua villa di Los Angeles, appoggiato al montante della finestra in una ricorrente camicia multicolore. Unghie nere, in una mano un drink e con l’altra schiocca le dita battendo un tempo che solo lui conosce, mentre la testa oscilla da destra a sinistra. E così via.
Quello è il momento esatto in cui un nuovo album prende vita.
Proprio prima di sedersi al piano. A coda… che sarebbero stati anche 3 o 4 per camera se non avesse bruciato 2 milioni di dollari in droghe varie.
Ma quest’uomo ha anche dei difetti.
Dream on
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