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Il Cavaliere, la guerra in Irak e la bacchetta magica...

"Non sono mai stato convinto che la Guerra fosse il sistema migliore per arrivare a rendere democratico un paese e a farlo uscire da una dittatura anche sanguinosa. Ho tentato a piu' riprese di convincere il presidente americano a non fare la guerra. Ho tentato di trovare altre vie e altre soluzioni anche attraverso un'attivita' congiunta con il leader africano Gheddafi. Non ci siamo riusciti e c'e' stata l'operazione militare".
Questo è quanto ci sentiremo dire nell'intervista che il Cavaliere ha rilasciato a Rula Jebreal nel corso di un'intervista che andrà in onda il 31/10/2005 su La7.

Non contento, continua:
"Dissento anche nella classificazione di Vladimir Putin come un 'comunista' nel senso ortodosso del termine. E' difficile passare da una dittatura durata settanta Anni ad una piena democrazia, perche' esistono delle situazioni che non possono essere cancellate con un colpo di Bacchetta magica".

Che sia in corso, da alcuni anni, un revisionismo storico destrorso è innegabile ma da qui a disconoscere quello che si è detto poco più di 24 mesi sulla necessità dell'intervento militare in territorio iracheno, sa quasi della burla...


(Fonte AGI)


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