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ATTO

Tags: gente ogni cuba

Durante il primo dei due giorni che ho trascorso a La Habana sono stato testimone di un “Atto”.
Per “Atto” a Cuba si intende una manifestazione politica organizzata, ovviamente, dal governo.
Come vi ho gia' accennato ero di casa in calle 10, che si trova in fondo al Vedado, praticamente alla fine di calle 23.
Gia' al mattino la parte finale della 23 era chiusa al traffico, stavano montando il palco per gli interventi che si sarebbero susseguiti nel pomeriggio.
L'occasione era il 57esimo anniversario del carattere Socialista de la Rivolucion, voluto da Fidel dopo un'attentato organizzato dalla Cia e dal dipartimento di stato statunitense.
Nei giorni in cui ero giu' c'era stata anche la Cumbre de Las Americas, dove Usa e Cuba se ne erano dette di tutti i colori, altro argomento che ha reso incandescente l'atto.
Ho una certa esperienza di queste manifestazioni maturata prima a scuola e poi col Partito nel servizio d'ordine, so come funzionano certi meccanismi, pero' a Cuba le cose si fanno in modo differente.
Intanto e' tutto transennato e ci sono migliaia di sedie.
Non tutti possono accedere nel punto cruciale della manifestazione, ho fatto alcune foto e vedrete che chi non era all'interno di un determinato meccanismo stava oltre le transenne.
I controlli c'erano ed erano anche abbastanza rigorosi.
Al mattino hanno montato il palco, proprio vicino ad una sorta di piccolo monumento con una scritta proprio in onore a questo anniversario dove, anni fa, mi ricordava Zuleima che gestisce casa Zule, el Comandante en Jefe cadde per la prima volta.
Molti ricorderanno quel giorno.
Insieme a coloro che devono montare il palco, ai tecnici, quelli che portano gli impianti e le sedie inizia ad arrivare un po' di policia.
Tocca ai cabalitos iniziare a chiudere le strade.
Nel pomeriggio ero in giro per cazzeggio, visto che l'evento mi sembrava interessante ho deciso di restare in zona per vedere come si svolgeva.
Nel pomeriggio sono iniziati ad arrivare i bus portando Gente, suppongo lavoratori delle imprese statali, ma con loro anche tantissima gente che arrivava in auto, moto, mezzi pubblici, bicicletta e ogni mezzo di trasporto possibile.
La gente andava aumentando di ora in ora.
Ora se pensate a gente scoglionata costretta a sorbirsi il malloppazzo politico allora sbagliate di grosso.
Non so se siano obbligati, puo' essere, come e' possibile che se non vanno venga scalato loro un giorno di lavoro, oltre alla eventuale cattiva luce che puo' cadere sugli...assenti.
Credo piuttosto che, in frangenti simili, salti fuori la straordinaria capacita' cubana di riuscire a tirare fuori una fiesta da ogni situazione della vita.
Ho visto gente allegra, sorridente, che scherzava, faceva casino, si prendeva per il culo.
Gente con la schiscetta piena di cibo, altri che compravano ogni sorta di roba dolce o salata dagli ambulanti, altri ancora che aprivano i sacchetti con dentro la frutta e via discorrendo.
Visto che...e' meglio che ci vadano allora tanto vale passarla bene insieme agli amici, i colleghi di lavoro e le persone con cui si condividono molte esperienze.
Sono arrivati i lavoratori dell'Etecsa, altri dell'azienda elettrica, marinai e marinaie in sgargiante divisa bianca, medici e infermieri, trabajadores delle piu disparate estrazioni.
Prima dell'inizio dei comizi e' partito l'inno nazionale, come avviene solo a Cuba la gente in ogni calle laterale, in quelle centrali, sui balconi, ovunque fosse si e' fermata sul posto in rispetto della Bayamesa.
Persino il vostro umile scriba, poco avvezzo a manifestazioni simili, ha un po' raddrizzato la schiena.
Il tutto e' poi durato poco piu' di un ora, poi velocemente ognuno ha guadagnato la strada di casa propria.
C'era la cena da preparare...


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