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Indicatori MacroEconomici USA con importanza Bassa

La Borsa italiana come qualsiasi altra Borsa nel mondo è influenzata dalle politiche e dall’economia USA. Capire e anticipare l’andamento futuro della Borsa statunitense è importante per realizzare investimenti che generano guadagni.

Ricordiamo che gli Indicatori Macroeconomici Usa sono suddivisi in tre diverse categorie, in base all’importanza che hanno: Alta, Media e Bassa. Per quelli con importanza Alta e Media ne abbiamo già parlato in precedenza.

Leggi anche: Indicatori Macroeconomici USA che influenzano la Borsa italiana con importanza Alta

Leggi anche: Indicatori MacroEconomici USA che influenzano la Borsa italiana con importanza Media

Indicatori MacroEconomici Usa con importanza Bassa

In questa categoria di indicatori macroeconomici rientrano quelli meno rilevanti per chi si occupa di Borsa e influenzano pochissimo i mercati finanziari.

Bilancio del Tesoro (Treasury Budget)

Il bilancio del Tesoro, Montly Treasury Statment (MTS), è una statistica realizzata dal Dipartimento finanziario del Tesoro, successivamente approvato dalla segreteria fiscale del Tesoro. Il dato Viene calcolato sulla base Delle indicazioni rilasciate dalle entità federali, dagli uffici dei pagamenti e dalle banche federali. Questa statistica rappresenta la sommatoria delle attività finanziarie del Governo americano, include cioè entrate ed uscite, surplus e deficit. Viene pubblicato mensilmente dall’US Treasury Department

Il Treasury Budget viene messo sotto osservazione dai mercati specialmente ad aprile, mese molto importante per le entrate da tasse.

Crediti al consumo (Consumer credit)

Il credito al consumo è un dato mensile diffuso dalla Federal Reserve che rappresenta i prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di beni e servizi e per rifinanziare i debiti già esistenti.

Questo dato comprende i prestiti garantiti, i prestiti erogati da società finanziarie, da banche e da venditori al dettaglio. I crediti al consumo non comprendono i debiti garantiti con proprietà immobiliari e risultano composti da due categorie: i debiti rinnovabili e quelli non rinnovabili.

Un forte incremento dei crediti al consumo sta ad indicare un aumento della spesa da parte delle famiglie e quindi una crescita dell’economia. Una contrazione, invece, spesso preannuncia un rallentamento economico.

Indice FHFA sui prezzi delle case (FHFA Housing Price Index)

L’FHFA Housing Price Index è un rapporto pubblicato dalla Federal Housing Finance Agency, mensilmente, che analizza le variazioni di valore di mercato delle case unifamiliari negli Stati Uniti. L’indice, calcolato sulla base dei prezzi di acquisto delle case e dei mutui erogati dai due colossi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac, viene diffuso su base nazionale, regionale e relativamente alle principali aree metropolitane americane.

Generalmente un aumento dei prezzi delle case rappresenta un segnale di rivitalizzazione del comparto visto che si traduce in un aumento della domanda.

Leading Indicators (Il Super Indice)

Il Super Indice, rappresenta un valore aggregato e ponderato di dieci diversi indicatori economici tra cui menzioniamo: i nuovi ordini, la media settimanale dei sussidi alla disoccupazione, l’offerta di moneta M2, i nuovi cantieri e permessi edilizi, lo spread tra titoli di Stato a 10 anni ed il tasso di finanziamento delle banche, l’indice NAPM, la media settimanale delle ore lavorate nel settore manifatturiero, l’indice sulle attese dei consumatori, i prezzi delle azioni dell’S&P500 e dei nuovi ordini manifatturieri per merci particolari.

Viene fornito mensilmente dal Conference Board degli Stati Uniti.

Quando l’indice si sposta verso il basso ci si attende un deterioramento della congiuntura mentre se si sposta verso l’alto potrebbe verificarsi un recupero per il sistema economico. Dopo tre mesi consecutivi di declino del Super Indice è probabile che l’economia entri in recessione.

Reddito personale (Personal Income)

Il reddito personale misura tutte le entrate di un singolo individuo e risulta dunque pari alla somma del reddito da lavoro, da capitale e dai trasferimenti di denaro. La componente più rappresentativa è quella dello stipendio degli impiegati, che può essere facilmente stimata usando la statistica sul mercato del lavoro precedentemente diffusa. Ci sono però anche altre importati categorie di entrate, come quella degli interessi, degli affitti, dei sussidi governativi e dei dividendi.

Viene fornito Mensilmente Dal Dipartimento del Commercio.

La statistica sul reddito personale è utile per calcolare la futura domanda per consumi. Più è alto il reddito personale, più probabilità ci sono per un miglioramento dell’economia. Il singolo individuo, infatti, con il proprio reddito accresce la spesa per consumi ed incrementa il risparmio e gli investimenti, favorendo così l’intera economia. Cambiamenti negativi del reddito individuale, invece, possono indebolire la domanda e portare l’economia verso un rallentamento o una recessione.

Vendite di case in corso (Pending Home Sales Index, PHSI)

Questa statistica quantifica le vendite di case in corso in un mese, ossia fa riferimento alle vendite di case esistenti per le quali è stato già sottoscritto un contratto preliminare d’acquisto ma per le quali non è stata conclusa la transazione. Generalmente la conclusione della vendita avviene uno o due mesi più tardi. Viene pubblicato mensilmente dal National Association of Realtors.

Un rilevante calo della domanda di abitazioni segnala in genere un rallentamento dell’economia.

Spese per costruzioni (Construction Spending)

Il dato sulle spese per costruzioni indica gli investimenti fatti per nuovi progetti edili privati e pubblici, residenziali e non residenziali all’interno del Paese.

Viene pubblicato mensilmente dal Census Bureau of the Department of Commerce. Consente agli operatori di avere un quadro esauriente sull’attività edilizia degli Stati Uniti e di valutare la fiducia dei consumatori ed il livello degli investimenti.

Scorte dei grossisti (Wholesale Inventories)

Il report sulle scorte dei grossisti viene pubblicato mensilmente dal Dipartimento del Commercio americano sei settimane dopo la chiusura del mese cui si riferisce. Tale statistica include anche le vendite all’ingrosso e la ratio scorte/vendite. L’indagine viene svolta su 4.500 aziende del settore ingrosso, con un campione aggiornato ogni trimestre in base alla nascita ed alla cessazione di nuove attività.

Un decremento delle scorte se accompagnato da un aumento delle vendite indica un incremento dei consumi, mentre un rialzo delle scorte accompagnato da una riduzione delle vendite ci porta a pensare ad un possibile rallentamento dell’economia. Se un’azienda ha molte scorte, infatti, non aumenterà la propria produzione fino a che non avrà smaltito buona parte di queste.

Bilancia commerciale (Trade Balance)

La bilancia commerciale degli Stati Uniti racchiude i dati sulle importazioni e sulle esportazioni delle merci e dei servizi da e verso il paese. La differenza (il saldo della bilancia commerciale) può essere positivo – quando il valore delle esportazioni supera quello delle importazioni – o negativo – quando, al contrario, è il valore delle importazioni a superare quello delle esportazioni.

Viene pubblicato mensilmente dal Dipartimento del Commercio.

Il report sulla bilancia commerciale evidenzia sia la situazione delle esportazioni e delle importazioni alla data di riferimento, sia il trend che ha contraddistinto il periodo precedente cercando di evincere l’andamento dell’export, al fine di trarre indicazioni utili sulla forza competitiva del paese, e quello dell’import, al fine di determinare le caratteristiche della domanda interna.

Indice S&P/Case-Shiller

L’indice S&P/Case-Shiller è un indicatore a carattere nazionale che misura i prezzi delle case unifamiliari nelle venti principali aree urbane del paese che sono: Atlanta, Boston, Charlotte, Chicago, Cleveland, Dallas, Denver, Detroit, Las Vegas, Los Angeles, Miami, Minneapolis, New York, Phoenix, Portland, San Diego, San Francisco, Seattle, Tampa e Washington.

Viene pubblicato l’ultimo martedì di ogni mese dal Standard & Poor’s (S&P).

L’indice viene preso in considerazione soprattutto per valutare la situazione del mercato immobiliare statunitense.

Ordinativi all’industria (Factory Orders)

La statistica sugli ordinativi all’industria è composta da una componente sugli ordini di beni durevoli e da una componente riguardante i beni non durevoli, o di consumo. Questo dato serve per comprendere, in modo più completo, le condizioni economiche del settore manifatturiero nazionale per i mesi a venire.

Viene pubblicato mensilmente dal Dipartimento del Commercio.

Scorte delle imprese (Business Inventories)

Il report sulle scorte delle imprese fornisce il valore dei nuovi ordini all’industria per beni durevoli e beni di consumo, per questo è più completo rispetto a quello diffuso precedentemente sugli ordini di beni durevoli. Questa statistica, inoltre, include le spedizioni e gli ordini inevasi e considera tutti gli step del processo manifatturiero (manifattura, ingrosso, dettaglio).

All’interno della statistica c’è anche il tasso di crescita delle giacenze, ovvero il rapporto tra le scorte e le vendite, che indica il numero di mesi che servono per eliminare tutte le scorte in magazzino agli attuali tassi di vendita. Un alto livello del tasso di giacenza delle merci indica un rallentamento delle vendite e della produzione futura, segnalando un possibile rallentamento dell’economia.

Viene fornito mensilmente dal Census Bureau of the Department of Commerce.

Per quanto riguarda invece le scorte, solitamente una loro contrazione rappresenta un dato favorevole al ciclo economico, in quanto in una situazione del genere le aziende tendono ad aumentare la produzione, portando più occupazione.

Consigli finali

Avendo adesso a disposizione tutti gli indicatori macroeconomici più importanti, non vi rimane che utilizzarli ma sempre con la giusta cautela. Buono trading.

Leggi anche: Il Sistema bancario ombra

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