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Al via i 40 anno dell’ERT: Emiglia Romagna Teatro Fondazione

Al via i 40 anno dell’ERT: Emiglia Romagna Teatro Fondazione
Fermata Spettacolo

La Stagione 2017-2018 del Teatro Storchi e del Teatro Delle Passioni di Modena che viene oggi presentata nasce dalla ferma volontà di Emilia Romagna Teatro Fondazione di riconoscere nel teatro un luogo privilegiato di incontro, dialogo e riflessione; uno straordinario laboratorio di esperienza, capace di convertire le idee in azioni pratiche e in gesti concreti; un banco di prova per tradizioni e punti di vista. In aperta controtendenza rispetto alla tentazione a rinchiudersi in prigioni censorie o ad erigere muri, sempre più spesso occhieggiante in svariati angoli del nostro vecchio continente, ahinoi, nemmeno troppo remoti, quello di ERT, insomma, è un grande “teatro senza mura” che si vuole e si pensa a misura di città e “teatro senza mura” è, per l’appunto, il leitmotiv che ha guidato la direzione artistica nella programmazione del cartellone 2017-2018 – il primo che Claudio Longhi presenta nelle sue vesti di direttore di ERT Fondazione. Un teatro “aperto”, privo di barriere fisiche e ideologiche; un teatro in continua mutazione che, facendo tesoro della sua storia e crescendo ad un tempo insieme alla sua città, è in grado di ricercare nuove strade da percorre senza mai disconoscere il valore della tradizione e del radicamento in essa. In linea con questo pensiero, con la volontà di abbattere le barriere del teatro, è il varo di nuovo sito web, online dal 5 settembre in concomitanza con la riapertura delle biglietterie.

Appuntando lo sguardo per un verso sugli archetipi che soggiacciono alla nostra quotidianità e per l’altro sulle le utopie e le distopie che si accampano all’orizzonte del nostro vivere, si è così delineato un cartellone ricco, frutto di un grande impegno produttivo, in un serrato intreccio di novità e tradizione, continuità e discontinuità con ciò che è stato, progettato per interrogarsi, nelle sue diverse articolazioni, intorno ad una questione centrale: che fine ha fatto il nostro futuro?

A cominciare da quest’anno, poi, si segnala un’importante novità: le formule di abbonamento sopra citate saranno affiancate da quattro carte tematiche (con libertà di scelta sulle date degli spettacoli): Carta inSpirito, Carta a Propulsione, Carta Outsider, Carta Protagoniste. Quattro piccole “suite” di spettacoli per ritagliare nel cartellone i principali nuclei tematici che sostengono la programmazione e consentire, così, a ciascuno spettatore di isolare e seguire il percorso che più gli interessa.

Le produzioni – Teatro Storchi

Dopo il debutto bolognese, arriva al Teatro Storchi dal 2 al 5 novembre Il Libro di Giobbe: un viaggio inedito nel Vecchio Testamento da cui Pietro Babina, affiancato nel lavoro drammaturgico da Emanuele Aldrovandi, trae un racconto contemporaneo.
Seguono al Teatro Storchi due debutti assoluti: dal 23 al 26 novembre il nuovo lavoro del Teatro delle Albe, Va pensiero, una creazione corale che indaga la corruzione dell’Italia di oggi in relazione alle ‘speranze risorgimentali’ inscritte nella musica di Giuseppe Verdi; dal 31 gennaio al 4 febbraio La classe operaia va in paradiso: spettacolo adattato per la scena dalla penna di Paolo Di Paolo e costruito intorno ai materiali di sceneggiatura di Elio Petri e Ugo Pirro. Per comprendere il nostro presente, Claudio Longhi sceglie di tornare alla riflessione eterodossa, e a tratti straniante, sull’Italia degli anni ’70 aperta dalla celebre pellicola.
Cesare Lievi, regista colto e raffinato che negli anni ha diretto numerosi produzioni per ERT, torna a lavorare con il nostro teatro e lo fa con un progetto ambizioso, Il giorno di un Dio in scena dal 8 al 11 febbraio, in cui dirige un cast di attori italiani e tedeschi per riflettere sulle conseguenze della “riforma” di Lutero.
Nato come “opera-dibattito” sulla legalità da un’idea di Giulia Minoli e diretto da Emanuela Giordano, Dieci storie proprio così, sul palco del Teatro Storchi il 19 aprile, sviluppa una ‘ragionata’ provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva.

Le produzioni – Teatro delle Passioni
Apre la Stagione 2017/2018 un gradito ritorno, quello di Levan Tsuladze che, dopo il successo di Memorie di un pazzo, porta in scena dal 3 al 8 ottobre La tartaruga. Qui il regista georgiano si confronta per la prima volta con Luigi Pirandello e lo fa dirigendo in scena un cast di attori italiani.
Forti del consenso di pubblico e critica che ha accompagnato la scorsa stagione Assassina di Franco Scaldati, Enzo Vetrano e Stefano Randisi tornano al Teatro delle Passioni dal 26 al 29 ottobre riallestendo Totò e Vicè, cavallo di battaglia del repertorio della coppia artistica dedicato ai due poetici clochard nati sempre dalla fantasia di Scaldati.
Dal 31 ottobre al 5 novembre un altro lavoro che indaga i margini della società: Il cielo non è un fondale di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. In uno spazio sospeso fra realtà e finzione, Antonio racconta di aver sognato Daria nei panni di una barbona e, pur avendola riconosciuta, di essere passato oltre. Quel gesto innesca una ritmica di cadute, fallimenti e paure nascoste.
Attore, drammaturgo e regista dalla lunga e fortunata carriera, che ha militato in alcune delle più importanti Compagnie italiane della seconda metà del Novecento, Vittorio Franceschi è autore e interprete, a fianco di Laura Curino¸ de L’esecuzione in scena dal 7 al 19 novembre.

La tartaruga ph Luca del Pia

Di Nanni Garella, che prosegue il suo percorso artistico con gli attori di Arte e Salute, vedremo dal 6 al 18 marzo il nuovo lavoro Li Buffoni, un canovaccio di esagerazioni comico-satiriche secentesco opera di Margherita Costa, e dal 21 novembre al 3 dicembre Fantasmi, lavoro tematicamente affine riallestito a quindici anni di distanza dal suo fortunato debutto.
Incentrato su universi futuribili e proiezioni allucinate della realtà di ieri e di oggi è Allarmi! di Davide Sacco e Agata Tomsic, in arte ErosAntEros, in scena dal 5 al 17 dicembre. Un testo che ha al suo centro un gruppo di estremisti il cui scopo è il rovesciamento violento del potere.
Un debutto assoluto dal 13 al 28 gennaio: Teodoro Bonci del Bene allestisce con la sua compagnia Big Action Money Gioie e dolori nella vita delle giraffe, un testo di Tiago Rodrigues, personalità di spicco del panorama teatrale europeo. Una toccante favola allegorica sulle angustie della nostra società.
Già ospite al Teatro Storchi nel 2011 con Interiors, Matthew Lenton¸ pluripremiato regista britannico, dirige in prima assoluta dal 10 al 22 aprile un cast di attori italiani in 1984 da George Orwell.
Per la Stagione a venire, ERT affida gli allievi del Corso di Alta Formazione a Gianina Cărbunariu, regista e drammaturga rumena tra i talenti più riconosciuti di un Paese in grande fermento creativo. In scena in prima assoluta, dal 17 maggio al 1 giugno, il suo Work in progress: un percorso avvincente che, tra improvvisazioni, discussioni e interviste raccolte per la città di Modena, racconta sogni e disillusioni dei lavoratori di oggi.

Le ospitalità italiane – Teatro Storchi

Dal 14 al 17 dicembre L’ora di ricevimento (banlieue), l’incontro-scontro’ culturale, sociale e religioso di una classe di bambini in una scuola nella periferia di Tolosa: Michele Placido dirige qui Fabrizio Bentivoglio nei panni del professor Ardeche.
Si prosegue dal 17 al 20 gennaio con Giulio Cesare: Àlex Rigola, nome di spicco della scena europea, direttore della Biennale Teatro fino al 2016, porta in scena una versione contemporanea di un testo che racconta il fascino sinistro del potere.
Franco Branciaroli riallestisce dal 15 al 18 febbraio uno spettacolo di cui fu protagonista e che divenne un evento per il teatro italiano: la Medea diretta da Luca Ronconi che debuttò nel 1996 al Teatro Donizetti di Bergamo.
Dal 23 al 24 febbraio Copenaghen di Michael Frayn, un altro spettacolo che ha scritto la storia del teatro italiano, diventato un classico grazie a tre interpreti straordinari: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. Un emozionante viaggio attraverso i misteri del cosmo e del cuore.
Al Teatro Storchi dal 1 al 4 marzo Mr. Pùntila e il suo servo Matti, una delle migliori opere di Bertolt Brecht e che il Teatro dell’Elfo ha scelto di allestire in occasione dei sessant’anni dalla morte del grande drammaturgo tedesco.

Ispirato all’omonima opera di Fëdor Dostoevskij è Il giocatore, un allestimento, in scena dal 15 al 18 marzo per la regia di Gabriele Russo, in costante bilico fra dramma e commedia che trascina il pubblico in una spirale di gioco d’azzardo.
A tredici anni di distanza dall’Antigone di Sofocle di Brecht coprodotta fra gli altri da ERT, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano a confrontarsi dal 12 al 15 aprile con Antigone, uno dei massimi capolavori della cultura attica. Dal 5 al 6 maggio un altro affondo nel mito con Ifigenia, liberata per la regia di Carmelo Rifici, regista e direttore della Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Ponendosi nel solco delle libere riscritture del mito di Medea, Medea sulla strada in scena dal 6 al 11 marzo, rivela la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco. Un lavoro esperienziale che invita il pubblico a salire su un vecchio IVECO Daily e a percorrere assieme a una donna rumena l’itinerario con partenza davanti al Teatro Storchi.

Le ospitalità italiane – Teatro delle Passioni

Due gli spettacoli al Teatro delle Passioni del Teatro delle Albe: il 3 febbraio Il volo- la ballata dei picchettini, uno spettacolo in cui rap, blues, jazz e rock si intrecciano per ripercorrere due storie di caduti sul lavoro, e il 17 febbraio Slot Machine, creazione che denuncia i pericoli insiti nella prassi del gioco d’azzardo.
Nel segno dell’attenzione e della cura nei confronti delle nuove realtà, ERT dedica la trilogia Verso l’eresia ad Anagoor, compagnia veneta fondata nel 2000, già insignita di numerosi premi fra cui, per citare gli ultimi, il Premio Hystrio alla regia a Simone Derai e il premio ANCT per l’innovativa ricerca teatrale. Il 6 e il 7 febbraio vedremo in scena Rivelazione, Sette meditazioni intorno a Giorgione, un racconto delle opere di Giorgione che procede per immagini e versi poetici; l’8 e il 9 febbraio L’italiano è ladro di Pier Paolo Pasolini, un poema plurilingue dalla spiccata connotazione politica e sperimentale; ed infine il 10 e l’11 febbraio Magnificat di Alda Merini, una delle voci più alte della poesia del nostro tempo, che descrive qui una Maria fatta di luce e carne, fragile e innamorata perdutamente di Dio.

Il 14 febbraio si dà spazio a un’altra giovane compagnia, Domesticalchimia, che porta in scena ne Il contouring perfetto: in scena la reclusione dal mondo esterno, una forma di disagio di cui sono vittime tanti giovani della nostra società.
La figura artistica è al centro di Più Giù, dal 21 al 25 febbraio: il progetto dell’illustratore di fama internazionale Stefano Ricci, tratteggia il ritratto della madre Loredana attraverso le immagini e la musica dal vivo del contrabbasso di Giacomo Piermatti e i live electronics di Vincenzo Core.

Le ospitalità internazionali – Teatro Storchi

Al Teatro Storchi il 21 e 22 ottobre, nell’ambito di VIE Festival, va in scena in prima nazionale un secondo lavoro di Levan Tsuladze, Begalut – In esilio. Uno spettacolo senza testo che, mutuando i linguaggi del film muto, coniuga coreografia, musica e corporeità fra gioia, humor e tragedia al tempo stesso.
Spazio alla giocoleria il 26 dicembre con Humanoptère, la nuova creazione di Clément Dazin, artista dalla poliedrica formazione che dà qui vita a un’allegoria sul mondo del lavoro che cambia.
Emanuel Gat, coreografo israeliano ma francese d’azione, annoverato fra i più lirici e rigorosi della sua generazione, presenta il 21 e 22 maggio GOLD e SACRE, due pièce costruite rispettivamente sulle celebi “Variazioni di Goldberg” di Bach nell’interpretazione pianistica di Glenn Gould, e sul capolavoro di Stravinskij “Le Sacre du Printemps”.

Cantina, allestito in una tensostruttura dal 3 al 5 maggio, è lo spettacolo della compagnia belga Laika, composta da artisti con formazione e background molto diversi fra loro. Uno spettacolo ghiotto e brillante, ma ad un tempo crudele, “cucinato” col sorriso sulle labbra con gli avanzi della Santa Giovanna dei Macelli di Brecht, in prima assoluta per l’Italia.

Anche quest’anno, affianca la Stagione 2017/2018 La domenica non si va a scuola, la rassegna dedicata alle famiglie e ai bambini promossa da Emilia Romagna Teatro Fondazione con il sostegno di Nordiconad. Quattro gli appuntamenti che si alterneranno sul palco del Teatro Storchi dal 6 gennaio 2018 all’8 aprile 2018: La conta di Natale (Momom), Va Va Va, Van Beethoven (Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani), Un eroe sul sofà (Madame Rebine) e Controvento (Ta-Daa Studio Associato Artisti Professionisti). Un impegno imprescindibile per ERT e Nordiconad che continuano a garantire un’importante occasione di crescita e condivisione per i ragazzi e i loro genitori. A partire dal 20 ottobre 2017 saranno in vendita gli abbonamenti, mentre dal 7 novembre 2017 sarà possibile acquistare i singoli biglietti.

Maggiori informazioni al sito www.emiliaromagnateatro.com

ECCO TUTTE LE DATE

TEATRO DELLE PASSIONI

3 – 8 ottobre
La tartaruga
di Luigi Pirandello

regia LEVAN TSULADZE
con Giulia Cailotto, Giusto Cucchiarini, Roberta De Stefano,
Giovanni Franzoni, Michele Mariniello, Massimo Scola

INSIEME A TEATRO
La Stagione apre con due spettacoli di Levan Tsuladze che qui si confronta con Luigi Pirandello, non il Pirandello drammaturgo bensì quello narratore di cui adatta per la scena “La tartaruga”. È proprio il lento animale la scintilla che accende il brillante progetto registico di Tsuladze e che coinvolge in un vortice di disavventure il protagonista della novella, Mister Myshkow.

TEATRO STORCHI

21 –-22 ottobre
Begalut – In esilio  

regia e scene LEVAN TSULADZE
ninnananna ebrea cantata da Neka Sebiskveradze
con Beso Baratashvili, Guranda Gabunia, Ana Grigolia,
Barbare Dvalishvili, Ana Vasadze, Nato Kakhidze,
Manana Kozakova, Nika Kuchava, Eka Nijaradze,
Giorgi Kiknadze, Konstantine Roinishvili, Teona Kokrashvili,
Nino Tsuladze, Giorgi Khurtsilava, Givi Chuguashvili
Spettacolo senza testo

La compagnia georgiana, mutuando tecniche e linguaggi del film muto, osserva da una finestra socchiusa due grandi e felici famiglie ebree, la loro vivacità e gioia di vivere. Ma il destino lentamente altera le loro vite: inizia un periodo di declino e sconforto amaro. Una performance senza testo in cui coreografi a, musica, suono, gestualità e corporeità
raccontano la storia di due famiglie che si conoscono in esilio, fra gioia, humor e tragedia al tempo stesso.

TEATRO DELLE PASSIONI

26 – 29 ottobre
Totò e Vicè
di Franco Scaldati
regia e interpretazione ENZO VETRANO e STEFANO RANDISI

Di questo straordinario spettacolo, Rodolfo Di Giammarco ha scritto su la Repubblica: «Il teatro, il vero teatro, il teatro che ti toglie il fiato con un nulla, il teatro che ti sfugge di mano e intanto però ti insegna il mistero dell’amore, il teatro che ti sembra logoro ed effimero e che al contrario ti riempie l’anima fino alla commozione più grata. Questo teatro
l’abbiamo conosciuto come un miraggio in una notte in cui sono spuntati Enzo Vetrano e Stefano Randisi a dire con disorientata bellezza le battute umanissime di Totò e Vicé.»

TEATRO STORCHI

28 ottobre
Serata d’onore. 40 anni di spettacoli
Vi aspettiamo per festeggiare insieme i 40 anni di Emilia Romagna Teatro Fondazione. Una serata d’onore per raccontare gli ultimi quattro decenni attraverso frammenti e memorie dei più importanti spettacoli nati a Modena.
Con gli allievi della Scuola di Teatro “Iolanda Gazzerro” – laboratorio permanente per l’attore.

TEATRO DELLE PASSIONI

31 ottobre – 5 novembre
Il cielo non è un fondale
di Daria Deflorian, Antonio Tagliarini
con Francesco Alberici, Daria Deflorian, Monica Demuru,
Antonio Tagliarini

Il duo Deflorian / Tagliarini porta in scena un dialogo possibile tra lo spazio della finzione e lo spazio esterno, il reale. Con il loro stile minimale, i quattro attori si muovono in una
scena scarna, con un fondale nero, una scena in cui il cielo del titolo è evocato dalla narrazione affidata al dialogo. Una pièce che per Pasolini sarebbe stato un probabile esempio di ciò che intendeva per “Teatro di parola”. Parliamo di precarietà e privilegi, di cadute, fallimenti, incidenti e paure».

TEATRO STORCHI

2 – 5 novembre
Il Libro di Giobbe
di Emanuele Aldrovandi e Pietro Babina
liberamente ispirato all’omonimo testo biblico
scene, luci e regia PIETRO BABINA
con Leonardo Capuano e Alessandro Bay Rossi,
Barbara Chicchiarelli, Fabrizio Croci, Andrea Sorrentino,
Giuliana Vigona

INSIEME A TEATRO
Un viaggio inedito nel Vecchio Testamento realizzato da Pietro Babina qui affiancato nel lavoro di scrittura dal giovane ma già pluripremiato drammaturgo Emanuele Aldrovandi. Ispirandosi alla storia di Giobbe, Babina ripropone le molte questioni contenute nel libro biblico – a partire dal suo interrogarsi sul senso dell’esistere – per farne un racconto contemporaneo. Lo spettacolo sviluppa quindi la sua riflessione sulle ragioni del male, sul valore del bene, sulle relazioni fra ingiustizia e giustizia, potere e libertà.

TEATRO DELLE PASSIONI

7 – 19 novembre
L’esecuzione
di Vittorio Franceschi
regia MARCO SCIACCALUGA
con Vittorio Franceschi, Laura Curino

Vittorio Franceschi, attore, drammaturgo e regista dalla lunga e fortunata carriera, che ha militato in alcune delle più importanti compagnie italiane della seconda metà del Novecento, è autore e interprete de L’esecuzione. Franceschi racconta l’oggi attraverso una metafora – l’attesa dell’esecuzione di un disertore – per rivelare un tormento interiore e un
bisogno di riscatto che vive in ognuno di noi. In scena due personaggi: il condannato e la donna incaricata di accudirlo nell’ultimo giorno di vita.

TEATRO DELLE PASSIONI

21 novembre – 3 dicembre
Fantasmi
di Luigi Pirandello
adattamento e regia NANNI GARELLA
con gli attori di Arte e salute

A quindici anni di distanza dal suo primo fortunato allestimento del 2001 che segnò la svolta artistica dei pazienti psichiatrici di Arte e Salute, Nanni Garella torna a lavorare su “Fantasmi” di Luigi Pirandello. Opera incompiuta pubblicata nel 1931, “Fantasmi” è il primo atto de “I giganti della Montagna”: Garella assume il testo come terreno fertile su cui sviluppare il suo ormai consolidato metodo di lavoro con gli attori di Arte e Salute, che si declina in un lungo laboratorio propedeutico sulla drammaturgia per poi passare alla costruzione dei personaggi.

TEATRO STORCHI

23 – 26 novembre
Va pensiero
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari
regia MARCO MARTINELLI

Una grande creazione corale, pensata e diretta da Marco Martinelli, che ne condivide l’ideazione con Ermanna Montanari. Va pensiero parla della corruzione dell’Italia di oggi in relazione alla ‘speranza’ risorgimentale inscritta nella musica di Giuseppe Verdi. Partendo dalla storia di un integerrimo vigile urbano di un paesello dell’Emilia-Romagna, si affronta il tema dell’intreccio di mafia e politica che sta avvelenando il tessuto sociale della regione. Lo spettacolo si avvale della ricerca musicale di Luigi Ceccarelli a cui si affianca un coro diretto da Stefano Nanni, che eseguirà arie dalle opere verdiane.

TEATRO DELLE PASSIONI

5 – 17 dicembre
Allarmi!
ideazione Davide Sacco e Agata Tomsic /ErosAntEros
testo Emanuele Aldrovandi
regia DAVIDE SACCO
con Maurizio Cardillo, Giusto Cucchiarini, Luca Mammoli,
Massimo Scola, Agata Tomsic
ErosAntEros

Il lavoro artistico di Davide Sacco e Agata Tomsic (in arte ErosAntEros), focalizzato sul ruolo dell’artista nella società contemporanea, incontra la penna di Emanuele Aldrovandi, uno fra i più brillanti nuovi drammaturghi italiani. Un gruppo di estremisti cerca di sovvertire il potere costituito con la violenza. Pungente e ironico, Allarmi! lascia libero
lo spettatore di riflettere e decidere chi condannare o salvare, mentre i performer giocano con i piani del racconto, la finzione teatrale e i suoi retroscena.

TEATRO STORCHI

14 – 17 dicembre
L’ora di ricevimento
(banlieue)
di Stefano Massini
regia MICHELE PLACIDO
con Fabrizio Bentivoglio

INSIEME A TEATRO
Scrittore e drammaturgo sensibile alle trasformazioni della società contemporanea, dopo il successo di 7 minuti Stefano Massini affronta l’incontro-scontro culturale, sociale e religioso di una classe di bambini in una scuola nella periferia di Tolosa. Michele Placido dirige qui Fabrizio Bentivoglio – artista di rara intensità e sensibilità che ha già collaborato con il regista nei suoi film – nei panni del professor Ardeche. Disilluso, cinico, spietato osservatore e lucido polemista, l’insegnate di lettere riceve per un’ora a settimana un’umanità assortita di madri e padri, un’incalzante mosaico di brevi colloqui.

TEATRO STORCHI

26 dicembre
Humanoptère
direttore artistico CLÉMENT DAZIN
giocolieri Jonathan Bou, Martin Cerf, Clément Dazin, Bogdan
Illouz, Minh Tam Kaplan, Martin Schwietzke e Thomas Hoeltzel
in alternanza con Miguel Gigosos Ronda
Compagnie La Main de l’Homme

Nella sua nuova creazione, Humanoptère, il giocoliere Clément Dazin indaga il concetto di lavoro attraverso le tecniche circensi. Dazin si ispira al mito di Sisifo per caratterizzare l’assurdità del movimento che si ripete, mentre sette giocolieri eseguono con le palline una coreografia virtuosistica. Fra ripetizioni alienanti, precisione ritmica e rumori di corridoio d’ufficio che si insinuano nella pièce, Dazin dà vita a una riflessione allegorica sul mondo del lavoro che cambia.

TEATRO STORCHI

1 gennaio
“Caro Babbo Teatro, ti scrivo…” Regala un piccolo sogno alla tua città
Fantasticherie, piccole utopie, folgoranti sguardi come quelli di un bambino. Scrivici una lettera o una mail per regalare una tua immaginazione alla città. Un messaggio natalizio al contrario, con dentro un piccolo dono della tua fantasia per Modena. L’1 gennaio, tutti insieme, apriremo le lettere arrivate, donando al nuovo anno i nostri sogni.

TEATRO DELLE PASSIONI

13 – 28 gennaio
Gioie e dolori nella vita delle giraffe
di Tiago Rodrigues
scene e regia TEODORO BONCI DEL BENE
con Carolina Cangini, Dany Greggio, Jacopo Trebbi
Big Action Money

Lisbona e le sue strade. Per strada una bambina di nove anni cerca disperatamente di incontrare il primo ministro del Portogallo. Lo trova, e lo minaccia di morte. Big Action
Money, compagnia teatrale fondata nel 2010 da Teodoro Bonci del Bene e che fin dalle sue origini sperimenta nuovi linguaggi visivi, tecnici e drammaturgici, affronta qui la drammaturgia di Tiago Rodrigues. Al centro il tema della sopravvivenza nel contesto urbano: la strada è il luogo in cui si materializzano paure ancestrali e illusioni, in forma di
uomini.

TEATRO STORCHI

17 – 20 gennaio Giulio Cesare
di William Shakespeare, traduzione Sergio Perosa
adattamento e regia ÀLEX RIGOLA
con Michele Riondino
e con Maria Grazia Mandruzzato, Stefano Scandaletti, Michele Maccagno, Silvia Costa,
Margherita Mannino, Eleonora Panizzo, Pietro Quadrino, Riccardo Gamba, Raquel
Gualtero, Beatrice Fedi, Andrea Fagarazzi

Àlex Rigola, nome di spicco della scena europea e direttore della Biennale Teatro fino al
2016, dirige una versione contemporanea di un testo epico e appassionante che racconta il fascino sinistro del potere e pone una domanda molto attuale: che spazio ha l’etica in politica? Nel ruolo di Giulio Cesare l’attrice Maria Grazia Mandruzzato, che con le altre donne in ruoli maschili ribalta le regole elisabettiane; Marco Antonio è Michele Riondino, artista di talento che si muove tra teatro, cinema d’autore e televisione.

TEATRO STORCHI

31 gennaio – 4 febbraio
La classe operaia va in paradiso
dall’omonimo film di Elio Petri (sceneggiatura Elio Petri e Ugo
Pirro)
drammaturgia Paolo Di Paolo
regia CLAUDIO LONGHI
con Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri,
Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia,
Aglaia Pappas, Simone Tangolo, Filippo Zattini

INSIEME A TEATRO
Alla sua uscita nelle sale nel 1971, “La classe operaia va in Paradiso“ di Elio Petri innescò un duro dibattito nella sinistra, mettendone in discussione la capacità di rappresentare il proletariato. Costruito a partire dai materiali di sceneggiatura di Petri e Pirro, lo spettacolo parte dallo sguardo eterodosso e straniante del film di Petri per provare a riflettere sulla recente storia del nostro Paese.

TEATRO DELLE PASSIONI

3 febbraio
Il VOLO – la ballata dei picchettini
di Luigi Dadina, Laura Gambi e Tahar Lamri
regia LUIGI DADINA
narrazione Tahar Lamri e Luigi Dadina
basso e percussioni Francesco Giampaoli, Diego Pasini
rap Lanfranco-Moder-Vicari

Due storie di cronaca hanno ispirato la creazione di questospettacolo.
Accompagnati da tre musicisti, l’attore romagnolo del Teatro delle Albe e lo scrittore algerino danno vita a una narrazione che procede per paesaggi sonori. Rap, blues, jazz e rock si intrecciano per ripercorre due storie di morti sul lavoro: Domenico Mazzotti nel marzo 1947, e la tragedia della Mecnavi del 1987 in cui morirono soffocati all’interno della nave tredici operai – picchettini.

TEATRO DELLE PASSIONI

Verso l’eresia
Anagoor
6 – 7 febbraio
Rivelazione
Sette meditazioni intorno a Giorgione
di Simone Derai e Laura Curino
regia SIMONE DERAI
con Marco Menegoni

Rivelazione è il primo di tre spettacoli di Anagoor al Teatrodelle Passioni. Fondata nel 2000 da Simone Derai e Paola Dallan, la compagnia è già stata insignita di prestigiosi
riconoscimenti fra cui il Premio Hystrio alla regia a Simone Derai e il premio ANCT per l’innovativa ricerca teatrale. In Rivelazione Marco Menegoni racconta versi poetici e
immagini delle opere di Giorgione, una delle figure più enigmatiche della storia dell’arte. Con la complicità drammaturgica di Laura Curino, si narra l’artista attraverso gli occhi di chi lo frequenta fin dall’infanzia.

8 – 9 febbraio
L’Italiano è ladro
di Pier Paolo Pasolini
regia SIMONE DERAI
voci Luca Altavilla, Marco Menegoni
“L’Italiano è ladro” di Pier Paolo Pasolini è un poema plurilingue dalla marcata connotazione politica e sperimentale, un testimone rappresentativo della stagione poetica degli anni ’50, sia nel contesto dell’opera pasoliniana, sia in quello della storia politica, culturale e letteraria in cui essa si inserisce. In questo allestimento, Anagoor fa emergere
la virulenza teatrale che pulsa sotto il verso poetico di Pasolini.

10 – 11 febbraio
Magnificat
di Alda Merini
regia SIMONE DERAI
con Paola Dallan

Come nasce una poesia? Di solito Alda Merini telefonava a Arnoldo Mondadori e
quando diceva “Scrivi” lui poteva essere in qualsiasi situazione ma doveva trovare
subito una penna, un foglio e scrivere. Lei non si fermava, la sua poesia nasce e
finisce di getto. Magnificat è proprio questo, il flusso di una voce che sgorga dal
nulla. Al centro la figura di Maria: Anagoor raccoglie l’immagine che Alda Merini,
una delle voci più alte della poesia del nostro tempo, ci ha lasciato di Maria, una
creatura di luce, carne, fragile, smarrita e perdutamente innamorata di Dio.

TEATRO STORCHI
8 – 11 febbraio
Il giorno di un Dio
testo e regia CESARE LIEVI
con (in o. a.) Hendrik Arnst, Valentina Bartolo, Bea Brocks, Paolo Garghentino,
Irene Kugler, Graziano Piazza, Alvia Reale

INSIEME A TEATRO
Cosa rimane nella nostra vita quotidiana di un evento storico di fondamentale importanza per l’Europa come la pubblicazione delle “95 tesi” contro le indulgenze papali, da parte di Martin Lutero? In che modo queste domande hanno influito nel nostro modo di pensare e vivere l’esistenza? Cesare Lievi, regista colto e raffinato che negli anni ha diretto numerose produzioni per Emilia Romagna Teatro, torna a lavorare con il Teatro Nazionale e lo fa con un progetto ambizioso in cui dirige un cast di attori italiani e tedeschi.

TEATRO DELLE PASSIONI

14 febbraio
Il contouring perfetto
I contorni ideali in cui vivere
regia FRANCESCA MERLI
con Zoe Pernici, Elena Boillat e Barbara Mattavelli
Domesticalchimia

Anita è una blogger che trascorre le sue giornate in compagnia dei suoi follower e di un’amica immaginaria. La sua quotidianità viene sconvolta dall’arrivo della ‘Signora’, figura misteriosa che le fa scoprire il ‘Complotto dei Rettiliani’, razza aliena di rettili
umanoidi. In seguito a questo incontro, Anita perde progressivamente contatto con la realtà. Lo spettacolo indaga il problema dell’incomunicabilità, della solitudine e del disagio dei giovani.

SPETTACOLI BRESCIA CENTRO TEATRALE BRESCIANO MEDEA NELLA FOTO SCENA 07/05/2017 REPORTER FAVRETTO

TEATRO STORCHI

15 – 18 febbraioMedea
di Euripide
traduzione Umberto Albini
regia di LUCA RONCONI ripresa da DANIELE SALVO
con Franco Branciaroli

Franco Branciaroli riallestisce uno spettacolo di cui fu protagonista e che divenne un evento per il teatro italiano: la Medea diretta da Luca Ronconi, che nel 1996 debuttò al Teatro Donizetti di Bergamo. Medea torna dunque in scena grazie ad uno degli artisti che ha lavorato con Ronconi più a lungo e con maggiore vicinanza. Una sfida importante,
una produzione coraggiosa, che vede in scena 14 attori, diretti da Daniele Salvo che riprende la regia del grande regista scomparso nel 2015.

TEATRO DELLE PASSIONI

17 febbraio
Slot Machine
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
regia MARCO MARTINELLI
con Alessandro Argnani
Teatro delle Albe
Slot Machine porta in scena la caduta vertiginosa di un giocatore, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrificato. Marco Martinelli e Ermanna Montanari si interrogano sulla nostra natura attraverso il gioco, che può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria, oppure al contrario, come il senso più alto dello stare insieme. Il gioco si rivela strumento demonico o danza angelica, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura.

TEATRO DELLE PASSIONI

21 – 25 febbraio
Più Giù
disegno, voce STEFANO RICCI
collaborazione al progetto Danio Manfredini
contrabbasso Giacomo Piermatti
live eletronics Vincenzo Core

Di Stefano Ricci, disegnatore e artista grafico di fama internazionale, Quodlibet ha edito nel 2016 “Mia madre si chiama Loredana”, un libro in cui l’autore racconta sua madre attraverso parole e immagini. In Più Giù Stefano Ricci mette in scena il suo lavoro di artista visivo disegnando dal vivo, e contemporaneamente raccontando la madre Loredana, accompagnato dal contrabbasso di Giacomo Piermatti e i live electronics di Vincenzo Core. Il risultato è uno spettacolo di intensa emozione.

TEATRO STORCHI

23 – 24 febbraio
Copenaghen
di Michael Frayn
regia MAURO AVOGADRO
con Umberto Orsini, Massimo Popolizio
e con Giuliana Lojodice

Torna in scena uno spettacolo diventato ormai un classico del teatro contemporaneo grazie a tre interpreti straordinari: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. In un luogo che ricorda un’aula di fisica, immersi in un’atmosfera quasi irreale, tre persone, due uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato, quando tutti e tre erano ancora vivi. Sono Niels Bohr, sua moglie Margrethe e Werner Heisenberg. Il loro
tentativo è di chiarire che cosa avvenne nel lontano 1941 a Copenaghen quando improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti.

TEATRO STORCHI

1 – 4 marzo
Mr. Pùntila e il suo servo Matti
di Bertolt Brecht
regia e scene FERDINANDO BRUNI e FRANCESCO FRONGIA
con Ferdinando Bruni, Luciano Scarpa, Ida Marinelli,
Elena Russo Arman, Corinna Augustoni, Luca Toracca,
Umberto Petranca, Nicola Stravalaci, Matteo De Mojana,
Francesca Turrini, Francesco Baldi, Carolina Cametti

INSIEME A TEATRO
A sessant’anni dalla morte di Brecht, il Teatro dell’Elfo di Milano mette in scena una delle migliori opere del grande drammaturgo tedesco, una sorta di variante di “Dottor Jekyll e Mister Hyde”, e per altri versi di “Luci della città” di Chaplin, sua probabile fonte di ispirazione. Una riflessione sulla compresenza del bene e del male nell’animo umano,
un’allegoria del capitalismo dove Karl Marx incontra suo fratello Groucho.

SPETTACOLO ITINERANTE SU FURGONICINO CON PARTENZA
DAVANTI AL TEATRO STORCHI
6 – 11 marzo
Medea sulla strada
drammaturgia Elena Cotugno e Fabrizio Sinisi
ideazione e regia GIANPIERO BORGIA
con Elena Cotugno
Prenotazione obbligatoria

Ponendosi nel solco delle libere riscritture del mito di Medea, il lavoro rivela allo spettatore la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco. Protagonista è una giovane migrante, scappata dal proprio paese, arrivata in Italia e finita a prostituirsi per amore di un uomo da cui si crede ricambiata e da cui ha due figli: è una madre, una straniera, la
chiamano Medea. Un lavoro esperienziale che invita il pubblico, sette spettatori per volta, a salire su un vecchio IVECO Daily e percorrere un itinerario assieme a una donna rumena.

TEATRO DELLE PASSIONI

6 – 18 marzo
Li buffoni
dal canovaccio di Margherita Costa
regia NANNI GARELLA
con Nanni Garella e gli attori di Arte e salute

Nanni Garella prosegue il suo lavoro con gli attori – pazienti psichiatrici di Arte e Salute e lo fa con una scelta coraggiosa e peculiare come quella di confrontarsi con la Commedia
dell’Arte. Li buffoni è una commedia stralunata, strampalata, scritta nel ‘600 da Margherita Costa – cantante, attrice, scrittrice e cortigiana romana. È un canovaccio, recitato certamente all’improvviso, poi trascritto dall’autrice che si avvale di una trama scarna, arricchita dai virtuosismi degli attori. Arte e Salute prenderà spunto da questo
canovaccio dimenticato e ne trarrà una commedia “strana”, almeno quanto la nostra vita dei nostri giorni.

TEATRO STORCHI

15 – 18 marzo
Il giocatore
da Fëdor Dostoevskij
adattamento Vitaliano Trevisan
regia GABRIELE RUSSO
con Daniele Russo, Marcello Romolo, Camilla Semino Favro,
Paola Sambo, Alfredo Angelici, Martina Galletta, Alessio Piazza,
Sebastiano Gavasso

Gabriele Russo sceglie l’originale adattamento di Vitaliano Trevisan per mettere in scena Il giocatore, ispirato all’omonima opera di Fëdor Dostoevskij e alla sua biografia. Un allestimento in costante bilico tra dramma e commedia, in cui un cast affiatato trascina il pubblico in una spirale fatta di gioco d’azzardo, passioni e compulsioni, che porta dritti in quel (non)luogo dove il desiderio si trasforma in ossessione e non si limita più a governare i
protagonisti, ma finisce per soggiogarli.

TEATRO STORCHI

27 marzo
Sorry, boys
Dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze
Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti a Gloucester,
Massachusetts
di e con Marta Cuscunà

Lo spettacolo si ispira alla vicenda che nel 2008 vide diciotto ragazze, tutte minorenni, di una scuola superiore americana rimanere incinte contemporaneamente, e non per tutte sembrava essere stato un incidente. Alcune delle ragazze avrebbero pianificato insieme la loro gravidanza, come parte di un patto segreto, per allevare i bambini tutte insieme,
in una specie di comune femminile. Sorry, boys cerca di capire dove può mettere radici l’idea di un patto tra ragazze adolescenti: qual è il contesto sociale adulto che rifiutano e da cui tentano di uscire? Chi sono i giovani padri della vicenda e perché non vengono considerati adatti a prendere parte al patto? E mentre le ragazze si uniscono e progettano una comunità nuova, i ragazzi dove sono, cosa fanno, cosa pensano?

TEATRO DELLE PASSIONI

10 – 22 aprile
1984
basato sul libro di George Orwell
regia MATTHEW LENTON

INSIEME A TEATRO
Matthew Lenton, pluripremiato regista britannico di cui alcuni ricorderanno il bel Interiors ospitato al Teatro Storchi nel 2011, torna a Modena per dirigere un cast di attori italiani in 1984. Direttore artistico e fondatore della compagnia Vanishing Point, Lenton è il primo regista britannico ad aver lavorato all’Ecole des Maitres. In questa nuova produzione dal forte impatto visivo, il regista mette in luce quanto Orwell fosse già estremamente attuale: in un mondo minacciato dal terrorismo e in costante sorveglianza, quanto è improbabile che le autorità arrivino a controllarci?

TEATRO STORCHI

12 – 15 aprile
Antigone
di Sofocle
traduzione Simone Beta
drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi
regia FEDERICO TIEZZI
con Ivan Alovisio, Francesca Benedetti, Marco Brinzi,
Carla Chiarelli, Lucrezia Guidone, Lorenzo Lavia,
Sandro Lombardi, Francesca Mazza, Annibale Pavone,
Federica Rosellini, Josafat Vagni, Massimo Verdastro

A tredici anni di distanza dall’Antigone di Sofocle di Brecht coprodotta, fra gli altri, da Emilia Romagna Teatro, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi tornano a confrontarsi con “Antigone”, uno dei massimi capolavori della cultura ateniese, oggetto di innumerevoli allestimenti. I valori della legge naturale contro quella degli uomini, valori religiosi contro quelli d’ordine pubblico: una vicenda tanto lineare quanto capace di innescare sempre nuovi quesiti cui è
impossibile dare una risposta univoca.

TEATRO STORCHI

19 aprile
Dieci storie proprio così
Terzo Atto
da un’idea di Giulia Minoli
drammaturgia Emanuela Giordano e Giulia Minoli
regia EMANUELA GIORDANO
con Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Tania Garribba,
Valentina Minzoni, Alessio Vassallo
e con Tommaso Di Giulio (chitarre) e Paolo Volpini (batteria)

Lo spettacolo è una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. Racconta di vittime conosciute e sconosciute della criminalità organizzata, storie di impegno civile e riscatto sociale, responsabilità individuali e collettive, connivenze istituzionali e taciti consensi. Dieci storie proprio così ha debuttato nel 2012 al Teatro San Carlo di Napoli: da allora la scrittura di scena ha seguito passo passo l’evoluzione di un approfondimento narrativo che ha coinvolto tutta l’Italia.

SPETTACOLO IN TENSOSTRUTTURA – LUOGO DA DEFINIRE
3 – 5 maggio
Cantina
canned dreams, good food (sogni in scatola, buon cibo)
di e con Peter De Bie, Jo Roets, Michiel Soete, Mieke Versyp
e con tre attori e sei volontari
Laika

La compagnia belga Laika è composta da artisti con background molto diversi fra loro, creatori di spettacoli brillanti ed coinvolgenti. Cantina in spagnolo è il bar vicino alla stazione, un posto di passaggio dove si può mangiare qualcosa di veloce; in
italiano è la stanza sotterranea dove si tiene il vino a invecchiare; in Belgio indica uno spazio che ricorda una mensa. La Cantina di Laika è tutto questo: un posto in cui si possono scoprire le carte, nutrire speranze per il futuro ed essere continuamente sorpresi.

TEATRO STORCHI

5 – 6 maggio
Ifigenia, liberata
progetto e drammaturgia di Angela Demattè e Carmelo Rifici
regia di CARMELO RIFICI
con (in ordine alfabetico) Caterina Carpio, Giovanni Crippa,
Zeno Gabaglio, Vincenzo Giordano, Tindaro Granata,
Mariangela Granelli, Igor Horvat, Francesca Porrini,
Edoardo Ribatto, Giorgia Senesi, Anahì Traversi

INSIEME A TEATRO
Carmelo Rifici, regista e direttore della Scuola del Piccolo Teatro, sceglie un affondo nel mito. Ifigenia è solo l’inizio dell’indagine che Rifici propone allo spettatore, chiamando Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, René Girard, Antico e Nuovo Testamento a fornire storie e riflessioni sulla vera protagonista del lavoro: la violenza dell’uomo
come realtà inestirpabile e mistero senza fine.

TEATRO DELLE PASSIONI

17 maggio – 1 giugno
Work in progress
regia GIANINA CĂRBUNARIU

Work in progress è il percorso di alta formazione che Gianina Cărbunariu conduce per ERT. Regista e drammaturga rumena, Gianina Cărbunariu ha attirato l’attenzione di pubblico e critica negli ultimi anni per il suo lavoro artistico; i suoi spettacoli sono stati tradotti in più di quindici lingue e messi in scena in diversi Paesi. La regista coinvolge qui un gruppo di giovani attori per raccontare il lavoro oggi attraverso improvvisazioni, discussioni e interviste raccolte per la città di Modena. Ne emerge una storia collettiva, «un modo di
sopravvivere – afferma la regista – un fardello, una via per realizzare il nostro desiderio d’essere e costruire qualcosa insieme; per definirci come uomini e anche come partecipanti a un gruppo più grande?».

TEATRO STORCHI

21 – 22 maggio
Emanuel Gat Dance
GOLD
coreografia e luci EMANUEL GAT
per cinque danzatori
musica J.S.Bach, Goldberg Variations piano Glenn Gould
e “The Quiet in The Land”, scritto da Glenn Gould
SACRE
Riadattamento del 2015
musica I. Stravinsky, “La sagra della primavera”
coreografia, luci e costumi EMANUEL GAT
per cinque danzatori

Coreografo e danzatore israeliano di fama internazionale, Emanuel Gat indaga con GOLD le forme di organizzazione e articolazione del pensiero umano attraverso la coreografia. SACRE è un riallestimento dell’opera che lo stesso Emanuel Gat creò nel 2004 per la partitura eponima di Stravinsky. La pièce smonta le meccaniche della salsa cubana
e le riassembla dando vita a una coreografia complessa e dal forte carico drammaturgico.

Al via i 40 anno dell’ERT: Emiglia Romagna Teatro Fondazione
Fermata Spettacolo



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