L'azione battericida dell'argento era conosciuta fin dall'antichità. Pensate che i Babilonesi, i Greci e i Romani usavano recipienti in argento per servire le bevande in modo da togliere i microrganismi dannosi, proteggendo i sovrani e l'aristocrazia dalle malattie difficili da curare all'epoca. Considerato l'antibiotico naturale, l'argento colloidale ha un'azione antibatterica, antimicotica, antivirale e rigenerante che lo rendono un eccellente prodotto da mettere sulla pelle in caso di:
- Piccole ferite
- Ustioni
- Scottature
- Eritemi
- Dermatiti
- Acne
- Psoriasi
- Micosi
- Verruche
- Piaghe
- Impedigine (infezione batterica superficiale della pelle)
- Emorroidi
- Fuoco di Sant'Antonio e Herpes simplex
- Infiammazioni o infezioni vaginali
(L'applicazione più consigliata per l'uso è da 10 ppm-parti per milione)
Come sceglierlo? La qualità dell'argento colloidale è riconoscibile dal colore e dal sapore della soluzione. Piuttosto deve essere chiaro, limpido, trasparente o con una lievissima tendenza al giallo. Non deve avere sapore o, al massimo è consentita una lieve punta metallica.
E' importantissimo sapere che dal 2010, in Italia non è più ammesso l'utilizzo interno dell'argento colloidale. Viene impiegato solo per un uso locale sotto forma di gocce nasali, pomate, compresse di garza imbevute e come rivestimento germicida in dispositivi medici.
Per saperne di più ecco i link di riferimento: