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Nuove tutele per i consumatori: il tuo negozio è in regola?

Il 13 giugno sono state aggiornate le normative a tutela dei consumatori che effettuano acquisti online (Decreto Legislativo n. 21 del 2014 ad attuazione della Direttiva Europea 2011/83/UE, a modifica del precedente D.Lgs. 206/2005).
La nuova normativa interviene per garantire maggiore trasparenza e diritti per chi acquista online, al telefono, o generalmente al di fuori dei locali commerciali.

“Il recepimento della direttiva realizza la completa armonizzazione delle informazioni e il Diritto di Recesso nei contratti a distanza e nei contratti negoziati fuori dai locali commerciali e contribuirà a garantire un migliore funzionamento del mercato interno tra imprese e consumatori generando notevoli risparmi (in termini di oneri amministrativi) per le imprese che desiderano vendere a livello transfrontaliero con le stesse modalità di vendita nazionali, con le stesse condizioni contrattuali standard e gli stessi materiali informativi. Il provvedimento, infine, favorirà le vendite on line, caratterizzate da un elevato potenziale di crescita.”

dal Comunicato Stampa n°48 del Consiglio dei Ministri del 6 febbraio 2014

Il decreto introduce importanti novità per gli e-commerce, tra cui norme relative all’applicazione del diritto di recesso, la restituzione di quanto acquistato e i diritti del Consumatore all’informazione.

Il diritto di recesso sale da 10 a 14 giorni (art.52); Nel Caso in cui il venditore non adempie ai suoi obblighi di informazione, il limite per il diritto di recesso è prolungato a 12 mesi. In quest’ultimo caso il consumatore non è responsabile della diminuzione del valore del bene. Le stesse normative sono applicabili nel caso di vendite transfrontaliere. Il consumatore, in caso di esercizio di diritto di recesso, deve assicurarsi di rispedire la merce entro il 14 giorno dalla consegna. Sono a carico del consumatore le spese di riconsegna del bene al venditore, salvo che quest’ultimo non abbia omesso di specificare come gestire economicamente queste spese. Il venditore ha 14 giorni (prima erano 30 giorni) di tempo per restituire le somme incassate per l’acquisto.

In merito alla restituzione dei beni, inoltre, questi possono essere tornati anche se parzialmente deteriorati. Il consumatore è responsabile del deterioramento dei beni solo in alcuni casi definiti con precisione in fase precontrattuale. In ogni caso, in assenza di informativa sui diritti di recesso, il consumatore non è responsabile della perdita di valore del bene.

Restano alcune importanti eccezioni per l’esercizio del diritto di recesso:

  • fornitura di beni confezionati  su  misura  o  chiaramente personalizzati
  • fornitura di beni o servizi il  cui  prezzo  è legato  a fluttuazioni nel mercato
  • fornitura di beni che si deteriorano rapidamente
  • fornitura di registrazioni audio, video o software sigillati, aperti dopo la consegna
  • fornitura di giornali, periodici e riviste (fanno eccezione i contratti di abbonamento)
  • fornitura di  alloggi  per  fini  non  residenziali,  il servizio di trasporto di beni o di noleggio di autovetture, i servizi di catering o, in genere, i  servizi  riguardanti  le  attività  del  tempo  libero, nel caso in cui il contratto preveda una data  o  un  periodo  di  esecuzione specifici
  • fornitura di beni sigillati che, per motivi igienici, non si prestano ad essere restituiti se aperti dopo la consegna
  • contratti di  servizi  dopo  la  completa  prestazione  del servizio (solo nel caso in cui il consumatore, prima della prestazione del servizio, abbia espressamente accettato la perdita del diritto di recesso ad avvenuta esecuzione del contratto da parte del professionista)
  • fornitura di contenuto digitale su supporto non materiale, nel caso in cui il consumatore abbia espressamente accettato la perdita del diritto di recesso

Tutte le aziende che vendono online hanno l’obbligo di comunicare in Modo Chiaro modalità e applicazione del diritto di recesso, caratteristiche dei prodotti, identità del venditore, informazioni su metodi di pagamento e spese aggiuntive (es. spedizione).

Sul sito, nelle fasi di acquisto, sono vietate, inoltre, le caselle preselezionate.

Di seguito una checklist per capire, in pochi passi, se il tuo negozio online è in regola con la nuova normativa:

  1. hai pubblicato tutte le informazioni che riguardano la tua attività commerciale?
  2. hai descritto i prodotti in modo preciso, veritiero e accurato?
  3. sono chiare tutte le informazioni relative a costo dei prodotti, imposte, spese aggiuntive?
  4. hai indicato in modo chiaro modalità di consegna ed eventuali restrizioni?
  5. hai indicato in modo chiaro i metodi di pagamento accettati?
  6. sul tuo sito è presente un’informativa sul diritto di recesso?
  7. hai modificato il termine per l’esercizio del diritto di recesso, da 10 a 14 giorni?
  8. hai esposto in modo chiaro condizioni, termini e procedure per il recesso?
  9. hai indicato in modo chiaro che il consumatore può avvalersi del diritto di recesso anche con forma diversa rispetto alla raccomandata con ricevuta di ritorno?
  10. hai predisposto un modulo tipo per l’esercizio del recesso?
  11. Fornisci a ciascun acquirente copia del contratto appena concluso tramite l’utilizzo di un mezzo durevole (esempio email di conferma)?

Per approfondimenti, contattaci oppure consulta il decreto 21/2014

 

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