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Ostaggi recensione film di Eleonora Ivone con Gianmarco Tognazzi e Vanessa Incontrada [Sky NOW]

Ostaggi recensione film di Eleonora Ivone con Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Elena Cotta, Francesco Pannofino e Alessandro Haber

C’è stata una stagione in cui il cinema italiano poteva vantare autori sopraffini (come Monicelli, Risi, Scola, Age & Scarpelli, Steno, Ferreri e perfino Castellano e Pipolo), che hanno saputo raccontare le ossessioni e le contraddizioni di italiani ottusi e arcigni, ma soprattutto di un’Italia divisa tra miseria e nobiltà. Nei film di questi registi e sceneggiatori, che si basavano per la maggior parte su fatti di cronaca avvenuti realmente o su esperienze personali vissute, non si è mai dato credito al perbenismo e alla morale spicciola, anzi l’intento era quello di criticare attraverso l’aspra e acida ironia l’inettitudine dell’essere umano, senza mai scadere nel puerile sbeffeggiamento. Ciò che doveva prevalere era far sorridere, ma soprattutto far riflettere lo spettatore.

Vedendo l’esordio alla regia dell’attrice Eleonora Ivone per il cinema, Ostaggi (tratto dall’omonima rappresentazione teatrale scritta e diretta da Angelo Longoni, nel film in veste solo di sceneggiatore), si ha la sensazione che sia ancora possibile realizzare la celeberrima commedia all’italiana, perché nella descrizione dei personaggi – specialmente quello interpretato da Gianmarco Tognazzi – è presente quel senso di sporcizia e di cattiveria riscontrabile nelle maschere (o macchiette) di un tempo.

Alessandro Haber e Eleonora Ivone in Ostaggi (Credits: Fenix Entertainment/Wake Up Produzioni)
Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Jonis Bascir e Francesco Pannofino (Credits: Salvatore Galluzzo @ Obiettivi Creativi/Fenix Entertainment/Wake Up Produzioni)

Ostaggi, uscito nelle sale grazie a Fenix Entertainment e adesso disponibile in streaming su Sky e NOW, vincitore del premio per la miglior regia al Terra di Siena International Film Festival, ci racconta di un giorno di ordinaria follia (Longoni e poi Ivone, tra le tante fonti d’ispirazione devono aver attinto dal grande film di Joel Schumacher, Un giorno di ordinaria follia, con protagonista Michael Douglas in una delle sue migliori prove attoriali) dell’imprenditore Marco (Gianmarco Tognazzi perfetto nella parte) che inizia a farsi “giustizia” da solo, pensando di aver trovato la soluzione alle frustrazioni della vita, senza accorgersi di chi gli sta accanto e potrebbe aiutarlo.

Intanto, la polizia capitanata dal Commissario (Alessandro Haber) con il prezioso aiuto della Negoziatrice (ruolo ricoperto dalla regista Eleonora Ivone) dovrà trovare un’intesa affinché quella brutta mattinata non diventi qualcosa di ben peggiore.

Lo sguardo della Ivone è il più delle volte rivolto ai suoi personaggi, li osserva da vicino senza mai perderli per un’istante di vista, vuole che l’attenzione dello spettatore ricada sempre e solo su di loro. Non a caso il ruolo da lei interpretato è quello di una regia sul campo, quasi a voler dimostrare che si possono dirigere gli attori e le situazioni anche stando all’intero dell’inquadratura, un’operatrice in continuo movimento. Commedia che si fa in alcuni frangenti documento antropologico sugli esseri umani, senza mai sconfinare nel documentario vero e proprio, il film vuol essere una farsa tutta da ridere, ma che sappia, nei giusti momenti, far riflettere.

Gianmarco Tognazzi e Francesco Pannofino (Credits: Fenix Entertainment/Wake Up Produzioni)
Il cast di Ostaggi di Eleonora Ivone (Credits: Fenix Entertainment/Wake Up Produzioni)

Sicuramente l’elemento di forza del lungometraggio di Eleonora Ivone sta nei siparietti tra i vari personaggi in scena, su tutti quello tra il Commissario e la Negoziatrice, esilaranti, pungenti e dalla forte chimica (si devono essere divertiti parecchio durante le riprese), orchestrati benissimo e raramente scontati, cosa inusuale se si pensa alle commedie che si inseriscono in questo filone.

I cliché legati ai personaggi (in questo caso il razzista, il venditore abusivo, la manager, la vecchietta, l’imprenditore interpretati rispettivamente da Francesco Pannofino, Jonis Bascir, Vanessa Incontrada, Elena Cotta e il già citato Gianmarco Tognazzi) seppur presenti, non vengono mai esasperati all’eccesso, ognuno ha la giusta dimensione e  il confine tra la presa in giro bonaria e l’offesa è assai distante.

Ostaggi è un film spassoso che sa intrattenere facendoci riflettere su temi attuali, con ironia e semplicità, a tal punto da perdonargli alcuni scivoloni tipici degli esordi alla regia.
Speriamo di sentir parlare ancora in futuro della regista Eleonora Ivone, un volto non nuovo al cinema italiano, ma che ha tanto da farci scoprire.

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