Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

SAWASDEE SURIN

 

SAWASDEE SURIN

 

Sawasdee Surin non intesa come isola ma come città dell'Isaan.

                                                     

Metti una sera dopo cena in una serata da lupi, volto lo sguardoverso la finestra e riesco a intravedere l'Elba illuminata dai bagliori dei fulmini, un temporale perfetto per immaginare di essere altrove.

Apro la posta e leggo un messaggio di Roberto che mi invita nella Città degli Angeli, sono incerto, il tigre è sempre allettante, dovrei come spesso mi capita rifiutare con gentilezza, ma nel frangente in questo buio deprimente non so quali pesci pescare.

Solo un attimo di riflessione, in fondo sono quasi due anni che non torno a casa, nondimeno eviterei la solita carnevalata infinita di Viareggio, sarà pure un paradosso ma, il carnevale... che tristezza, non c'è di meglio che pensare a una cosa negativa per avere un input positivo, questione di neuroni, salto allora deciso sul sito della Thai Arways e in pochi minuti è fatta, accetto l'invito, tutt'al più saranno cavoli loro. Stavolta niente amici o amiche, niente piani prestabiliti, deciderò a seconda delle circostanze e di quello che offre il mercato, questo accadeva alcuni mesi fa.

Bangkok

Livorno - Roma, giusto in tempo per lasciarmi alle spalle il grande freddo siberiano che oltremodo tentava di congelarmi le scatole e le vacanze, dopodiché altre 10H30minuti di solitudine in un aereo mezzo vuoto, un'esperienza per me insolita e sconvolgente, ma solo fino a Bangkok.

Ad attendermi c'è Robertino, il giovane lavora nel settore turistico come del resto è abbastanza usuale per molti dei nostri connazionali, dopo anni di apprendistato si è sistemato in una villetta che condivide con una morettina e un bimbetto ad appena trenta minuti dal vecchio aeroporto Don Mueang, per loro fortuna sono stati appena lambiti dalla recente alluvione.

Soliti convenevoli con scambio di regali, per me una collanina di profumate orchidee e poco dopo partenza in direzione Bacco, poca strada, prima sosta e seconda colazione.

Appena arrivato non sentivo certo nostalgia dell'Italia, nel caso che a qualcuno accadesse ecco un buon indirizzo per rifocillarsi dopo un lungo volo.

The bacco

Siamo diretti nell'Isola di Ko Kret

nell'autentica Thailandia attraverso un itinerario insolito fuori dai circuiti turistici. La visita si svolge percorrendo un camminamento che costeggia l'isola dove troviamo ogni genere di attività, in particolare Ko Kret è nota per i suoi laboratori artigianali di terracotta, il Wat Poramai e un pittoresco villaggio di etnia Mon.




Si è fatta l'ora di pranzo, ci spostiamo in un luogo incantevole dove il tempo sembra essersi fermato, lontano dal mondo adagiato sulle rive del Chao Praya troviamo il Suan Thip Thai Cultural House, un resta avvolto in un giardino tropicale conosciuto anche come Ban Chao Praya, ovvero la Casa sul fiume Chao Praya, si tratta di cultura Thai sopraffina, nonostante il fuso ne approfitto per fare il pieno.

La casa sul fiume

Il primo step volge al termine, benché gli amici abbiano per me preparato una stanza a casa loro non cedo alle lusinghe, non voglio invadere la loro privacy né rinunciare alla mia, scelgo di sistemarmi per una notte al Kempinski nel cuore di Siam Paragon.

In una giornata di calura estiva con un'insolito alto tasso di umidità per questo periodo ho il tempo per un tuffo rinfrescante in una delle piscine, il mio pensiero non può che andare a Bamby sommersa sotto una coltre di neve.

Kempinskisiam

La serata prosegue con una cena in un locale speciale, il Via Vai White, un apprezzato ristorante e un punto di ritrovo per gli italiani che vivono a Bangkok.

Cucina internazionale, thailandese e italofiorentina al cubo.

Viavai

Oggi ci aspetta una fulminea escursione ad Ayuttaya, non che sia una novità, però i compagni non ci sono mai stati, non è così strano, magari andiamo alla fine del mondo ma non per esempio agli Uffizi o ai Musei Vaticani, del resto sembra che la maggior parte degli abitanti di Bangkok non si sia mai recata all'interno del Palace, per certi versi tutto il mondo è paese.

Wat Phra Sri Sanphet e il celebre Wat Monhkon Bophit

con la sua imponente statua del Buddha seduto, di seguito le pagode in stile cambogiano dell'immenso Wat Chai Wattanaram scenicamente posto sulle rive del Chao Praya in un contesto di grande suggestione che però non riesco ad apprezzare più di tanto, infatti sono fuorviato dal desiderio di recarmi ad Amphawa dove ho un appuntamento pomeridiano.





Per soddisfare il palato ci spostiamo sulle sponde del Maeklong, sul lato opposto al Fish Market troviamo uno dei migliori ristoranti di pesce della città.

Un resta molto apprezzato dai thailandesi, chi vuole può approfittarne per schiacciarvi un pisolino.

Amphawa

Si trova nel distretto di Samut Songkhram ai margini del Golfo del Siam dove si svolge l'unico floating market non taroccato, niente a che spartire con l'artefatto Damnoen Saduak. Una full immersion in un autentico floating market ancora poco conosciuto, da segnalare che si svolge nel pomeriggio nei soli giorni di Venerdì-Sabato-Domenica.

Read more interview-with-real-farang

Molti sawasdee sinceri per gli occidentali da queste parti, io ricambio tutti con un sorriso senza proferire parola, mi adeguo all'usanza, del resto il sorriso in Thailandia viene percepito come la più appropriata risposta ad ogni possibile situazione, al massimo  un bel Kapunkah-Khob khun krap molto àh accentuato e siamo pari.

Amphawa e Maeklong non sono distanti, per chi avesse tempo potrebbe essere un buon abbinamento di giornata.

Conoscere alcune delle particolarità culturali del paese che ci ospita può rendere la vacanza più affascinante. 

Il sorriso

Non sempre la realtà è quella che sembra, il sorriso può assumere significati difficilmente comprensibili per un occidentale, tanto che ve ne sono almeno una decina che corrispondono a una gamma di emozioni diverse, dalla felicità fino alla disperazione, c'è perfino un particolare accenno di sorriso che significa non ho voglia di sorridere.

Il wai

Porre le mani in preghiera e inclinare la testa è usato per dire grazie, ( Kopunkah -Khob khun krap (uomo), Khob khun ka (donna) ciao, salve, buongiorno (Sawasdee ka-khra) o arrivederci ( laa goon) non è soltanto una forma di saluto, ma un vero e proprio gesto di rispetto verso colui che lo riceve, senza dubbio il più importante segno utilizzato nella società thailandese.

Ovviamente è anche usato verso i monaci, persone anziane e Buddha, in questo caso accompagnato da inchino, dalle varie sfumature possiamo percepirne i valori e il significato.

La regola pricipale del wai è l'altezza delle mani con le quali viene effettuato, più alte saranno congiunte a livello del viso è più sarà segno di rispetto.

La regola vuole che la persona inferiore per età o classe sociale assuma una postura con le mani ben alte sopra il naso, se vedete qualcuno che risponde con un wai con le mani giunte sotto la gola senza inclinare la testa significa che trovasi in una posizione di superiorità.

Le mani poste vicino al torace sotto il mento è posizione usata con i pari, di circostanza, oppure con gli stranieri, i quali di regola non devono effettuare il wai a bambini inservienti o camerieri neppure in segno di risposta, sarebbe per loro imbarazzante.

Infine se le mani sono congiunte svogliatamente verso il ventre specialmente con movimento oscillante, si tratta di un vai speciale, significa che dovete andare nel posto delle cose, facile intuire dove si trova. 

Non è da queste parti, invece nelle vicinanze troviamo il curioso Maeklong Railway Risk Market, le immagini parlano da sole, il treno lo attraversa sei volte al giorno.   

        
                                    

Io invece rientro in hotel, ma non al Kempisky dove praticamente mi hanno buttato fuori a causa di un reggimento finnico in arrivo, poco male, mai pen rai (non importa o meglio chi se ne frega) questa notte sarò ospite a Le Bua, che è pur sempre un belvedere. E' necessario firmare una liberatoria per accedere dalla camera alla terrazza, chi non firma non ha la chiave per aprire la porta e sarebbe un grande svantaggio non poter godere dell'aria pulita della città. 

Le Bua - Dome - Sky Bar

Con splendida vista notturna sulla città, nel frattempo lo smog si è diradato, ma considerato che siamo su di una terrazza al 63° piano e che tira un venticello di Scirocco  occorre dotarsi di una maglietta a maniche lunghe e soprattutto di un portafoglio europeo.Siamo in quattro, un salasso non alla romana. Sebbene la stanchezza inizi a farsi sentire non posso declinare il passaggio notturno al Pak Khlong Talat un'incredibile inebriante esplosione di odori e colori.


Mistico Isaan


L'Isaan è la regione più estesa della Thailandia, un terzo di tutto il Paese, si trova a Nord Est a ridosso del Laos e della Cambogia, è la meno abitata, la più sconosciuta, quella più genuina. Il ritmo della vita è scandito dalle stagioni delle piogge e da quelle secche, dall'alba e dal tramonto, dalla semina, dal raccolto e da tante altre cose interessanti, sarà anche per queste ultime che è stata scelta da una vasta comunità di farang, quelli con la tripla A non declassabile senza la quale sembra che altrove non si possa più vivere.  

Visiteremo solo una parte di questa regione, in particolare la cintura che separa la Thailandia dalla Cambogia, conosciuta come Wat, Silk and Rice. Partiamo presto per evitare il caos mattutino, destinazione Surin alla ricerca del farang perduto. Perduto... per la mamma sua di sicuro, l'ultima volta che l'ha visto in viso credo che sia stato nel 2007, noi comunque sappiamo bene dove trovarlo, al Bar dello Sport, ed è qui che siamo diretti.

Prima fermata a Nakhon Rathasima oppure Korat, distanza circa 250km dalla capitale.





E' curioso, Korat richiama anche il gatto più puro al mondo, in Thailandia vengono acquistati solo per regalarli, sono considerati portafortuna senza prezzo, un regalo assai prezioso da riservare alle persone più care, gli occhi sono straordinariamente di un verde luminoso. Il mio amico che la sa lunga in proposito mi spiega che non disponendo di sotto pelo è sensibile agli sbalzi di temperatura, ed è per questo che nessuno si azzarda a sottrarlo dal suo habitat naturale. Gatti e gattare a parte, l'attrazione principale è il Prasat Hin Phimai, lo visitiamo in poche ore, si tratta del più grande tempio Khmer in Thailandia, risale al 13° secolo. Pernottiamo al Dusit, un buon hotel, niente di più.

Prossima fermata al Khao Yai National Park

Si tratta del parco più antico e in assoluto più visitato in Thailandia, nominato da Unesco patrimonio culturale dell'umanità. Una Hit è la famosa cascata dove è stata impressa una scena di un famoso film, chi vuole può cimentarsi nel tuffo. A ben vedere, da sotto, non sembrerebbe neppure tanto difficile, fortuna che non ho indossato un'attrezzatura compatibile al galleggiamento.




1



Wat Chao Chan, Wat Mahathat11Prasat Phimai21Prasat Kamphaeng Yai
2Ramkamhaeng, Sen Ta Pa Daeng, Wat Si Sawai Wat Phra Pai Luang12Prang Ku22Prasat Kamphaeng Noi
3Wat Mahathat, Prang Sam Yod, Prang Khaek13Ku Suang Taeng23Prasat narai Jaeng Waeng
4Muang Singh14


This post first appeared on Farang Adventure Travel, please read the originial post: here

Share the post

SAWASDEE SURIN

×

Subscribe to Farang Adventure Travel

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×