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COSTA DEGLI ETRUSCHI PRIMA DI CAPRAIA


Costa degli Etruschi

Nessuno è profeta in patria, di solito preferisco raccontare di posti lontani che non capisco fino in fondo piuttosto che descrivere luoghi che conosco a menadito, non mi era mai passato per la mente di farlo, lo ritenevo del tutto superfluo, almeno fino a quando un giorno di Agosto nel mentre mi apprestavo per l'ennesima gita all'isola di Capraia un ghibellino mi ha dato di guelfo viola. Passi il guelfo, ma viola no! Quel colore da morto; è come dire a un fiorentino che tifa per la Juventus. 

Siamo in provincia di Livorno, la mia terra di appartenenza o se vogliamo di adozione, un privilegio in questo lembo di Toscana, pensate se fossi livornese indigeno o peggio ancora pisano, boia deh, tutti in Meloria*.

*Secche al largo di Livorno dove nell'Agosto 1284 si svolse una sanguinosa fratricida battaglia navale fra la Repubblica di Genova e quella di Pisa. Quest'ultima in seguito alla sconfitta che le costò 5mila morti e 11mila prigionieri iniziò il suo declino come potenza marinara.

Grazie Mik la scintilla è scoccata, abbandono i miei appunti del recente viaggio in quel posto di merda che si chiama Sulawesi per dedicarmi ad argomenti ben più importanti. Allora superfluo o no per chi avesse una idea nel cassetto da aprire prima o poi per venire da queste parti, ma soprattutto per divertimento, che Costa degli Etruschi prima di Capraia sia.

Alcune delle immagini che accompagneranno questo post sono una raccolta per gentile concessione di Foto Foffo*, tanto non se ne fa più di nulla è appena fallito, purtroppo per lui non ci sono più le famigliole di una volta disposte a spendere per farsi immortalare sugli arenili, magari sul patino di salvataggio oppure su astrusi cavallucci marini, la spending review colpisce tutti.

Mi scuso per la mancanza ma, lo scanner cervicale non è ancora stato inventato, chiederò all'ingegnere Livo, capo di ogni cosa a Rosignano di farlo al più presto. Sarà senz'altro un successo che contribuirà anche a superare la crisi, pensate soltanto al fatto che qualunque apparato video fotografico ne risulterà obsoleto tanto da doverlo buttare nel water. Certo la fabbrica dovrà superare il problema del Download, installare un microchip cervicale personalizzato sottocutaneo a ogni individuo non mi parrebbe un'idea percorribile, però… e perché no! Tutto sommato si fa già con successo con gli animali, no no, forse si pone un altro problema, qualche hacker potrebbe entrare nel cervello e manomettere o rubare tutti i dati per poi a spregio postarli, chissà che casino ne verrebbe fuori, bisognerà prima di tutto porre un quesito al garante della privacy.

*Foffo mitico baccellone dal grande naso avvistabile sul tratto di arenile che va da Marina di Donoratico a San Vincenzo.

La Costa degli Etruschi


Il nome richiama le necropoli che si trovano in gran parte nel Golfo di Baratti e Populonia, si tratta dell'unico sito archeologico etrusco sul mare.

In seguito l'intero tratto di costa che si estende per circa 90 km da Livorno a Piombino ne ha per ovvi motivi preso la denominazione.

Un angolo di Toscana dove convivono mare e sapori, nove sono le bandiere blu assegnate nel 2012, nondimeno è suggestione di antichi borghi medioevali dove nelle circostanti colline coperte da vigneti nascono alcuni dei più rinomati vini.

Dalla Costa Etrusca è facile recarsi in una delle isole dell'Arcipelago Toscano, cinque delle sette sorelle che lo formano sono parte della provincia di Livorno.

Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa e Montecristo



Percorrerò le strade di tutti i giorni, la vecchia Aurelia, le provinciali e le statali da Livorno a Piombino, ma solo per linearità. I residenti sanno bene che tutte le basi sono buone, alcune meglio di altre, starà a voi casomai individuare la vostra.

Da Livorno a Vada

Prima fermata a Montenero, una benedizione talvolta è necessaria. Si tratta di un quartiere collinare del comune di Livorno reso famoso dal Santuario della Madonna patrona della Toscana. Oggi questa località è ben collegata ad Ardenza e diverse sono le possibilità per raggiungerla, da segnalare la funicolare che dalle pendici del colle sale fino al Santuario, per questa scelta fare riferimento a Piazza delle Carrozze, facile parcheggio e partenza.
Coloro che vi si recano per fioretti o penitenze dovranno osservare un percorso obbligatorio da effettuarsi a piedi seguendo un'apposita variante della Via Francigena, si tratta di circa 20 km attraverso assolati viottoli di campagna, servirsi della Superstrada FI-PI-LI non è ammesso, pena l'esclusione da ogni grazia.
Pisani a piedi scalzi, sandalo alla mano e accompagnati da *su' ma'. (*dalla mamma)
Qui tutte le informazioni necessarie
SantuarioMadonnaMontenero
Imbocchiamo la S.S.1 vecchia Aurelia, oltrepassato Antignano la litoranea in un continuo saliscendi e un susseguirsi di scorci mozzafiato ci porterà a Castiglioncello.

Lungo questa strada sono state impresse le famose scene del film il Sorpasso di Dino Risi girato nell'estate del 1961 e interpretato dal grandissimo Vittorio Gassman e da J.L. Trintignant.

La celebre pellicola ha appena compiuto 50anni, giusto ricordarlo per chi non ne avesse memoria.

Ultimo atto Romito - Calafuria


Continuando per la strada panoramica a sud di Antignano percorrendo uno dei tratti più suggestivi incontriamo Calafuria, una località che invita a una sosta per un bagno di sole o di mare, per un pranzo, un aperitivo o una cena, qui troviamo alcuni ristoranti e nei pressi uno dei pochi arenili fruibili.

A picco sul mare a fianco della Torre medicea  Risto Calafuria

La scogliera di Calafuria

è accessibile attraverso sentieri scoscesi, ci sono molti massi "piatti" dove prendere posizione, l'acqua è di un blu intenso subito profonda, ma per la sua conformazione sono numerose le piccole piscine naturali di basso livello interconnesse collegate al mare. Bel posto dal fondale roccioso molto amato da neofiti e provetti sub provenienti da tutta l'Italia. Poco più avanti prima del ristorante Il Romito troviamo lo scoglio del Sassoscritto, il vento e il mare hanno disegnato questi scogli per cui ne deriva il nome, il luogo è più che altro noto per la frequentazione di nudisti, ambientalisti e gay. Su tutto il tratto costiero la ristorazione è da considerarsi di livello medio basso o turistico, segnalerò alcune rare eccezioni che si elevano di gran lunga su tutte le altre, mentre la situazione culinaria è molto positiva nell'entroterra. 

Allora Stop al Ristorante Romito. 

Uno dei luoghi più invidiabili dell' Etruria tirrenica. Terrazza panoramica con vista impagabile, per soddisfare gli occhi e il palato, se volete con un ottimo cacciucco.Dal parcheggio del ristorante si accede alla spiaggia ghiaiosa di Calignaia anche conosciuta come La Bùa*.

*Posto ambito particolarmente frequentato tanto da lasciarvi un'impronta, una buca profonda praticamente. 

La cala racchiusa fra alte scogliere è sovrastata da un alto ponte che crea una comoda striscia d'ombra. Un piccolo paradiso o un inferno, dipende da voi, in considerazione che è meta preferita delle persone che flirtano con la morte, aspiranti suicidi che ogni tanto da qui si gettano nel vuoto. 



Chi sceglie di restare con i piedi per terra e scendere il viottolo troverà una bella spiaggia con graduale accesso a mare e acqua limpidissima. Fra il Ponte di Calafuria e quello di Calignaia troviamo Cala Leone

Dall'alto è impossibile intravederla, l'arrivo è segnalato dai tanti motorini parcheggiati in prossimità di una curva e da un andirivieni di persone che continuamente scavalcano il guardrail. Meglio non avventurarsi con le infradito o sandali tipo fratacchione dalla suola in cuoio di tipica produzione pisana, la discesa è molto ripida e pericolosa. Una volta arrivati illesi potremo godere di una bella baia a forma di mezza luna con alle spalle una scogliera altissima e mare trasparente. Nonostante la difficoltà per raggiungerla è frequentatissima.




Siamo nel centro balneare di Quercianella

 non ci sono discoteche o divertimenti, è un luogo dormiente che offre relax estremo. Il soggiorno sarebbe consigliato a pensionati e a chi ha del tempo da perdere come per esempio i fumatori di pipa, oppure a chi ama dedicarsi alla pesca che più o meno è uguale, tanto non pescherà nemmeno una seppia. Piccolo porticciolo con annessa piscina artificiale di acqua salata, qualche locale e qualche piccola cala di ciottoli. Proseguendo verso Castiglioncello troviamo la spiaggia del Fortullino, ampia e accessibile da sotto il cavalcavia della ferrovia, la parte attrezzata con lettini è posizionata nel prato all'ombra della macchia mediterranea. Tutti i giovedì sera il bar del Fortullino si trasforma in una disco all'aperto con tantissima gente. A meno che non siate interessati all'acquisto di una casa oltrepassiamo Chioma, una località con porticciolo villette, villaggio e colonia estiva pratese.


Siamo giunti a Castiglioncello

non c'è molto da aggiungere rispetto a ciò che è già noto su questa bella località che definirei Chic & Fun. In posizione privilegiata occupa l'intero promontorio che sovrasta il Quercetano, oggi è un po' decaduta rispetto ai tempi delle frequentazioni Vip, ma rimane comunque la località marina più animata con quel fascino che richiama la Costa Azzurra. Chi ama le spiagge attrezzate può effettuare qui una sosta a caro prezzo. Ma il posto più carino per trascorrervi qualche ora è Punta Righini, semplici attrezzature, prezzi contenuti e buona cucina.





Gli incontentabili che non vogliono farsi mancare nulla dovrebbero guardare invece all'Astragalo, a condizione che lo trovino aperto, allora tutti i loro sensi verranno appagati e con vantaggio ne usciranno pure dimagriti. A gradini sulla scogliera del Quercetano con splendida vista sulla baia, tramonto da godere se volete in occasione di un aperitivo, 20,00 euro senza sconto. 

Una volta digerite le noccioline iniziamo la discesa verso Rosignano, due sono le località con questo nome, Marittimo e Solvay.


I Caraibi di casa nostra

Occupiamoci di Rosignano Solvay legata indissolubilmente alla famosa fabbrica di carbonato e bicarbonato di soda che dagli inizi del novecento ha scaricato i residui di lavorazione con destinazione le spiagge fra Rosignano Solvay e Vada.


Spiagge Bianche

e chi non le conosce almeno di nome, è qui che si sono formati i Caraibi nostrani all'ombra della sinistra sagoma della Solvay, non sabbia ma soda. Un bagno di sale tonificante al bicarbonato non fa male a nessuno, sembrerebbe che immergersi ed effettuare gargarismi più volte al giorno sia una terapia contro il mal di gola, invece sciacquandosi frequentemente la parte dentale funzionerebbe da trattamento sbiancante. Turisti particolari arrivano qui da ogni parte del mondo per effettuare lo sbiancamento del buco del culo.




Assieme all'attrezzatura subacquea portatevi uno spazzolino. Chi non avesse mai visitato in un giorno d'estate questo luogo non potrà credere a quando candida sia la sabbia e il mare cristallino, basti pensare che numerosi sono gli spot pubblicitari con sfondi celestiali che qui vengono filmati e presentati a nostra insaputa come tropicali.



Cinque km di illusione fantastica da Rosignano a Vada, chi non ha un'idea può farsela qui;

Whisky and Soda and Rock'n'Roll. In realtà osservando le "Spiagge Bianche" da sud tutto ci sembrerà più affascinante, non avremo neppure la vista sul "mostro", basterà socchiudere l'occhio destro e la visione del lungo pontile con poca immaginazione diventerà quella di un attracco di un esclusivo resort.




Vada  

possiede un'autentico litorale coperto da una pineta che si allunga verso sud per oltre 15 km.  Da qui a Piombino la costa è quasi tutta accompagnata dalla macchia mediterranea, pinete, dune e parchi naturali. Poche considerata l'estensione sono le concessioni per gli stabilimenti balneari, una caratteristica che porta con sé molti pregi e alcuni difetti. Proseguendo verso sud è un susseguirsi di campeggi, oltrepassiamo Mazzanta, una località con residenti pari quasi allo zero, un mortorio invernale e un dormitorio estivo e arriviamo a Cecina. II° tratto Cecina - San Vincenzo è il cuore della Costa degli Etruschi, non solo mare, ma a ridosso dello stesso sarà possibile con una serie di brevi circuiti visitare tutti gli antichi borghi medioevali, mete preferite del turismo straniero.  Cecina è una piccola cittadina di circa 30.000 abitanti in un tratto di costa di nove km e altrettanto di pinete, quel tanto che basta a farla essere vivibile anche durante il periodo invernale. 

Marina di Cecina

Una volta era la Marina di tutte le marine, quanti bei ricordi in Via Dell'Acciuga, le impennate con il motorino e poi la pesca, che passione. Il mio amico Livio, quel rintronato... che famigliola moderna, e la su' nonna? Oh come era ganza, una velina di altri tempi, e la pesca alle sarpe? Mi rammento delle sarpe, com'erano grandi, talmente grandi che non c'era il verso di tiralle fori dall'acqua. E i pescatori? loro si con quelle canne lunghe lanciavano e tiravano fori di ogni cosa.

Quante giornate passate sulli scogli e sui pontili a osservarli, per imparare bene bene come facevano. Oggi non è più la Marina di una volta, è un luogo dedicato a un turismo che non voglio definire, tutto è cambiato e sebbene questo sia un fatto plausibile, il troppo è troppo e quando è troppo storpia. Troppo degrado, troppe botteghe cinesi, e il Cecina? Quel poero fiume preso a bombe da i pescatori di frodo, e i paperi e l'anatre mutole selvatiche? non se ne vede più una nemmeno a pagarla a peso d'oro. E' vero che con non sono razzista ma, insomma tutto quell'inquinamento di roba gialla a galla, non c'è più il verso di pescare neppure una gallinella, e poi la speculazione che ha stravolto l'ambiente? Delle volte penso fra me e me: Ma se fossi uno straniero? Ad esempio uno del nord che che scorge il sole tre volte l'anno, ma che Marina vedrei? Ristorazione Ecco due bottegucce ad uso e consumo dei passionisti della cucina di pesce, Ristorante da Andrea e Ristorante Da chi mi Pare NON  ci venite.




Per borghi circostanti;

Montescudaio  

Un borgo fortificato circondato da mura imponenti il cui nome deriva dal latino "scutarius", (fabbricante di scudi) da qui Monte degli Scudieri anche per la sua posizione militare strategica. Il circondario è oggi molto noto per la produzione di vino. 

Duemila abitanti, altezza slm 250 metri e prefisso telefonico di Livorno, ma il comune fa parte della provincia di Pisa gemellato con Virgin Islands, e chi altri se non I PISANI avrebbero potuto inventare  una stravaganza simile.

Livorno vs Pisa

Ma ora è finita! Basta con questa stupida rivalità, mettiamo al primo posto gli interessi e il senso comune di fraternità secondo l'arcaico sentimento di amicizia che da sempre ci contraddistingue.  Il Governo ha istituito la provincia unica, si chiamerà Lisa e Pisa diventerà Pisorno, a seguito di queste decisioni governative con l'imminente passaggio di Pisa sotto la tutela di Livorno per prima cosa  verranno attuate le seguenti disposizioni:  -Lo stadio verà chiuso, tanto un serve a nulla, al suo posto verrà creato un giardinetto per pensionati labronici. -L'Arno verrà rinominato Fosso Grande e Borgo Stretto diventerà Via dell'Acciughe.  - Il campanile storto  Chiamato anche Torre di Pisa verrà fatto a pezzettini, smontato e rimontato sulle Secche della Meloria e dal tramoonto all'alba verrà illuminato a giorno con lampade a olio amaranto, per chi non lo sapesse è il colore che rappresenta Livorno. -L'università Anormale finalmente diventerà normale e si chiamerà Nuovo Polo Universitario Labronico, come rettore è già stato eletto il bomber amaranto Lucarelli, vice all'ala sinistra, Igor Protti. -Nelle scuole della ex prrovincia pisana l'ora di religione verrà sostituita con l'ora del Vernacoliere. -La Marina di Pisa diventerà Marina di Pisorno e tutti i cartelli stradali indicanti Pisa verrano sostituiti con Pisorno.  -Il Capodanno pisano verrà abolito, al suo posto verrà festeggiata la festa della liberazione. -Per ultimo ma solo per ora... Tutti i pisani dovranno imparare a mangiare il Cacciucco, a tal fine verrà istituita la scuola primaria obbligatoria del Cacciucco nella colonia estiva di Cecina che per l'occasione si chiamerà Ceciorno.  Così è deciso dal Sacro Governo della Prrr Provincia di Livorno. 

Via Mik facciamo i seri...

Torniamo a parlare di Montescudaio. Passeggiando per le strette viuzze si respira un'aria di altri tempi, da visitare alcuni palazzi storici e il caratteristico rione del Poggiarello. Lasciando vagare lo sguardo giù dal piazzale del Castello in certe giornate terse si possono vedere bene le isole di Capraia e Gorgona. Alloggi e agriturismo, ce ne sono un casino. Mangiare Osteria Forapaglia, terrazza panoramica con vista sulle colline, cibo di qualità ad un prezzo onesto, altrimenti il pretenzioso Frantoio.

Continuiamo le performance sul territorio pisano e sbarchiamo a Casale MarittimoUn altro splendido borgo posizionato in cima a un collina dominante la piana di Cecina, meno abitato rispetto a Montescudaio, ma turisticamente molto più attrezzato, un bene? Curiosità Il nome è un composto latino, da Casalis (case di campagna) e Marittimo che al contrario di quanto si possa pensare significa (Maremma e quindi maremmano) Allora a Casale Maremmano, necropoli, vino e a breve distanza il mare.              


Mangiare Una cinghialata completa a 25/30 euro alla Taverna di Mezzo, in alternativa Hostaria Cavalieri, terrazza con vista mare garantita tutti i giorni esclusi quelli nebbiosi. Rientrando in territorio livornese

"La nebbia agli irti colli piovigginando sale, e sotto il maestrale urla e biancheggia il mare"**Appunto, non possiamo fare a meno di scendere a Bolgheri tanto amato da Carducci detto Giosuè e imbocchiamo il famoso Viale dei Cipressi;


                           " Alti e schietti che van da San Guido in duplice filar" *Dalla bella poesia *"Davanti a San Guido" una piccola chiesa a lato del Viale dei Cipressi costruita in memoria di Guido della Gherardesca.*Deh perchè fuggi rapido cosi?-Bei cipressetti, cipressetti miei, laciatemi 'ire: Or non è più tempo e quell'età. Se voi sapeste!...via, non fo per dire,Ma oggi sono una celebrità.

Il nostro eroe passando per i luoghi della sua infanzia è preso dal paesaggio che suscita in lui ricordi e sensazioni che sembrano avere un senso di rimpianto. Non è superfluo dire che questo è ciò che a grandi linee spiegano a scuola e che apparentemente sembra descrivere il poeta.  Curiosità Giosuè trascorse a Bolgheri la sua giovinezza e l'intero paese come è ovvio che sia ne è legato, lui pure lo fu, anche per la casa *"della bionda Maria" primo amore rimpianto per tutta la vita.



                                                         

Parafrasi

Fra le diverse interpretazioni del pensiero di Giosuè ce n'è una più intrigante delle altre.

Ad esempio io la penso così: I decantati cipressi che tanto ci rammentano sconforto, cimiteri e funerali, a lui invece aprivano la porta del paradiso terrestre. 

Infatti scriveva:-  I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino —  Perché non scendi ? Perché non ristai ?  

[Amiaccio dei tempi andati, via, fermati un poinino che un ti ci garba più a casina tua?] 

Fresca è la sera e a te noto il cammino. 

[Orsù è già buio, la nebbia piovigginando sale e te tu sai in dove riposare]  

Bei cipressetti, cipressetti miei, [- Bella cipressetta, cipressetta mia, - pensando alla bionda Maria -]Fedeli amici d'un tempo migliore,Oh di che cuor con voi mi resterei

[Oh cavolo, amica di un tempo  migliore, quasi quasi mi fermo per una rimpatriata]

Ma, cipressetti miei, laciatemi'ire: Or non è più tempo e quell'età.[Ma, cipressetta mia, lasciatemi andare, ho finito le cartucce, sapete alla mia età...]Se voi sapeste!...via, non fo per dire,[Se vu sapessi!... boia deh,- via, mi dispiace un ve lo posso dire.]Ma oggi sono una celebrità.[Ragazzi, oggi non ho più bisogno di venire fin qua che piova o tiri vento, per poi torna' tutte le vorte a casa con la bronchite, ovvìa.]

Arrivati alla fine del viale l'entrata nel borgo è segnata dalla porta del Castello della Gherardesca. Entriamo per;

"Le vie del borgo dal ribollir de' tini va l'aspro odor de i vini L'anime a rallegrar".**Allora scoliamoci un Sassicaia icona del Made in Italy, oppure un Ornellaia, oppure un Docg. Bolgheri è una perla rara, una tappa obbligatoria per chi cerca qualcosa fuori dall'ordinario, per la sua storia, la sua architettura e l'atmosfera fuori dal tempo che vi si respira. "Gira su' ceppi accesi lo spiedo scoppiettando:Sta il cacciator fischiando su l'uscio a rimirar"****San Martino Una delle più famose poesie di Giosuè Carducci, si lo so che la sapete a memoria ma, ci sono tanti forestieri che non ne sanno nulla.




Direi di sostare in uno dei romantici ristorantini oppure fare una scappatella alla bottega Antinori di Guado al Tasso, magari per un Bruciato o un Tignanello. Siamo in tempo per un bagno a Marina di Bibbona all'ombra del Forte, una tranquilla località al centro di una pineta che si estende verso sud fino a Marina di Castagneto Carducci. Chi vi intenderà sostare troverà un' ampia scelta fra hotel, camping, agriturismo, e residence. 

Circuito Marina di Castagneto - San Vincenzo 



Il litorale che si estende da Marina di Castagneto a San Vincenzo è caratterizzato da grandi spiagge, fitte pinete e dune sabbiose. Marina è dedicata alle famiglie con bambini, qui troviamo il parco divertimenti più grande della Toscana, occupa una grande superficie nel verde a ridosso del mare. Giochi, attrazioni, ristorante pizzeria.Nei mesi invernali la Marina fa la bella addormentata nella pineta. Al contrario San Vincenzo con i suoi 7000 abitanti è il fulcro centrale di tutta la Costa degli Etruschi ed è godibile tutto l'anno. Possiamo trovarvi tutti i servizi immaginabili escluso la buona cucina intesa come ristorazione e la vita notturna. Purtroppo per le note vicissitudini gli avventori non potranno più recarsi nel tempio della cucina, infatti il Gambero Rosso inserito in "The World's 50 Best Restaurants" e in prima fila su tutte le guide specializzate internazionali dopo una chiusura e un successivo tentativo di riapertura nel 2010, ha chiuso definitivamente i battenti e certo non In genere non si mangia e non si balla, se non a qualche sagra, interessante quella del maiale e della pecora e quella della Palamita, invece gli aspiranti brihai potranno recarsi con servizio navetta gratuito nella vicina San Carlo per la festa della birra. Chi avesse voglia di ciccia in un luogo marino ci sarebbe un locale dal nome orribile ma, non ve lo dico. Ma che fantasia d'Oltremanica... mi domando se non era più adatto Partito della Bistecca o I'Cicciaio. Nel 2010 San Vincenzo si è abbellita di un nuovo porto e con esso il paese si è tutto rinnovato.
Per soggiornare

 Parco di Rimigliano oasi floro-faunistica protetta

Uno dei luoghi più suggestivi del litorale, inizia poco a sud di San Vincenzo e si estende per 120 ettari fino al Golfo di Baratti. Le dune ricoperte da ginepri nascondono uno splendido arenile di libero accesso, in compenso da quest'anno su tutto il viale che dalla Principessa arriva a Baratti è stato istituito un parcheggio a pagamento, un euro ogni ora, una gabella ridicola, per l'appunto sull'acqua, che già di per sé è salata. Rimigliano fa parte dei Parchi della Val di Cornia che costituiscono un'insieme di aeree protette dal punto di vista storico e naturalistico. Non di meno la parte con il mare più limpido e la spiaggia più bella la troviamo a nord, a partire dalla zona denominata Conchiglia fino a Marina di Castagneto. Anche questo lunghissimo tratto di costa è sormontato da dune e il litorale è completamente libero salvo un villaggio turistico da poco riaperto. San Vincenzo per la sua posizione è la base ottimale per ogni genere di escursione sia lungo costa che per l'interno.

Il triangolo dei borghi medioevali; 

Castagneto Carducci 

Posizionato su una collina dominato dal Castello della Gherardesca prende il nome dal famoso poeta che qui ebbe a risiedere. E' bello passeggiare per i vicoli lastricati alla scoperta di angoli che nascondono tipiche osterie e antiche botteghe artigiane.


Dalle terrazze circostanti possiamo godere di una vista che spazia sulla tipica ondeggiante campagna cosparsa di vigneti per arrivare fino al mare. Da visitare la casa museo, la zona di piazza del Municipio e la chiesa di San Lorenzo.I carnivori possono soddisfarsi presso la bottega di "Hannibal" un copia incolla che ha inteso scimmiottare il più famoso inarrivabile Dario di Panzano in Chianti.Due sono le scelte per proseguire il tour che ci porterà a Suvereto.  La prima percorrendo le tortuose strade di Sassetta che ha prestato il nome a una famosa prova speciale rallystica del Liburna, la seconda passando da Monteverdi Marittimo.



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