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La tomba delle lucciole

La tomba delle lucciole è un film bellissimo e unico nel suo genere, molto triste e in alcune scene decisamente crudo che aiuta le giovani generazioni a riflettere sulle nefandezze della guerra – prodotto nel 1988 da Isao Takahata (il regista di Heidi e di La storia della principessa splendente) che insieme a Hayao Miyazaki ha fondato il più celebre studio di produzione di film di animazione giapponesi, lo Studio Ghibli.
Tratto dal romanzo autobiografico ”Hotaru no Haka” di Nosaka Akiyuki, racconta gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale in Giappone attraverso la storia commovente dei due protagonisti protagonisti: Seita, 14 anni, e la sorellina Setsuko, di soli 4, che rimasti orfani in seguito ai bombardamenti dei B-29 americani sulla città di Kobe, cercano di ricostruirsi una parvenza di famiglia e serenità, non riuscendo purtroppo nel loro intento.
La sera del 21 settembre 1945, nell’atrio della stazione ferroviaria di Kobe, un ragazzo muore di fame fra l’indifferenza dei passanti. Tutto quello che possiede è soltanto una scatola di latta che contiene piccoli frammenti di ossa ( che Seita ha recuperato quando da solo ha cremato la sorella circondato da centinaia di lucciole danzanti nell’aria).
Quando la scatola viene gettata via da un inserviente, appare il fantasma di una bambina, presto raggiunto da quello del ragazzo. Inizia così il flashback che racconta la loro storia.

SETSUKO
Quando rimane orfana Setsuko è appena una bambina. Una bambina che dovrà confrontarsi con la solitudine e l’orrore della guerra e della fame, che le porterà via il sorriso e la vita stessa.
SEITA
Il giovane Seita, tenta in qualche modo di ribellarsi alle brutture che la guerra gli imporrebbe, e rimasto orfano preferisce rifugiarsi in una grotta per “giocare alla famiglia” con la sorellina. Una scelta che finirà in tragedia.

«La vita degli uomini, in questo periodo storico, è destinata a durare quanto la vita di una lucciola»

Una tomba per le lucciole

Nosaka Akiyuki Nato nel 1930 a Kamakura (prefettura di Kanagawa), in seguito alla morte della madre il piccolo Nosaka Akiyuki venne adottato da una famiglia di Kobe.
La sua infanzia è stata segnata da bombardamenti, distruzioni e mercato nero, avvenimenti che, secondo le sue stesse parole, sarebbero divenuti “gli unici maestri della sua carriera letteraria”.
Al termine della guerra si trasferì a Tokyo, dove conducendo una vita errabonda fatta di piccoli furti e miseria finì per essere rinchiuso in una casa di correzione per minori.
Nel 1950 si iscrisse al corso di francese della Waseda Daigaku di Tokyo, interrompendo gli studi due anni dopo per dedicarsi ai lavori più disparati, prima di entrare alla televisione come autore televisivo.
Nel 1963 pubblica “I maestri dell’eros” (Erogotoshitachi), un romanzo che gli porta una buona dose di successo anche al di fuori dei confini giapponesi.
Nel 1967 arriva “La tomba delle lucciole” (Hotaru no haka), seguito da “Le alghe americane” (America hijiki) nel 1968 e “Maria della notte” (Mayonaka no Maria) nel 1969, opere anche queste di grande successo.
Con “Hotaru no Haka” da cui è stato tratto il film  “La Tomba Delle lucciole” ha venduto oltre un milione di copie.




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