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Città di Castello, la “Città del Tabacco”

Tour tra le bellezze e i prodotti della cittadina umbra

Stai per passare una bella vacanza in Umbria e hai visto su Google Maps che dovrai passare per Città di Castello, la “Città del Tabacco”, ma non sai se visitarla? Leggi questo articolo e non avrai più dubbi!!

Città di Castello è una cittadina nel Nord dell’Umbria a pochi kilometri dalla Toscana e dalle più famose Gubbio e Montone. La sua storia, come molte realtà umbre, è antichissima ed è caratterizzata da molte fasi di cui rimangono testimonianze visibili. Una di queste è quella che, dall’800 in poi, la vede come una delle capitali italiane della coltivazione e trasformazione del tabacco. Uno dei simboli di questa epoca sarà il punto di partenza del nostro itinerario alla scoperta della città. Continua a leggere se sei curioso!

Dal Contemporaneo al Medioevo, passando per il Rinascimento

Come detto, il nostro itinerario inizia dal contemporaneo e in particolare dagli Ex seccatoi del Tabacco, in via Pirandello, a poche centinaia di metri dal centro. Questo luogo, dopo essere stato dismesso, è stato affidato all’artista contemporaneo locale Alberto Burri per farne il suo laboratorio. Ora ospita la parte della sua collezione più monumentale, con opere di grandi dimensioni. Le opere invece di più limitata grandezza sono conservate nella sede principale della Fondazione a lui intitolata, Palazzo Albizzini. Seguendo le orme di Alberto Burri siamo giunti già nel centro storico. Qui si entra in una dimensione diversa, dove tutto è a misura d’uomo e la frenesia è lasciata fuori dalla cinta muraria che ancora in parte lo circonda. La curiosità di scoprire piano piano gli angoli più nascosti e caratteristici della città, dove la vita è scandita dai ritmi lenti tipici di un tempo che fu, viene spontanea a chi vi ci cammina. Simbolo di questa slow life è certamente la piazza principale, intitolata a Venanzio Gabriotti, il luogo principale di incontro dei Tifernati, soprattutto nelle calde sere d’estate. Qui si affacciano gli edifici principali della città: il Palazzo dei Priori, il Duomo e la Torre Civica detta del Vescovo. Il primo è un palazzo trecentesco di solenne ed elegante architettura, caratterizzata dal bugnato e da una fila di bifore gotiche al primo piano.

Palazzo dei Priori (Credit to Matteo Marongiu)

Il palazzo si appoggia alla struttura del Duomo, che è dedicato ai Santi Florido e Amanzio. La Chiesa è un insieme di stili sovrapposti, che si devono ai numerosi interventi che subì dall’XI secolo fino al XIX secolo. I segni principali di essi sono la facciata incompiuta e soprattutto il particolarissimo campanile circolare, che rimane l’unica parte superstite della chiesa romanica. Il Duomo ha annesso anche un interessante museo in cui sono conservati numerosi oggetti di arte sacra, tra cui si segnalano opere di Pinturicchio e Rosso Fiorentino. Dall’altro lato della piazza si staglia nel cielo la Torre Civica del XIII secolo: con la sua altezza e il suo aspetto prismatico un po’ pendente, domina la piazza dall’alto e conserva murati alcuni stemmi di pietra e i resti di un affresco di Luca Signorelli. Un altro luogo che non deve mancare in una visita a Città di Castello è sicuramente Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Questo palazzo rinascimentale, voluto da Alessandro Vitelli, è un vero concentrato di storia dell’arte: la facciata è ornata da una decorazione a graffito realizzata dal Ghirardi su disegno del Vasari, mentre gli interni possiedono un pregevole ciclo di affreschi a carattere celebrativo delle imprese dei Vitelli, e soprattutto una serie di opere notevoli che compongono la collezione della Pinacoteca Comunale. L’insieme dei dipinti  è, per importanza, seconda in Umbria soltanto a quella della Galleria Nazionale di Perugia, poiché espone opere importantissime di Luca Signorelli, Pomarancio e soprattutto lo  “Stendardo  della S.S. Trinità” di un giovanissimo Raffaello.

Giardini di Palazzo Vitelli alla Cannoniera (Credit to Matteo Marongiu)

Per rimanere in tema raffaellesco, un altro segno del suo passaggio a Città di Castello è lo “Sposalizio della Vergine” custodita nella Cappella Albizzini nella chiesa di San Francesco, trafugata da Napoleone e ora esposta all’Accademia di Brera. Nella chiesa, bellissimo esempio di edificio trecentesco rivisitato in stile barocco, rimane solo una copia che solo parzialmente riesce a colmare la mancanza di questo capolavoro. Come ultimo luogo da visitare  assolutamente a Città di Castello c’è il Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. L’edificio è un grandioso esempio di palazzo cinquecentesco di ispirazione toscana, i cui interni sono decorati con sfarzo e eleganza da diverse serie di affreschi che illustrano le imprese dei componenti della influentissima famiglia tifernate. Ciò che però lo rende un luogo speciale è il bellissimo giardino recintato in cui si trovano un interessante ninfeo e, su un rialzo, un’elegante palazzina costruita attorno ad un’antica torre medievale.

Parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio (Credit to the-Mag.org)

Dopo tutta questa storia e arte, vorrai sapere anche quali specialità gastronomiche puoi trovare a Città di Castello, la “Città del Tabacco”. Continua a leggere e lo scoprirai.

Città di Castello, la “Città del Tabacco”, ma anche dell’ottimo cibo

Le campagne di Città di Castello, oltre ad essere famose per le coltivazioni di tabacco, sono celebri anche per essere ricchissime di tartufo bianco. Il prezioso fungo viene celebrato ogni anno nella Mostra Mercato che anima il centro cittadino a fine ottobre, in cui si può degustare abbinato a molti piatti di prodotti locali e non. Se però non capiti in zona in quel periodo, non disperare: i numerosi locali della città non rimangono mai senza! Inoltre, se sei un amante dei gusti più genuini, in qualche osteria del centro storico potrai assaggiare la “Bagiana”, una minestra di fave, pomodori e basilico che si può accompagnare alla tigella, una piccola piadina fatta con farina, acqua e sale, e ad un bicchiere di Colli Altotiberini DOC rosato. Un altro prodotto che ti consigliamo vivamente di assaggiare è il “Pecorino stagionato in botte”, formaggio tipico della zona a cui i vari tipi di erbe conferiscono un sapore veramente particolare. Sicuramente non resisterai alla tentazione di portartene a casa una forma!

Ora non puoi che aggiungere Città di Castello, la “Città del Tabacco”, al tuo itinerario!

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