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A Cagliari per vincere



PARIGI, 20 settembre 2008 - Un intervento per evitare la rottura del Tendine del ginocchio destro. Vale a dire Quattro Mesi di stop. "Questa operazione è la cosa migliore da fare, avrei potuto ancora aspettare ma c'era il rischio di subire la rottura del tendine rotuleo, lo stesso infortunio che ha subito Ronaldo. Non avevo voglia di finire allo stesso modo". David Trezeguet, attaccante della Juventus, lo ha confessato in un'intervista al quotidiano francese L'Equipe.
AMAREZZA - L'attaccante commenta con amarezza lo stop che lo costringerà a intervenire chirurgicamente per risolvere la tendinopatia che lo affligge da tempo. "Questa operazione mi permetterà di prolungare la mia carriera di cinque o sei anni - spiega l'attaccante francese - quattro mesi di stop non sono così tanti. Voglio pensare positivamente, sarò di ritorno nel 2009 con bei appuntamenti, come gli ottavi di finale di Champions League, la parte finale del campionato di serie A e la coppa Italia".
(gazzetta.it)

E’ meglio così.
Si operi e si riprenda con calma.
Per la Juve è un brutto colpo: i sostituti non mancano, ma preferisco sempre avere problemi di abbondanza piuttosto che ritrovarmi con i giocatori contati.
Le rose larghe servono a questo.
Ad inizio campionato sembrava avessimo troppi attaccanti, ora si capisce che basta un niente per trovarsi con il numero “giusto” di giocatori per affrontare (al momento) 3 competizioni. Con grandi ambizioni.
A questo punto Giovinco potrebbe avere il giusto spazio che merita, purtroppo non per meriti personali ma a causa di un brutto infortunio di un compagno di squadra.
Anche Del Piero esplose quando la Juve dovette fare a meno di Roberto Baggio.
In quel contesto l’assenza si presentava ancor più drammatica (per anni eravamo Baggio-dipendenti); ora quello del francese sicuramente ci creerà dei problemi, ma con Amauri, Iaquinta, Del Piero e lo stesso Giovinco siamo (ancora) abbastanza coperti.
Si riparte da Cagliari.
Una Juve diversa rispetto a quella che ha affrontato lo Zenit proverà a vincere per scalare le prime posizioni.
A seconda dal modo in cui giocheremo (prima ancora del risultato) si capirà se abbiamo veramente una buona rosa.
L’hanno scorso vincemmo “con le palle”, come mimò con un gesto liberatorio Buffon sotto lo spicchio dei tifosi juventini a fine partita.
Adesso mi piacerebbe vincere col gioco.








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