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Global Solo Challenge - Dafydd Hughes, le prime due settimane in Oceano: condizioni favorevoli e una strategia impeccabile


 Da quasi due settimane il primo concorrente della Global Solo Challenge, Dafydd Hughes è partito da A Coruña. Le condizioni meteorologiche sono state finora favorevoli, ma bisogna anche evidenziare che la sua navigazione è stata impeccabile. Quindi non confondiamo il suo eccellente progresso con la semplice fortuna. La sua traiettoria precisa e il percorso quasi rettilineo lungo la rotta tradizionale sono il segno di un approccio solido alla strategia per questo evento, tenendo conto delle prestazioni della Sua Barca, che è la più lenta dell’evento. Bendigedig, un S&S 34 non è una barca fatta per planare e generalmente mantiene una velocità media di 5-6 nodi per gran parte del percorso. 

Secondo le stime, il tempo necessario per la sua circumnavigazione dovrebbe essere di circa 202 giorni. Dal momento della partenza, le proiezioni sul tempo totale che dovrebbe impiegare per completare il viaggio sono variate tra i 188 e i 206 giorni, a seconda delle velocità registrate giorno per giorno. Questo indica che Dafydd è perfettamente in linea con le aspettative per la sua barca, condotta al meglio.

Al largo delle Canarie, Dafydd è riuscito a evitare per un soffio una zona di calma piatta che rischiava di interrompere il suo ottimo andamento. Attualmente, sta navigando nel flusso degli Alisei che tradizionalmente facilitano la vita dei marinai soffiando da nord-est nell’emisfero nord. La prossima sfida che lo attende è quella di attraversare al meglio la Zona di Convergenza Intertropicale, meglio conosciuta come Doldrums o Pot au Noir.

Negli ultimi giorni, un ciclone, generatosi sulle acque calde e umide della zona di convergenza degli Alisei del nord e del sud, ha creato una situazione meteorologica complessa e venti variabili attorno alle Isole di Capo Verde. Ora quel ciclone, che a volte è all’origine della formazione degli uragani, si sta dirigendo verso il Mar dei Caraibi, e i venti attorno alle isole sono tornati alla loro norma stagionale.

È probabile che Dafydd rallenti un po’ mentre affronterà gli ostacoli dei Doldrums e cercherà la migliore rotta a sud oltre l’anticiclone di Sant’Elena. Di certo, avvertirà un “effetto elastico”, come se il tempo necessario per la sua circumnavigazione si dilatasse. Tuttavia, una volta raggiunta la latitudine di circa 35 gradi sud, entrerà negli Oceani Meridionali. Lì si troverà nel carosello delle depressioni australi, con condizioni più impegnative ma che gli consentiranno di raggiungere velocità medie giornaliere più elevate. Questo sarà il momento di accumulare miglia, preparandosi per eventuali giorni più lenti e periodi di calma mentre si avvicina al tratto finale del suo viaggio, facendo ritorno verso il nord nell’Atlantico. 

Dafydd è stato fin da subito molto aperto nel descrivere ogni aspetto del suo progetto, condividendo tutti i passi verso la realizzazione del suo sogno. Anche ora, mentre naviga, continua a inviare aggiornamenti e foto dalla sua barca fantastica, Bendigedig. Interpellato dall’organizzazione riguardo ai suoi primi giorni in mare, Dafydd ha raccontato:

“Qui, nel cuore dell’Atlantico, tutto sta andando meravigliosamente bene. Sto godendo appieno ogni singolo istante trascorso in mare. Sono stato fortunato: gli Dei del Vento mi sono stati favorevoli, e questo mi ha certamente facilitato le cose. La partenza della regata è un momento che rimarrà impresso nella mia mente e nel mio cuore per molto tempo. È stato incredibilmente emozionante condividere quel primo traguardo con la mia famiglia, che era lì, vicino alla linea di partenza, su un gommone. Naturalmente, quando li ho visti fare ritorno a terra e sono rimasto solo in mare, ho avvertito un groppo alla gola. So che passerà molto tempo prima di poterli rivedere, ma sono consapevole che realizzando il mio sogno, renderò anche loro felici e orgogliosi.”

Dafydd, che passerà quasi sette mesi in mare sulla sua barca di meno di dieci metri, sembra aver trovato un equilibrio, stabilendo una routine di navigazione e ottimizzando tutti i sistemi a bordo. “Mi sto adattando bene allo spazio limitato della mia barca, organizzandomi nel modo più efficiente possibile. Ad esempio, ho trovato la posizione ideale per sfruttare il potenziale del mio pannello solare mobile e ho individuato i posti migliori per riposare. Mi sono persino concesso un’ora di relax al tramonto per assaporare quest’avventura, come mi ero prefissato prima di partire. Dal punto di vista della navigazione, in una parola potrei dire che è una meraviglia (brillant). Bendigedig, la mia fidata compagna di viaggio, scivola bene sull’acqua e mantiene una buona velocità sia in condizioni di vento leggero che in quelle più impegnative.”

Anche per quanto riguarda il riposo, Dafydd si dichiara soddisfatto: “Sto gestendo bene la questione del sonno, che è sempre una delle sfide più grandi della navigazione in solitario. Nei primi giorni di regata, ho cercato di accumulare qualche ora di sonno in più. L’adrenalina era alta prima della partenza ed ero stressato, nonostante avessi preparato con grande cura il mio progetto. È perfettamente normale. Per evitare cali di energia, ho subito cercato di riposarmi in modo da proseguire la navigazione con la massima carica e in perfetta forma fisica. Tendo a dormire di più durante la notte quando possibile; è più in linea con il ritmo naturale del corpo e mi permette di dedicare le ore di sole ad altre attività che richiedono la luce del giorno.”

Molti hanno mostrato il loro sostegno a Dafydd al momento della sua partenza da La Coruña, e particolarmente toccante è stato l’incontro con Martin, un giovane tedesco che ha fatto tutto il viaggio dalla Germania per incontrarlo e sostenerlo. Conoscendo la passione di Dafydd per i dolci, Martin gli ha regalato una torta enorme e della frutta fresca.

“Ho già finito tutti i doni che mi sono stati fatti a La Coruña prima della partenza; e sono ancora molto grato a Martin e a tutti coloro che sono venuti a vedermi partire, pensando anche al mio rifornimento di cibo. La torta di Martin è squisita; l’unico consiglio che posso dare, vista la generosa quantità di zucchero a velo sulla superficie, è ‘non mangiatela contro vento!’ Mi sono ritrovato con il viso tutto coperto di zucchero a velo! Naturalmente, non ho cucinato molto né preparato cibi ‘caldi’, poiché la temperatura a bordo è molto alta e l’aria è umida. Sono certo che quando scenderò più a sud, preparerò pasti più sostanziosi e sarò grato per le scorte di curry che ho imbarcato.”

Dafydd che naviga da alcuni giorni negli Alisei è entusiasta delle condizioni meteorologiche attuali: “È meglio avere un po’ di vento piuttosto che nessuno. Almeno quando c’è vento, hai qualcosa con cui lavorare.”

L’inizio è promettente e Dafydd rimane concentrato; l’attendono ancora molte miglia da percorrere. “Il bilancio delle prime due settimane in mare è positivo, ma sono consapevole che ci saranno ancora molte sfide e sorprese ad attendermi, alcune positive e altre meno.”

Tra le esperienze memorabili che Dafydd ha condiviso nei giorni scorsi c’è quella della “blue moon”, la straordinaria luna piena che ha illuminato la notte del 31 agosto. “La luna era spettacolare,” racconta Dafydd. “È sorprendente quanto possa essere luminoso sul ponte quando c’è una luna piena. Non c’è nemmeno bisogno di usare una torcia frontale.”

Un altro fenomeno meteorologico che ha colpito Dafydd durante la sua navigazione vicino alle Isole Canarie è stato la formazione di nuvole che ha osservato lungo la costa di Santa Cruz de la Palma. Simon Rowell, il meteorologo inglese che segue il viaggio di Dafydd, ha fornito un’immagine satellitare delle nuvole che avvolgevano il lato nord-ovest dell’isola. Rowell spiega: “Questo evento è causato dalla brezza marina che, incontrando la terra, sale e si raffredda, condensando l’umidità e formando nuvole. È veramente fantastico!” In maniera scherzosa, ha coniato un nuovo nome: “Naturalmente si tratta di un “Bendigedig Bender”, (= fenomeno Bendigedig)”.

Dafydd ha trovato i primi pesci volanti a bordo, segno per i marinai che si è entrati in acque più calde. Questi pesci, noti scientificamente come Exocoetus volitans, hanno la capacità unica di “volare” fuori dall’acqua per sfuggire ai predatori, grazie alle loro ampie pinne pettorali. Sono diffusi in tutti gli oceani, ma sono particolarmente abbondanti in acque calde e raramente si trovano a nord del golfo di Biscaglia nell’Atlantico. Hanno un corpo affusolato con occhi grandi e saltano spesso in barca e se ce ne sono di grandi vengono inclusi nel menù del giorno a bordo, se pur molto spinosi, oppure usati come esca per la pesca di tonni e altri predatori.  

Come vive la famiglia Hughes questi primi giorni del suo viaggio? “Come tutti, sto seguendo da vicino i progressi del mio compagno e mi sto tenendo impegnata con il lavoro, cosa che mi aiuta tantissimo,” racconta Joanna. “Cerco di condividere la sfida con lui il più possibile, perché sono veramente orgogliosa di quanto ha già ottenuto e di come sta affrontando le sfide che ha davanti. Lui fa di tutto per farci vivere questa esperienza insieme a lui.”

Il peso della solitudine non si fa ancora sentire nemmeno per Dafydd che è riuscito a mantenere un contatto diretto con la sua famiglia. “Il 3 settembre, passando vicino a Santa Cruz de La Palma, ho intercettato il segnale di una rete telefonica da terra e ho fatto tre bellissime telefonate con i miei cari: è stato un momento davvero speciale.”

Attimo che ricorda anche la sua compagna Joanna. “È stato assolutamente emozionante poter parlare con lui quando aveva ricezione alle Canarie. Nonostante fossi al lavoro, sono corsa a casa per passare quanto più tempo possibile al telefono con lui. Dafydd mi è sembrato molto positivo e sembra che si stia godendo a pieno il viaggio, in perfetta sintonia con la sua barca, Bendigedig.”

“Per me è fondamentale non pensare troppo ma fare, indirizzando la mia attenzione agli aspetti del progetto a cui posso collaborare. Ho imparato molto dall’attitudine di Dafydd quando ha completato la sua navigazione di qualifica di 2.000 miglia nautiche. Ha investito così tanto nella pianificazione di questo progetto; si merita davvero che tutto vada bene. Tuttavia, è anche vero che è alla mercé delle forze della natura, e come abbiamo visto con il nostro caro amico Ian Herbert Jones nel GGR, a volte anche la pianificazione più accurata non basta. Ma ho piena fiducia nel suo buon senso. La sua priorità assoluta è quella di tornare a casa sano e salvo dopo aver completato la GSC, godendosi ogni momento del viaggio. È un uomo straordinario che sta facendo qualcosa di davvero incredibile.” 

Joanna si occupa della comunicazione del progetto e cura i social media: “Mi fa piacere condividere i pensieri e le foto di Dafydd, facendo seguire a tutti la sua avventura. È commovente vedere come le persone siano ispirate da lui e da ciò che sta facendo. La nostra famiglia non ha molte risorse finanziarie e per realizzare questa sfida siamo stati enormemente aiutati da alcune persone incredibili che ci hanno fornito sponsorizzazioni, consigli e tempo.”

“Un grazie di cuore a tutti loro per aver reso tutto questo possibile!”

Anche Dafydd dall’oceano ringrazia i tanti sostenitori: “Mi sono proposto di condividere la mia avventura e sto pubblicando tre volte al giorno gli aggiornamenti sulla mia giornata, sul tracker PredictWind. Sento che ci sono tante persone interessate a seguire la mia avventura che condividono il mio entusiasmo. Grazie a tutti, il vostro sostegno si sente anche in mare aperto e mi fa sempre piacere ricevere i vostri messaggi!” Dalla pagina del profilo di Dafydd sul sito della Global Solo Challenge, infatti, non solo si possono inviare messaggi direttamente alla barca compilando l’apposito modulo, ma potete, se lo desiderate, anche fare una donazione a sostegno dell’enorme impegno economico sostenuto da Dafydd per arrivare alla partenza. 

Per chi è meno esperto nel seguire il tracker di una barca e per rispondere a una domanda di un follower di Dafydd, vogliamo chiarire il significato della linea rossa fissa che appare sulla mappa del mondo. Questa linea rappresenta la rotta più breve possibile meteorologicamente (e non geograficamente) che  i concorrenti potrebbero seguire per completare il loro giro del mondo. Tuttavia, a causa delle varie condizioni meteorologiche e della direzione del vento, le barche spesso devono muoversi in un percorso a zig-zag. Questo è fatto per posizionare la barca ad un angolo rispetto al vento che le permetta di avanzare efficacemente usando le vele. Quindi, la linea rossa non è un percorso obbligatorio, ma piuttosto un indicatore generale della rotta media stagionale.

Per rimanere aggiornati sull’avventura di Dafydd Hughes, continuate a monitorare la rotta della sua barca, Bendigedig, attraverso il tracker al seguente link: https://globalsolochallenge.com/it/tracker/ 

Inoltre, non perdetevi gli ultimi aggiornamenti direttamente dal diario di bordo di Dafydd sulla pagina dei blog degli skipper: https://globalsolochallenge.com/it/blogs-4/ 




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