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Libertà e socializzazione dell'essere umano.

Nella società odierna la libertà è considerata spesso come una volontà personale e autonoma di agire, pensare e socializzare nella comunità. I Cittadini credono inoltre di essere liberi quando le leggi o la costituzione dello Stato in cui vivono sono formalmente democratiche. Le democrazie odierne spesso sono invece un'evoluzione ridotta dei regimi autoritari presenti in molti Stati del mondo. La volontà individuale dell'essere umano può quindi subire delle limitazioni anche gravi nell'espressione sociale a causa della cultura del territorio e delle istituzioni con una democrazia debole. La socializzazione è ovviamente necessaria per la sopravvivenza della società ma se è involutiva ed in uno Stato con una democrazia debole può circoscrivere la libertà individuale. La socializzazione in una democrazia debole è regolata da una razionalità apparentemente liberale che spesso impedisce anche l'espressione dei talenti o delle vocazioni Dei Cittadini. La socializzazione nei regimi totalitari è invece controllata in modo tale da soffocare l'individuazione dei cittadini. Le istituzioni di oggi sono quindi in grado di limitare la libertà, la volontà e la socializzazione dei cittadini con le regole e norme interiorizzate dalle persone a scuola e all'università, in famiglia, nell'associazionismo e nel mondo del lavoro, nelle attività sportive o attraverso l'omologazione ed il conformismo. La libertà di espressione dei cittadini può essere quindi ridotta dall'insieme di regole e norme predisposte dalle varie istituzioni per favorire principalmente la sopravvivenza delle persone. La socializzazione dei cittadini avviene con determinate regole spesso istituzionalizzate e perciò utilizzate abitualmente dalle persone. La libertà dei cittadini derivata dalla piena espressione della personalità e delle potenzialità latenti dell'essere umano può invece essere rifiutata dalla comunità o ritenuta anormale perché sembra oltre le regole istituzionalizzate. Le persone più umane e creative possono quindi essere etichettate come soggetti anormali nelle comunità in cui la mentalità è chiusa. Nelle comunità più avanzate l'inclusione delle persone creative ed umane è invece ritenuta necessaria per facilitare i cambiamenti ed il progresso evolutivo nell'ambito lavorativo, della scuola, delle istituzioni oppure nelle relazioni sociali e familiari. Le persone creative ed umane favoriscono una forma di libertà e socializzazione di livello avanzato limitando il materialismo dei cittadini ed aprendo la mentalità senza interferire con le regole istituzionalizzate. Le persone creative riescono ad esprimere pienamente le virtù ed i talenti dell'essere umano solitamente negati e repressi dai cittadini. La normalità comune a molti cittadini è inclusa nell'atteggiamento delle persone creative ed umane ma è affiancata dall'espressione contemporanea delle virtù e dei talenti e vocazioni.



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