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Radiestesia

La radioestesia, o Radiestesia, è una pratica molto antica, oggi ritenuta una pseudoscienza; essa consiste nel reperimento di informazioni od oggetti nascosti tramite uno strumento (un pendolo, una verga o altri oggetti similari) utilizzato secondo alcuni per amplificare poteri magici già in possesso di chi lo utilizza.
La persona che pratica la radiestesia è detta radioestesista.

Pratica antica e moderna

Anticamente, la pratica della radiestesia era utilizzata come strumento divinatorio, allo scopo di conoscere il volere degli dei o la colpevolezza di un imputato in un processo. La pratica non ha, in sé, nulla di particolarmente esoterico o misterioso: essa consiste, banalmente, nella percezione di energie invisibili, informazioni misteriose che ai più restano ignote, ma che alcune persone, dotate di una sensibilità particolare, possono individuare e decodificare.

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Il nome stesso, “radiestesia”, deriva dal latino e dal greco, e indica, letteralmente, la “percezione di radiazioni”, onde invisibili che non possono essere individuate a occhio nudo. Tutti noi abbiamo sentito parlare, ad esempio, della rabdomanzia, che è una delle applicazioni più conosciute della radiestesia: il rabdomante setaccia il terreno con una verga, solitamente biforcuta, alla ricerca di fonti d’acqua o di metalli preziosi.

La pratica oggi conosciuta come radiestesia si fa dunque risalire al XV secolo, quando in Germania si diffuse per la ricerca di metalli. Dalla Germania, la tecnica si diffonde in Inghilterra.

Nel Medioevo, periodo oscuro, durante il quale prolifera la caccia alle streghe, coloro che praticano la radiestesia vengono perseguitati con l’accusa di essere in contatto con il demonio. Nella seconda metà del Seicento, la pratica viene dichiarata definitivamente superstizione, o anche “satanica”: per poi essere, all’inizio del secolo successivo, bandita dall’Inquisizione nel corso dei processi.

La radiestesia e il Vietnam

Negli Anni Sessanta del Novecento, nel corso della guerra in Vietnam, la radiestesia viene utilizzata dai soldati statunitensi per la localizzazione di armi e tunnel. La radiestesia da allora subisce alterne vicende, vengono condotti esperimenti per verificarne la scientificità ma gli esiti sono altalenanti. La radiestesia viene utilizzata infine come termine che ricomprende al suo interno anche la rabdomanzia: quest’ultima si limita a ricercare acqua e minerali del sottosuolo, mentre la radiestesia utilizza anche altri strumenti (non solo la verga, ma come vedremo anche il pendolo, piastre, bacchette ecc.) e viene utilizzata anche per le ricerche a distanza.

Gli strumenti usati

Lo strumento della radiestesia, secondo alcuni, non sarebbe fornito di poteri propri, ma si limiterebbe ad amplificare i poteri del soggetto che lo utilizza. Gli strumenti maggiormente diffusi sono la verga, la bacchetta, il pendolo. La verga classica è in legno o in ferro, e possiede un’estremità biforcuta che ricorda una ipsilon. Il pendolo, invece, è un blocco di metallo (o di altro materiale) appeso a un filo.

Secondo alcuni, il pendolo funzionerebbe grazie all’amplificazione di micromovimenti del braccio e della mano; movimenti che partono comunque dal cervello dell’operatore. La bacchetta invece metterebbe in tensione i muscoli delle braccia e della mano, amplificando comunque le reazioni del cervello del radiestesista. Sarebbe infatti l’operatore a compiere “il grosso” del lavoro: i suoi poteri psichici non necessitano di uno strumento, se non allo scopo di fargli percepire meglio le vibrazioni; tant’è che è possibile anche praticare la radiestesia senza strumenti, utilizzando semplicemente il proprio corpo. Questa tecnica è chiamata “body dowsing”.

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Radiestesia “sciamanica”

Esiste un tipo di radiestesia detta sciamanica, il cui esponente di spicco è Raymon Grace. I suoi metodi di guarigione sono una felice sintesi tra le tecniche sciamaniche degli Indiani d’America, tecniche di pulizia e di controllo mentale e l’uso del pendolo. La radiestesia sciamanica ha un grande successo nella cura di negatività, malefici e danni al corpo sottile.

Raymon Grace se ne rese conto quando, agli inizi della sua attività di guaritore, faceva venire le persone da curare a casa sua: loro, andando via, stavano meglio, mentre alla moglie di Grace venivano continui mal di testa. I guaritori sono esposti a colpi di ritorno, o più semplicemente alle energie negative che tolgono ai propri “pazienti”, e che da qualche parte dovranno pure andare! Grace decise così di far fare il “lavoro sporco” a qualcun altro al posto suo: Esseri Spirituali, abitanti del Mondo Spirituale che eseguano il lavoro a livello energetico, confinando altrove le energie negative.

Radiestesia spirituale

La radiestesia spirituale indaga nel profondo blocchi e situazioni problematiche della nostra vita (attuale e passata), allo scopo di favorirne l’evoluzione. A questo livello, spirituale appunto, la distanza non conta e non esiste: il radiestesista diventa capace di percepire le verità del subconscio, nascoste alla coscienza e alla conoscenza del soggetto – percependone passato e futuro, e gli aspetti problematici, rendendoglieli visibili. In tal modo il soggetto stesso, divenuto consapevole dei propri blocchi, potrà decidere gli interventi che desidera effettuare per evolvere, come uomo e come Entità spirituale.

Radiestesia spirituale russa: il dialogo con il proprio Sé interiore

Se fatta bene consente di indagare anche la propria salute, comprendendo cosa c’è che non va, e perché. Per tale motivo, la radiestesia è utilizzata anche nella scienza medica – è doveroso però avvertire che la radiestesia medica non ha, allo stato attuale, fondamento scientifico. Negli Anni Venti, l’abate Alexis Mermet sostenne di averla applicata con successo nella diagnosi delle malattie.

Il processo era basato su una credenza antica e diffusa, secondo la quale le malattie sarebbero provocate da un flusso maligno, una corrente sotterranea interna al corpo del soggetto. Quella medica è priva di fondamento scientifico, dal momento che non è mai stata dimostrata l’emissione di radiazioni da parte del corpo umano.

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Una branca della radiestesia, quella spirituale russa, afferma che la “biolocazione” (altro modo di definire la radiestesia) è basata principalmente sullo stadio evolutivo e spirituale dell’operatore che la effettua, e del suo contatto con il Sé superiore.

Radiestesia e radionica

La radionica è uno strumento diagnostico di trattamento a distanza, che utilizza metodi e strumenti della prima: anche nella radionica, molto importante è la figura dell’operatore, che può effettuare interventi anche a distanza enorme dalla persona che vuole guarire: la distanza non importa, come dimostrato anche da numerosi testi e libri che trattano di questo argomento.

Ancora sulla radiestesia medica

La radiestesia medica attuale è una metodologia mediante la quale un soggetto (operatore) esegue una diagnosi accurata delle condizioni di salute e dell’ambiente all’interno del quale il soggetto opera. Ad essere esaminato non è il corpo materiale, ma quello sottile, il corpo eterico: la distinzione è importante, dal momento che le malattie si rivelano in primo luogo a livello del corpo eterico, e solo successivamente in quello fisico.

Per effettuare la diagnosi, solitamente l’operatore si serve di un pendolo dei quadranti per la radiestesia: si tratta di uno schema geometrico, solitamente circolare o a forma di semicerchio, all’interno del quale vengono elencate le problematiche che si propone di risolvere.

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