​Tutte le qualità Dello Zafferano si concentrano negli stimmi di color rosso che contengono circa 150 sostanze, di cui 4 particolarmente attive : Crocetina, Crocina, Picrocrocina e Safranale (tutte appartenenti alla famiglia dei Carotenoidi) facendone uno tra i più potenti antiossidanti in natura.

• I principi attivi dello zafferano hanno effetti positivi su alcuni neurotrasmettitori cerebrali responsabili del tono dell'umore come la Dopamina, la Noradrenalina e la Serotonina.

Questa azione è stata testata sia in laboratorio che in ambito clinico: persone che soffrivano di stati depressivi moderati hanno visto migliorare i propri sintomi in poco tempo e con dosaggi di zafferano piuttosto bassi ( nell'ordine di milligrammi).

• Lo zafferano è un toccasana anche nei confronti della sindrome premestruale con tensione nervosa e sbalzi d'umore.

• Altri benefici dello zafferano riguardano la memoria e l'apprendimento; infatti le sostanze attive dello zafferano sostengono i processi fisiologici che agiscono in generale sulla salute del cervello e del sistema nervoso grazie alle notevoli proprietà antiossidanti dei carotenoidi (capaci di spazzar via ben il 20% delle scorie tossiche che produciamo ogni giorno).

• Lo zafferano aiuta la digestione, dopo aver esagerato a tavola, stimolando la secrezione dei succhi gastrici e nel contempo combatte i bruciori di stomaco.

E inoltre . . . . .

Premiato a Pescara con l'Ethic Award, l'oftalmologo Benedetto Falsini, tornato  presso l'Università Cattolica di Roma dopo un lungo periodo di lavoro negli Stati Uniti, che studia come rallentare le malattie che fanno perdere la vista.

La storia delle ricerche del Prof. Falsini, secondo la sintesi fatta da Telethon, è iniziata da Silvia Bisti del dipartimento Biotecnologie e Scienze applicate dell'Università de l'Aquila.

Attualmente non esiste cura per queste patologie, degenerazione della retina, così la Bisti si è messa a studiare quali sostanze già disponibili potessero avere un'effetto antiossidante e, lavorando a l'Aquila, ha pensato allo zafferano di cui l'Abruzzo è grande produttore.

• La prima sperimentazione su 30 malati ha risultati insperati : persone che prima non riuscivano a leggere riescono a farlo, racconta il Prof. Falsini , per chi come me da anni si occupa di malati di questo tipo il risultato è una grande soddisfazione ma anche fonte di grandi preoccupazioni.

Bisogna provare a replicare il risultato, confermarlo, avere la certezza che sia davvero solo l'effetto dello zafferano.

La Commissione Scientifica di Telethon, finanziando il progetto, ha riconosciuto la correttezza del metodo di ricerca sullo zafferano de l'Aquila e quindi le potenzialità di una terapia che lo usi.

(Articolo a firma Arnaldo D'Amico dal giornale "La Repubblica" del 11 marzo 2014)