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Il Corriere.it sulla candidatura di Castelbuono a Città creativa Unesco, rilanciata da Fiasconaro a Golosaria

[corriere.it] Non fa meraviglia che a «rilanciare» mediaticamente la candidatura di Castelbuono (Palermo) a Città creativa Unesco per la gastronomia 2023 sia il Maestro pasticciere Nicola Fiasconaro, la cui famiglia conduce una fiorente azienda (dal 1953) di dolci siciliani di tradizione, a cui negli anni si è aggiunta la produzione di panettoni, conosciuti e acquistati in Italia e nel mondo. 

A Milano, nel corso della manifestazione Golosaria, il 5 novembre, Fiasconaro, accolto (e premiato) da Paolo Massobrio, ha sintetizzato così il senso di una candidatura, presentata ufficialmente alla Fondazione Federico II di Palermo: «Il borgo medievale di Castelbuono vanta una creatività millenaria, con una forte vocazione alla sostenibilità e trova da sempre la sua migliore espressione nella capacità di trasformare le nostre risorse naturali in tratti identitari per la nostra cultura. Il riconoscimento di una Città creativa siciliana porterebbe finalmente all’interno del network Unesco una meritata rappresentanza della nostra Regione». 

Nelle parole di Fiasconaro c’è la sintesi di un territorio, sito al centro del Parco delle Madonìe (dal 2015 inserito nelle lista dei Geoparchi mondiali Unesco), che si vanta di essere il luogo più ricco di biodiversità in Sicilia e uno dei più ricchi di tutto il Mediterraneo. Da qui una serie di prodotti agroalimentari tipici e perfino rari, come la manna («cibo» per eccellenza secondo la tradizione sacra), che sgorga dalla corteccia dei frassini, albero principe dei boschi del territorio. La manna, presidio Slow Food, rientra nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali del ministero della Politiche agricole. L’impegno di Slow Food (Condotta delle Madonie) opera da anni per ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con l’ambiente. 

La cucina tradizionale si caratterizza per l’impiego di verdure selvatiche ed erbe spontanee. I sapori e i profumi tipici del luogo richiamano gli oli, le mandorle, l’uva passa, il limone, il pistacchio… Oltre alla manna di cui si è detto, un altro prodotto d’eccezione è il tartufo (per inciso, la cerca e la cavatura del tartufo sono riconosciuti dal 2021 Patrimonio culturale immateriale Unesco). Castelbuono fa parte dell’Associazione nazionale Città del tartufo. Infine, la «salutistica» dieta mediterranea (bene immateriale Unesco) caratterizza l’identità culturale delle Madonie. Per questo Castelbuono, aspirando a diventare Città creativa Unesco per la gastronomia 2023, punta a entrare anche come città Ambasciatrice della dieta mediterranea.



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