«Nessuna irregolarità si è perpetuata sull’attività dell’assemblea e sulla nomina Dei Nuovi Componenti del Cda del consorzio turistico Cefalù-Madonie Himera». È il cardine dell’attesissima sentenza, con la quale i giudici del Tribunale di Termini Imerese hanno messo fine al polverone giudiziario che aveva avvolto, per più di due anni, il consorzio turistico Cefalù-Madonie Himera. A renderlo noto è il Giornale di Sicilia con un articolo a firma di Mario Raimondi.
La vicenda trae origine dal ricorso proposto da un numero rappresentativo di soci della parte che avevano fatto ricorso al giudice, denunciando presunte irregolarità che si sarebbero perpetuate sull’attività dell’assemblea, convocata in via ordinaria nelle date del 16 e 17 ottobre 2015, nonché sull’inefficacia della nomina dei nuovi componenti del consiglio di amministrazione del consorzio. In particolare era stata contestata l’elezione a presidente dell’attuale sindaco di Castelbuono, Mario Cicero.
Adesso il Tribunale di Termini Imerese ha sciolto ogni nodo accogliendo le difese spiegate dall’avvocato Giuseppe Ribaudo sull’inesistenza del vizio di nullità o di annullabilità della delibera afferente all’assemblea, statuendo che nessuna violazione è stata posta in ordine alle modalità di convocazione della stessa.
«Siamo soddisfatti per la decisione del giudice del Tribunale di Termini Imerese che ha accolto integralmente le difese spiegate nell’interesse del consorzio, rigettando le domande del tutto infondate e pretestuose, considerato che nessuna irregolarità è stata posta in essere in occasione della elezione a presidente di Mario Cicero e degli altri componenti il consiglio di amministrazione» spiega l’avvocato Giuseppe Ribaudo.