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“Castelbuonesi dell’anno 2016”. Ecco le nominations

Con alcuni giorni di ritardo, ma eccoci qua. Castelbuono.Org torna con la quarta edizione del premio “Castelbuonese dell’anno ”, ed. 2016: un gioco – nulla più – per condividere e celebrare le eccellenze locali con l’intento, senza alcuna pretesa scientifica o statistica, di rendere omaggio all’attivismo castelbuonese, segnalando alcuni concittadini che a nostro avviso si sono distinti nel corso dell’anno da poco concluso. Con alcune novità, rispetto al passato, nella formula. Quest’anno sarà più semplice: non più le sezioni, i “fuori concorso” e così tanti “voti” del pubblico (a scapito “dell’audience” probabilmente), preferiamo limitarci a segnalare tutti i meritevoli e puntare alla nomina di un singolo “castelbuonese dell’anno”. Tutto ciò attraverso un metodo nuovo: un voto possibile per la cerchia di nomi selezionati dalla “giuria tecnica” (redazione + sindaco).

Ecco infatti l’altra grande novità di quest’anno: i nomi che seguono sono stati condivisi, ed alcuni persino ricevuti, dal sindaco Antonio Tumminello. Ci è sembrato il modo migliore, questo, per essere certi di non dimenticare nessuno – potendo contare sulla conoscenza “delle cose locali” di un sindaco – e di siglare una sorta di “benedizione istituzionale” al nostro riconoscimento. Insieme stabiliremo i finalisti, che lanceremo in settimana al vostro giudizio.

Ecco allora i nostri castelbuonesi benemeriti, indicando per ognuno le ragioni della scelta. Cominciando obbligatoriamente con Mariano Norata, che all’inizio del 2016 è stato insignito al Quirinale dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’onore come ex IMI (internato militare italiano), tappa commovente che ha preceduto anche quella del centesimo compleanno, raggiunta meravigliosamente nel novembre scorso. Figuriamoci che se ne fa il sig. Norata del nostro riconoscimento, rispetto a due così grandi traguardi… Ma è per noi doveroso, oltre che un piacere ricordare in questa sede l’orgoglio provato da castelbuonesi in quei giorni .

Non manca anche che si è distinto “oltre Fiumara”, come la senatrice Rosa Maria Di Giorgi, figura istituzionale in ascesa nello scacchiere nazionale nonostante la “bocciatura” per Renzi e al cui nome quest’anno è legata innanzitutto la Legge sul Cinema, provvedimento atteso dall’intero comparto. Castelbuonese della diaspora eccellente anche il giornalista Giuseppe Oddo, autore del libro inchiesta “Lo Stato parallelo” sull’Eni, vincitore della seconda edizione del “Premio Franco Giustolisi ‘Giustizia e verità’ – edizione 2016”.

Nel campo professionale sono tanti i nomi affermati o confermati nel 2016. Ci concentreremo soltanto sui giovani: Salvatore Naselli, maestro gelatiere dal respiro internazionale che bene si è distinto anche allo Sherberth Festival, oltre che vincitore del quarto concorso “Un piatto ricordare”; Giusi Cusimano, coraggiosa stilista che – oltre a firmare l’abito talare per il 50° anniversario di sacerdozio di padre Calì e delle divise per lo staff dell’Extrabar Fiasconaro – nel 2016 ha aperto il proprio atelier nella piazza principale del paese ed ha partecipato, con successo, a diversi appuntamenti della moda regionale e nazionale, tra cui Casa Sanremo Fashion. O ancora, a vario titolo, le giovani sorelle Di Garbo dell’azienda agrituristica Bergi (prendiamo Antonella, oggi su Geo&Geo), che hanno vinto il premio “Agricoltura è Donna”, il secondo posto del “Premio De@ Terra” e raccolto tanto altro, compreso un nuovo punto vendita nel centro storico.

Una parola del 2016 è certamente “donazione“. Dapprima per la donazione al Comune della casina di Sant’Ippolito che ispirò i versi di Antonio Castelli e di tutto il patrimonio letterario ed etno-antropologico dello scrittore castelbuonese, ad opera della vedova Loredana Di Pace; e poi, non meno attesa, la donazione della collezione dei cimeli garibaldini dell’ex sindaco Francesco Romeo, che ha consentito di allestire il Museo del Risorgimento “I viaggi”, nei locali dell’ex carcere di Piazza Margherita.       

Nel mondo dell’associazionismo si è distinto certamente l’attivismo della Pro Loco, guidata dal suo presidente Nicola Cusimano. Se la Torre dell’orologio è diventata negli ultimi anni una nuova “meta” turistica è semplicemente grazie a lui. Nonostante lo “sfratto” dalla sede dell’ex-carcere di piazza Margherita, la Pro Loco si è impegnata a garantire l’accesso quotidiano al neo Museo Garibaldino e pare stia avviando con il Museo Civico un protocollo d’intesa per attivare nuovi servizi di assistenza turistica. Ma quando si parla di associazionismo non si può non parlare dell’ass. Glenn Gould. E quest’anno vale ancora di più, visto il fresco ventennale dell’Ypsigrock ed i successi di pubblico e critica non solo durante i giorni del festival. Sarebbero tanti gli artefici da menzionare, ma rimanendo ai vertici ci sembra decisamente il caso di citare Gianfranco Raimondo, specie in considerazione dell’importante incarico affidatogli quest’anno a presiedere la società Castelbuono Ambiente srl. 

Non può mancare ovviamente lo sport, con le affermazioni nella scherma del giovane Samuele Lupo e in quello automobilistico di Vincenzo Campo e Francesco Alaimo. Nel calcio va sottolineata la caparbietà del nuovo presidente dell’Asd Polisportiva Castelbuono Ivano Vetere nel portare avanti la società nonostante le difficoltà del cambio al vertice.

Tanti i castelbuonesi benemeriti anche nel mondo del volontariato, fortunatamente, con i quali ci piace concludere questa carrellata. Di certo l’Avis con il suo presidente Antonio Bonomo, con donazioni in crescita anche nel 2016, e l’AVY guidata da Antonio Pepe, attiva nei servizi di protezione civile:  ce ne ricordiamo bene – e con gratitudine – per gli interventi durante l’incendio che ha devastato il nostro territorio a giugno. Ma anche Pietro Gentile, che con il suo cane “Talco” si distinse tra i soccorritori ad Amatrice, oppure Mariella Pitingaro, che da 24 anni coordina con successo le iniziative Telethon . Ed ancora l’Associazione Sant’Anna, presieduta da Lia Romé, molto attiva soprattutto “sotto traccia” e Padre Lorenzo, autentico presidio di solidarietà e animatore culturale instancabile. A lui va il nostro pensiero e il nostro abbraccio, che ci piace inoltrare anche al nostro altro amato Padre, fuori paese contro la propria volontà, per coerenza e amore: a presto caro Padre Domenico



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