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L'antifascismo non serve più a niente


Questo, che ho appena terminato, è uno di quei libri che servono. Che oggi servono tantissimo. Perché mai come in questo particolare periodo storico c'è una tendenza collettiva ad avallare una sorta di revisionismo storico dove tutto si confonde, dove tutto diventa liquido, ondivago; dove, strumentalmente e nemmeno tanto surrettiziamente, si tende a smussare la bestialità del regime fascista che fu, a edulcorarne la sostanza e, nel contempo, a trasformare la Resistenza in una eredità scomoda da relegare in soffitta. Perché sì, la Resistenza ha avuto qualche merito, ma in fondo anche loro, i partigiani, o almeno molti di essi, erano dei poco di buono e narrazioni di questo genere.

Chi ha vissuto consapevolmente questi ultimi 25 anni della nostra storia, è difficile che non si sia accorto di questa deriva. Dalla riabilitazione dei "ragazzi di Salò" da parte di Violante al Sangue dei vinti di Pansa; dal confino degli oppositori del fascismo, trasformato nella "villeggiatura" di berlusconiana memoria, alle continue citazioni testuali di Mussolini da parte di molti esponenti della destra italiana di oggi. Senza dimenticare, naturalmente, il sempreverde "Mussolini ha fatto anche cose buone", a cui, mirabilmente, ebbe la compiacenza di rispondere Roberto Benigni da par suo: "Sarebbe come se io invitassi un elettricista a casa: 'Scusi, mi rifà l'impianto?' Quello mi rifà l'impianto, fatto bene. Nel frattempo mi tromba la moglie, mi sventra la figlia, mi violenta la cognata, mi stupra il nonno. Però ha fatto delle cose buone: guarda che impianto."

Viviamo in un'epoca, questa, in cui, paradossalmente, la memoria pubblica del fascismo gode di ottima salute, mentre la memoria dell'antifascismo e della Resistenza non è mai stata così alle corde. Ecco, Questo libro tenta di rimettere, per quanto possibile, le cose al loro posto. Spiega, alla luce della storia, com'è nato e cosa è stato il regime fascista e, allo stesso tempo, mette in guardia dalle pericolose sottovalutazioni di oggi relativamente alle tante pulsioni filo-fasciste mai definitivamente eradicate.

È un libro sulla storia dell'antifascismo, sugli uomini e le donne che hanno combattuto il fascismo senza compromessi e sull'onda di un afflato etico, prima ancora che politico, oggi per gran parte andato perduto, e che bisogna fare di tutto per recuperare.


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