Il retropensiero in ogni caso è il solito: lo disse bene Berlusconi con parole sue che non mi va di ripetere. Serve la comunicazione elementare perché la gente è elementare. Questo pensano di voi i vostri rappresentanti. I social media hanno creato questa illusione di vicinanza fra il politico e il suo seguace. Hanno facilitato fenomeni di autentica identificazione e di simpatia basata spesso su identità marginali. Per esempio lo schermo del telefono rotto. Ma esistono molte maniere per umanizzare relazioni inesistenti. E quelle che osserviamo oggi in Italia – come accade a tutta la comunicazione politica in genere – sono basate su standard di grande aggressività e di ostentata riduzione verso il basso. Lo si può fare meglio. Lo si potrà fare con maggior eleganza e senza considerare il proprio interlocutore come un pollo d’allevamento. Ma per farlo, per non farsi abbindolare dalla Bestia o da altre sciocchezze, serve cultura e intelligenza. Merce rara che da queste parti oggi è difficilissimo trovare.
(via Mante)