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Chiusura delle scommesse sportive a causa del Coronavirus

Anche i centri scommesse sportive e giochi d’azzardo hanno sofferto le conseguenze della Pandemia. Dalla chiusura dei centri fisici, l’interruzione dei giochi persino con le macchinette e le videoslot, la mancanza di eventi reali che ha inciso sulle piattaforme online, con licenza italiana e non. Su Reloadbet aams trovate descritto un bookmaker che ha licenza straniera e non italiana, tuttavia è molto conosciuta e utilizzata per le scommesse sportive.

In quali regioni i centri scommessa sono chiusi

Su Abruzzoweb si legge che le regioni dove l’attività di raccolta Gioco è sospesa sono: Abruzzo, Piemonte, Lombardia, Calabria e Basilicata. Nei giorni scorsi in Abruzzo, gli imprenditori del settore si sono riuniti per protestare contro una nuova tassazione che vede un prelievo di 0,3%.

Questa decisione è stata confermata da Giuseppe Conte, dal ministro Spadafora e dal nuovo Decreto. Da questo prelievo vengono raccolte risorse importanti a sostegno dello sport. Le scommesse sportive sono anche gioco d’azzardo e da tempo in questo settore si stanno affrontando importanti cambiamenti.

Partiamo dalla decisione in Italia di digitalizzare completamente le video slot interne a bar, tabacchi e centri scommesse, di inserire un limite a 50 centesimi per le puntate e sui tempi di gioco. L’inserimento dell’obbligo di usare la tessera sanitaria per far avviare la macchina e la raccolta dei dati fiscali da parte dei gestori. Si unisce anche la creazione di un archivio connesso alla Asl delle persone affette da ludopatia per cui il gioco è tassativamente vietato.

Anche fuori dall’Italia ci sono grandi cambiamenti

Per il mondo sportivo globale, quindi anche fuori dall’Italia, si parla dell’esclusione di spot e sponsor su eventi calcistici da parte di operatori di scommesse e giochi d’azzardo. Nel mondo, le grandi società a queste nuove regole e imposizioni si sono organizzate rimodellando completamente il mercato.

In Italia si dovrebbe seguire questa strada ma il percorso è a dura prova per via della presenza consistente della criminalità organizzata che specula sui no e i ni che potrebbero essere positivi per contrastare, non tanto il gioco illegale, ma il gioco malato.

Chiusura centri scommessa e tassazione, i rischi certi e pericolosi

Sempre da abruzzoweb arrivano questi dati: nella regione per 2038 agenzie e punti raccolta lavorano ben 7330 dipendenti. Sono collegati 1380 tabaccai che aggiunge altri numeri di posti lavoro. Tagli e nuove leggi prevedono sempre dei cambiamenti che potrebbero incidere sui lavoratori ma non è questo il problema più grande. Una società importante che si occupa di gioco d’azzardo e da tavolo, che rappresenta le più importanti società e piattaforme conosciute, ha espresso la stessa paura di Franco Gabrielli, capo della Polizia, espressa con un documento dell’Interpol. Le mafie guadagnano sulla Pandemia, possono offrire sconti sulle scommesse, giochi fraudolenti, approfittare della sensibilità delle persone più fragili.

Dalle istituzioni, si tutela la salute, la riapertura dal 3 giugno

Questo rischio è stato espresso nel documento ma anche dalle associazioni del settore. Da parte sua, l’Assessore regionale Febbo non ha potuto fare altro che spiegare: “Comprendo le loro ragioni, ma ritengo che la protesta vada rivolta al Governo Conte che ha espressamente vietato sul Dpcm la riapertura fino al 3 giugno. Questo Governo regionale ha sempre lavorato per la salvaguardia e la tutela della salute e contestualmente anche per la difesa dello sviluppo economico. In quest’ottica ci siano mossi in anticipo sia per le riaperture”.



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