Stiamo parlando di un sequel del famoso Gabinetto Segreto del Museo Archeologico Nazionale  di Napoli. I Borboni vi confinarono tutti i reperti equivoci provenienti da Pompei ed Ercolano, sigillandoli con tre diverse chiavi affidate a tre diversi funzionari. Garibaldi ordinò che i lucchetti venissero scardinati, durante il ventennio fascista era necessario addirittura un nulla-osta. Poche collezioni d’arte hanno dato così tanto lavori ai censori e grattacapi come questo Gabinetto, che soltanto 13 anni fa è divenuto accessibile ai visitatori.

Pochissimi avrebbero immaginato che sarebbe stato oggetto di una replica, o meglio dire di un sequel: l’idea è venuta al collettivo austriaco TEAM niel: hanno lavorato sulle foto dei reperti del Gabinetto Segreto, incrociandole con nudi reali e contemporanei. Tutto ciò non rimane nel ‘buio’ ma si propongono di lavorare con il pubblico. Nasce così una nuova iniziativa, in collaborazione con  il Cam – Contemporary Art Museum di Casoria (NA), nonostante il pesante veto del Mibac: la Soprintendenza Archeologica competente ha ritenuto di “non concedere l’autorizzazione a tale uso di immagini per motivi di opportunità e l’iniziativa non rientra tra le abituali attività di tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico affidato a questa Soprintendenza”. Ma ciò non ha scoraggiato gli artisti del TEAM[ niel che ha trovato nel Cam l’intenditore giusto.

Ed ecco allora ErotiCAM – Gabinetto Segreto II, mostra erotica che  riunirà 25 rielaborazioni in chiave moderna.

Una domanda sorge: ma queste saranno opere d’arte? O semplici speculazioni sessuali?
Ai posteri l’ardua sentenza.

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