(Immagine e copyright di Marianna Zampieri, pubblicato con la gentile concessione dell’autrice).
Ci siamo fermati, restammo immobili
con la testa china appoggiando i visi sulla terra
e le nostre lacrime cadevano giù
rigando le nostre guance nel desiderio della loro aurora
e pollavano in una plumbeo crogiuolo.
E scuotendo la testa, pensavamo se ci potesse essere dignità e fierezza
nel nostro dolore.
Ma poi abbiamo capito che possiamo piangere, sorridendo.
Voi avete molti nomi e molti volti, diversi ma uguali.
Noi abbiamo gettato maschere scudi corazze e armi,
mentre i vostri mortali sudari si tramutavano in un claudicante castello di carte in peregrino equilibrio sull’abisso, fremente e caduco alla brezza più sottile,
ci avete mostrato il nostro vero volto e il nostro dolore senza vergogna ma con dignità.
Voi siete il nostro piangente sorriso.
Per sempre.