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Catography # 36. “Come comici spaventati guerrieri”

Come lacrime nella pioggia, molte delle nostre storie svaniranno con noi, quando non ci saremo più.
Piccoli gesti fuori dalla corrente della storia di tutti.
Vite salvate, possibilità, fugaci opportunità.
Ma qualcosa rimane sempre. Per sempre.
Almeno in chi l’ha vissuta insieme.

Finalmente ho ritrovato quel lembo di tempo celato.
Quei quindici secondi nei 147 minuti dell’avventura più pazzesca della mia vita.
Con Tommy.
147 minuti fuori dal mondo, in modalità animale dove lo spazio e il tempo si dilatano mollemente virando nell’istinto, quando ho mollato il timone a lei.
Meno quei cruciali 15 secondi.

Prima.
La sagoma indistinta, sfocata, ai limiti della percezione con la coda dell’occhio.
Lei usciva ringhiando, “è vivo”, mezzo testacoda, freno a mano, sensi al massimo.
Corro e non sento nulla, la mia compagna urla, ma ormai siamo lontani, non sento nulla, solo un rombo cupo e bianco, vedo al rallentatore, macchine che sfrecciano, visi deformati dallo stupore e la disapprovazione. Nessuno lo vede, lì, indifeso, al centro della strada.
Testa bassa, copro la traiettoria, vaffanculo, prima dovete prendere me.
Arrivo, lo sento, è vivo.
Il mondo collassa intorno a noi.
Lo sollevo, delicatamente, con un modo e una perizia che non mi appartengono.
Come gesti remoti. Di altri tempi e luoghi.
Mi imbozzolo intorno a lui. Corro.
Quasi sfondo la porta del veterinario. Parlo ma non sono io. Parole secche e perentorie.
“Non le sto dando una scelta!”
Esami. Farfallina e ringer. Le incalzo. Il freddo tavolo metallico.
Restiamo soli.

Quindici secondi.
Gli tengo la zampa illesa.
All’improvviso lo squasso. Collassa.
Urla. Davvero, urla. Smette. Di respirare.
Un polmone era ancora collassato.
Smette di fare tutto.
Buio. Per entrambi.
Faccio, dico qualcosa. Non so cosa.
Dopo pochi secondi o un’eternità, torniamo, insieme.
Con uno sforzo immane socchiude l’occhio sano.
Mi guarda fisso negli occhi e articola un flebile miagolio.
So che è sopravvissuto.
Ce l’ha fatta.

Anche se è passato solo un anno e mezzo molte persone l’hanno dimenticato.
Ma a noi non interessa.
Siamo solo dei comici spaventati guerrieri.
E ne siamo dannatamente fieri.




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