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Cane in calore: come comportarsi.

Tags: calore cane
Cane In Calore: Come Comportarsi.

Come si comporta il cane in calore? E come aiutarlo in questa fase delicata?

Un cane in calore non è sempre facile da gestire. Sembrava ieri quando il nostro fidato amico a quattro zampe era solo un cucciolo. Ora ci accorgiamo di quanto sia cresciuto. E non solo per le razioni di cibo aumentate o per il peso acquisito. Un chiaro segnale del raggiungimento dell’età adulta è dato proprio dai sintomi del calore, condizione ormonale tanto temuta da ogni padrone.

Le ansie che ci assalgono sono legate al saper gestire questi episodi e al sapersi comportare nel modo più corretto possibile nei confronti del nostro cane.

Cerchiamo dunque di capire i segnali del cane in calore, la durata e gli accorgimenti necessari per non trovarci impreparati.

Il primo calore del cane.

Innanzitutto occorre fare una distinzione tra cani femmine e maschi. Le differenze, infatti, si denotano già dal manifestarsi del primo calore.

Per quanto riguarda le cagne, mediamente il primo calore può avvenire già a partire dagli otto mesi. L’età non rappresenta un dato assoluto, dal momento che in alcuni casi in cui la maturità sessuale viene raggiunta in anticipo o in ritardo rispetto alla media. Un’ulteriore variabile che influisce sul verificarsi del primo calore è la taglia del cane. Cagnoline di taglia media e grande possono trovarsi per la prima volta in calore anche intorno ai 15 mesi, mentre cagnoline di piccola taglia diventano fertili verso i nove mesi.

Per i cani maschi il discorso è diverso. In realtà, il cane maschio non va in calore come le femmine. Semmai si ritrova ad essere attratto dalle cagne quando queste sono in calore. È dunque una reazione istintiva rispetto alla condizione delle femmine. Tendenzialmente la maturità sessuale nei maschi viene raggiunta prima, intorno ai sei mesi di vita.

Fasi e comportamenti del cane in calore.

Un’ulteriore differenza tra maschi e femmine la si riscontra nelle modalità con cui il calore si manifesta.

Capiamo che le nostre amiche pelose sono in calore tramite segnali ben evidenti, tra cui irrequietezza e guaiti, nonché gonfiore delle parti intime e spesso perdite ematiche. Questa è la fase denominata “proestro”, durante la quale si ha una preparazione al periodo fertile e la cagna non è ancora disponibile all’accoppiamento. Dopodiché si passa alla vera e propria fase fertile, detta “estro”, alla quale seguirà la “diestro”. Questa fase è spesso considerata anche quella della “falsa gravidanza”, essendo simile dal punto di vista ormonale, anche qualora la cagnolina non si sia accoppiata. Infine nelle femmine si ha una quarta fase, chiamata “anestro”, considerata di inattività sessuale, quando cioè la nostra pet è totalmente indifferente ai suoi simili maschi.

E nei cani maschi? Come riconoscere il cane in calore? Le fasi ormonali non esistono. Nel fiutare l’odore di cagnoline in calore, ogni cane maschio sarà particolarmente sensibile, mostrandosi irrequieto, emettendo ululati e mostrandosi propenso a scappare dal padrone per raggiungerle. Altro segnale fastidioso per i padroni è la frequente marcatura del territorio.

La durata e la frequenza del calore nel cane.

Ma quanto dura il calore? Non è possibile stabilire con certezza la tempistica. Di solito, la durata si aggira intorno alle tre settimane (21 giorni), a prescindere dall’età, dalla razza o dalla taglia.

Un altro aspetto che ogni padrone deve conoscere è la frequenza con cui il calore si ripete nell’arco di un anno. I cani femmina vanno in calore generalmente due volte l’anno, sebbene non si tratti di una regola precisa. L’intervallo, in questi casi, è dai quattro agli otto mesi tra un calore e un altro.

Cosa fare col proprio cane in calore.

Ora abbiamo ben chiaro tutto ciò che riguarda il calore del nostro fidato amico. Ma come comportarci durante il periodo più acuto di calore? Intanto, non lasciamoci sopraffare da ansie eccessive. L’importante è essere preparati e, se ci può far star tranquilli, possiamo chiedere consiglio al nostro veterinario di fiducia.

Un primo consiglio è evitare di rimproverare e punire il nostro cane in calore, trattandosi di una condizione assolutamente naturale per il nostro pet e indipendente dalla sua volontà. Ogni sua irritazione, irrequietezza o disobbedienza è infatti dovuta agli ormoni. Proviamo invece a coccolare e a far giocare il cane, per distrarlo e aiutarlo a sfogarsi.

Nel caso delle cagne, teniamo gli occhi ben aperti durante le passeggiate, evitando possibili avvicinamenti ai maschi. Se abbiamo un cane maschio, oltre a tenerlo lontano dalle cagnoline in calore, cerchiamo di tenerlo d’occhio in casa o in giardino, per scongiurare eventuali fughe, che potrebbero essere pericolose per la sua incolumità.

Come ultimo consiglio, la castrazione, previo consulto con un veterinario, è utile se non abbiamo intenzione di fare accoppiare il cane.

L’utilità del GPS per ritrovare il cane in calore.

Un accorgimento che si sta diffondendo in questi anni è l’utilizzo di dispositivi GPS per cani. Le possibilità di monitorare eventuali allontanamenti dalla casa e di ricevere notifiche sul proprio smartphone contribuisce sicuramente alla tranquillità dei padroni,

Luoghi comuni da sfatare.

A conclusione, prendiamo in considerazione affermazioni fasulle sui cani in calore.

Magari avrete sentito dire che il cane deve accoppiarsi almeno una volta all’anno. Non è altro che un luogo comune, privo di fondamento. Non ha importanza infatti se il nostro “Fido” si accoppia più volte durante l’anno o non si accoppia per niente.

Da negare è anche l’opinione che un cane in calore soffra fisicamente. Semmai, una cagna in calore può mostrare sintomi di tristezza e apatia a causa dei livelli ormonali.

Un altro mito da sfatare è la funzione contraccettiva delle mutandine. Non è vero infatti che vanno fatte indossare al cane per non farlo accoppiare, possono solo servire per non sporcare in casa. Non possono essere considerate in alcun modo un deterrente contro gravidanze indesiderate.

Per qualunque dubbio o informazione ulteriore vi consigliamo sempre di consultare il vostro veterinario.

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