Ci consolano con le loro fusa e ci fanno compagnia quando ci sentiamo soli. Come tutti gli amici a quattro zampe, anche i Gatti contribuiscono a rendere migliore e meno triste la vita di chi li possiede.

Ciò che molti non sanno, e forse nemmeno immaginano, è che possedere un micio può aiutare a prevenire l’asma. Discorso che viene rafforzato se si hanno gatti sin dai primi anni di età. Ad affermarlo è un team di scienziati provenienti dalla Danimarca. Secondo i loro studi, avere dei gatti in casa sin da bambini potrebbe aiutare a proteggere l’organismo dall’asma e da altri problemi respiratori.Di base, crescere assieme agli animali contribuisce a rafforzare le difese immunitarie. Se si possiedono gatti sin da quando si è piccoli i rischi di contrarre malattie respiratorie in età prescolare o avanzata si riduce notevolmente. Condividere gli ambienti domestici assieme a uno o più mici potrebbe scongiurare il rischio di ammalarsi di asma, polmonite, bronchite ed altre malattie dei polmoni.

Gli studi riguardo le relazioni tra malattie respiratorie e animali vanno avanti da moltissimi anni ma i risultati sono sempre stati molto contrastanti, dando vita a dibattiti e controversie. Molte ricerche affermano che possedere degli animali possa ridurre il rischio di sviluppare allergie, intolleranze e ipersensibilità varie. Altre, invece, dicono che non ci sono differenze tra il possedere o meno un amico peloso in casa. Altre ancora, affermano addirittura che avere animali domestici come i gatti e stare in casa assieme a loro possa peggiorare la situazione e provocare malattie respiratorie.

L’ultima ricerca danese, invece, afferma che la principale responsabilità dell’asma deriva da una variante del gene “17q21”, la cosiddetta TT. Questa mutazione provocherebbe il rischio di contrarre e sviluppare malattie respiratorie e delle vie bronchiali, come ad esempio l’asma.

La ricerca è stata pubblicata sul “Journal of Allergy and Clinical Immunology“, dove il gruppo di studiosi ha illustrato uno studio effettuato su un campione di 377 bambini con mamme malate di asma. Sono state analizzate tutte le informazioni genetiche, mediche e ambientali dei piccoli ed è emerso che circa un terzo del campione aveva la variante TT, elemento che di fatto contribuisce a renderli più sensibili allo sviluppo dell’asma. Nella seconda analisi, gli studiosi hanno sottolineato che i bambini con gatti in casa hanno mostrato un minore impatto della mutazione genetica della TT sul loro organismo. Gli studi danesi hanno dunque dimostrato che la variante TT può raddoppiare i rischi di contrarre l’asma, mentre possedere un gatto sin dai primi giorni di vita potrebbe ridurre questa probabilità.

Quello che ancora non è ben chiaro è come la correlazione tra gatti e prevenzione dell’asma sia possibile. Il meccanismo esatto della “protezione” è tuttora oggetto di studi e ricerche. Il grande passo avanti è comunque già stato fatto perché i risultati hanno dimostrato che lo sviluppo di malattie inizia già da prima di venire al mondo.

Lo studio danese, attraverso i piccoli amici a quattro zampe, mira a sottolineare soprattutto la relazione tra l’ambiente vissuto e il patrimonio genetico. La componente genica si forma a partire dalla gravidanza e gran parte del “destino” della persona viene scritto esattamente in quel momento.