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La verità, per favore.


Giuri di dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità. Dica: “Lo giuro.”
Lo giuro.

Perché riesce così difficile dire la verità?
La verità può essere celata da una sapiente e premeditata bugia o da una semplice omissione.
Il primo caso, a mio parere, è più grave in quanto non solo non dici la verità ma mandi fuori strada l’interlocutore appositamente per tenerlo lontano da ciò che sai essere la verità.
Ovviamente mi riferisco ad una verità condivisibile, tangibile e non soggettiva. Verità che coinvolgono terze persone.
Le ragioni dell’omissione, invece, possono comprendere anche paura del giudizio altrui o tentativo maldestro di protezione nei confronti di colui che, a nostro parere, potrebbe non reggere il peso della verità.
Ma in entrambi i casi c’è la presunzione, non sempre consapevole, di pensare con il cervello/sentire con il cuore altrui.
Ci si mette su un gradino più in alto dell’altro e si decide al posto suo. E si considera inconsciamente l’altro non abbastanza forte.
Non solo. Penso anche che chi dice la verità debba avere la capacità di gestire e contenere un’eventuale reazione dell’altro.
Quindi: presunzione e debolezza.
Personalmente trovo incredibilmente stressante dire bugie perché si intraprende una strada impervia che, nella maggior parte dei casi, porta a dire ulteriori bugie di funzione rafforzativa rispetto alla prima, costringendo la lingua-biforcuta del caso a rimanere costantemente lucido e concentrato. Nel mio caso, il tutto sarebbe condito da mostruosi sensi di colpa e necessità costante e pressante di mettere fine alla malsana spirale di menzogne e panzane.
Lo stesso dicasi per l’omissione. Insomma, se ometto mi sento sporca. Come quando hai una fastidiosa macchia sulla giacca e hai la sensazione che tutti quelli che incontri non riescano a far altro che fissare quella macchia.
Dire la verità per me è una forma di rispetto, di stima ed umiltà.
Di forza.
Come tutte le cose della vita, anche il saper dire la verità è una cosa che si può imparare. Così come, si diventa più forti con l’esperienza. Le cose, teoricamente, potrebbero andare di paripasso. Ma al giorno d'oggi sarebbe praticamente una controtendenza.
Bisogna partire dal presupposto, però, che la forza intraprende sempre la strada della verità. Prima di tutto con se stessi e, in secondo luogo, con gli altri.
Ma essendo fermamente convinta che non esistono assiomi e postulati incontrovertibili e che le sfaccettature della vita sono sempre molteplici ed imprevedibili, ritengo che il buonsenso debba sempre essere chiamato in causa nell’affrontare le varie situazioni che la vita ci pone.
Perché, come scrisse uno dei miei poeti preferiti, William Blake, è vero anche che:
“Una verità detta con cattiva intenzione, batte tutte le bugie che si possono inventare”.


Avvertenze: Se qualcuno delle persone che amo si è in qualche modo sentito messo in discussione dal presente post, mi permetto di ricordarle/gli che non tengo mai questioni irrisolte e non approfonditamente chiarite. Quindi, lo scritto di cui sopra altro non è che una semplice considerazione personale a puro scopo analitico. Andate in pace.



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