Avete mai provato a iniziare due libri contemporaneamente? Nello specifico, a saltare da "Come diventare buoni" di Nick Hornby a "E' una Vita Che ti aspetto" di Fabio Volo? L'effetto potrebbe essere traumatizzante...
L'altro giorno (vedi post "scazzato" qui sotto), con mossa alquanto masochistica, mi sono dato alla lettura dei primi due capitoli del libro di Hornby: or bene, chi conosce la trama, saprà che sulla recensione, alla voce "controindicazioni", vi è scritto: "evitare la lettura al di sotto dei 30 anni, specialmente in quei giorni sfigati in cui avete litigato con la/il vostra/o lei/lui". Non curante del suggerimento, travolto dalla mia passione per lo scrittore inglese, ho dato il via alle danze. Col passare delle pagine, in un tripudio di pippe mentali, il mio stato d'animo andava assumendo, in un'improbabile scala cromatica, le seguenti colorazioni: rosso, rosso pompeiano, giallo conato di vomito, viola addobbo funebre, blu oltretomba! A quel punto mi sono detto: "Riccardì, ma ti vuoi così male?!" Riposto il libro nello zaino, mi sono accorto di aver con me anche quello di Volo, prestatomi da Chiaretta il giorno avanti. So che ora vi attendete tutti quanti il lieto fine, ma dico soltanto: avete mai letto i primi due capitoli di "E' una vita che ti aspetto"? Ecco, allora andate un attimo a controllare prima di fare insinuazioni! Ormai ero in balia del voltastomaco, sudavo freddo e disegnavo arabeschi con le unghie sul sedile del treno! Dinanzi a me passavano le difficoltà della mia vita camuffate come la pubblicità dell'AIDS anni '90: "se le conosci le eviti", ma intanto erano evidenziate con un tratto blu!! Ora che ci penso, non ho mai capito chi fossero i curatori di quella campagna pubblicitaria... forse quelli della Tratto Pen, che avevano creato un nuovo evidenziatore fosforescente!
Ieri Fabio Volo è stato ospite della mia facoltà per la presentazione del suo nuovo libro (non mi chiedete il titolo perchè adesso non mi viene). E' stato un incontro interessante oltre che divertente. Sono stati toccati temi profondi inerenti al mondo dei giovani (mi sembro Mollica... bleah!). Scherzi a parte, Volo quando parla alla platea sembra davvero il "guru" della nostra generazione: la sua sembrava una lezione di filosofia attuale, e allo stesso tempo, pedagogica verso la vita. I concetti di fondo sono quelli che trovate nei suoi libri, affatto difficili da capire per ragazzi della nostra età. Il tutto è stato poi condito con la dissacrazione del mondo accademico e di tutti quei personaggi che ruotano intorno alla tv (Costanzo su tutti, che è visto da Volo come "emblema del male", imitato con un ghigno demoniaco). L'evento ha avuto un enorme successo (il Centro Congressi era strapieno) e altissima è stata la partecipazione degli studenti: ad un certo punto hanno dovuto letteralmente interrompere le domande che fioccavano in sala.
Un saluto particolare a tutti coloro che erano presenti. Ci siamo sentiti molto uniti no?