Ed è iniziata davvero, brillante e luminosa. Se penso all’estate, la prima immagine che mi sovviene è questa:
È l’estate che amo, quella dei miei sogni, un Sentiero che attraversa il verde abbracciato dal sole. In silenzio.
L’estate è la Vita innamorata di sé stessa, il mondo intero felice di esistere, esistere e basta, senza porsi domande, senza rincorrere enigmi.
E allora succede di distrarsi, di voler partire, dimenticare il presenta. Come se fosse possibile fuggire, allentare le catene, diventare altro. In questo senso l’estate è un’illusione, una chimera, forse l’inganno più seducente con cui attraversiamo parte della nostra vita.
Ce la sentiamo addosso, scorrere nelle vene, inebriarci con il suo profumo, incantarci con le sue magie. L’estate ci tenta, ci abbaglia, ci ossessiona. A volte, però, riesce persino a calmarci, quando le voci svaniscono nei giorni di riposo.
A volte.