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A Night Like This Festival: qui si scopre il futuro!

Al via la sesta edizione di A Night Like This Festival. Tre giorni per scoprire il futuro della musica immersi nella natura.

La sesta edizione di A Night Like This Festival prende il via il 14, 15 e 16 luglio. Tre giorni immersi  nel verde e nella musica del futuro. A Chiaverano si alterneranno sui palchi nomi italiani e internazionali come Of Montreal, Deap Valley, The KVB, PIXX, Gazzelle, Demonology HI FI, Giorgio Poi, Carl Brave x Franco 126, The Wave Pictures e tanti altri. Immancabile la line up del Lago Sirio, location suggestiva sulle cui acque e sponde si esibiscono gli artisti del Lake me up! gli unplugged del festival (per questa edizione An Early Bird, Cara, Claudia Is On The Sofa e Vikowski). Come si scopre il futuro della musica lo abbiamo chiesto a Cecilia Miradoli, direttore artistico del festival.

Guarda qui il programma: www.anightlikethisfestival.com

Quando nasce A Night Like This Festival e come?

Il Festival nasce da un’idea di Max e Cecilia due musicisti che nel 2011, dopo essere stati ospiti al Fib di Benicassim, decidono di provare a mettere le basi per un festival di stampo europeo, con un’estetica tutta italiana. Quindi con uno spirito internazionale, ma legandosi alla bellezza del territorio e dei prodotti che gli appartengono. A loro si aggiungono poi un gruppo di appassionati e operatori del settore e viene fondata un’ associazione che produce e sostiene il festival senza sponsor e senza finanziamenti pubblici (se non per un ausilio logistico da parte del Comune di Chiaverano che ne diventa co-organizzatore sotto questo profilo).

Il festival si svolge in una delle location più suggestive in Italia. Dove si trova?

Chiaverano è un borgo medioevale ai piedi della Serra Morenica, vicino a Ivrea in provincia di Torino. Il festival è in posizione strategica vicino alle grandi città, raggiungibile in un’ora e quindici minuti da Milano e in quarantacinque minuti da Torino. Al tempo stesso è totalmente immerso nel verde e affiancato dal Lago Sirio, laghetto balneabile sulle cui sponde si esibiscono gli artisti del Lake me up! gli unplugged del festival.

Qual è il rapporto col territorio?

Col Comune di Chiaverano nell’espressione dell’attuale giunta è ottimo e in sintonia. Il Canavese, dopo una partenza un po’ a rilento condizionata dal fatto che la nostra associazione non sia del posto (siamo di Milano e di Torino), devo dire che negli ultimi anni sta invece cominciando a conoscerci e apprezzarci.

Come si crea una linea artistica di successo, e quella di quest’anno?

Non so se sia di successo, se lo pensi ne sono lieta, noi ci fidiamo del nostro gusto e del fatto che ascoltiamo con attenzione tutto ciò che ci viene sottoposto. La cosa fondamentale per noi è avere coerenza e identità precise. Non vogliamo line up fotocopia di altri eventi e, nei limiti del possibile proponiamo sempre artisti nuovi anche grazie a un’intensa attività di scouting che dura tutto l’anno. Ci prendiamo il rischio di “lanciare”le nostre scoperte, ma spesso chi suona da noi lo potrai trovare su palchi importanti o in radio, poco tempo dopo. Non per nulla il nostro motto è: Future hits today!

Chi è il pubblico del festival?

Un pubblico vario e trasversale, prevalentemente universitario, ma anche famiglie, visto che abbiamo mostre d’arte, mercatini e work shop. Sicuramente un pubblico attento che si muove più per la scelta musicale che per far festa e basta. L’affluenza media è tra le due e le tre mila persone.

Come comunicate il Festival?

In tutti i modi possibili! Stampa cartacea e non, le nostre pagine social che sono molto attive (facebook, instagram e twitter) e poi andando agli altri eventi in prima persona, sia per sostenerli, sia per promuoverci. Il nostro è un boutique festival, curato nei particolari per far stare bene la gente e questo proviamo a farlo e a comunicarlo con tutto il cuore.

Com’è il rapporto con manager e artisti?

Di solito ottimo anche perché cerchiamo artisti che abbiano lo stesso spirito che ha il festival, coi manager, passato lo stress organizzativo, ormai dopo sei anni ci si  conosce tutti  e credo ci sia reciproca stima.

Quale concerto porti personalmente nel cuore?

Il concerto di Austra nel 2014 perché ho scoperto persone umanamente molto positive e soprattutto perché sono riuscita a vederlo! Non vedo mai nulla mi raccontano tutto gli altri dopo, troppe cose da fare.

Un festival (italiano o straniero) che voi ammirate?

In Italia ci è sempre piaciuto ispirarci a Ypsig rock. Festival stranieri tantissimi, scegliete a caso un festival inglese. Diversissimo da noi, ma molto particolare ed elegante, il Festivaal n6 sempre in Uk per la location e l’estetica che vi sta dietro.

Un consiglio per chi vuole diventare direttore artistico.

Devi prepararti bene, ascoltare tutto con umiltà e mente aperta, non fidarti delle mode, ma dagli un ascolto (non si sa mai che abbiano ragione), poi segui la tua idea e non mollarla.

Cosa vuoi aggiungere?

Che ci vediamo ad A night like this festival il 14-15-16 luglio a Chiaverano( TO) e vi aspettiamo!

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