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ISOLE LOFOTEN – L’arcipelago del Baccalà

Le Isole Lofoten – 68° N

Le isole Lofoten sono un arcipelago della Norvegia che si estende a Nord-est tra le contee di Nordland e Troms. In totale hanno una superficie di 1.227 km², e contano oltre 24.000 abitanti. Le Lofoten sono divise in aree paragonabili a comuni: Vågan, Vestvågøy, Flakstad, Moskenes, Værøy, e Røst, situate nelle isole più grandi (Austvågøy, Gimsøya, Vestvågøy, Flakstadøya, Moskenesøya). Le città più popolate sono Leknes e Svolvær. Il territorio è caratterizzato da montagne (il monte più alto è il Higravstinden, di 1.161 metri slm), che finiscono a strapiombo sul mare, una ricchezza per le isole. La costruzione della E10, e di una serie di costosi tunnel e ponti stradali, ha permesso di congiungere direttamente tutte le principali isole dell’arcipelago, rendendole maggiormente accessibili anche agli autoveicoli. Le Lofoten si trovano oltre il circolo polare artico. Nonostante ciò, il clima è caratterizzato da temperature piuttosto miti principalmente grazie alla corrente del Golfo. La temperatura minima registrata nel 2009 è stata di -13.1 °C, il 7 febbraio, mentre la massima di 26.6 °C il 3 agosto. Le temperature medie mensili più basse nel 2009 sono state registrate nei mesi di Dicembre (-0.8 °C) e Febbraio (-2 °C). Data la latitudine, le Lofoten sono interessate dal fenomeno del Sole di mezzanotte, e considerate un ottimo punto di osservazione per le aurore boreali.

Svolvær è la città più antica del Circolo polare artico, anche se la sua struttura centrale risale all’epoca dei Vichinghi, si trovano reperti archeologici risalenti a molto prima, circa al 3000-4000 a.C. Nel 1432 vi sarebbe giunto, spinto da una tempesta, il veneziano Pietro Querini (a testimonianza di quel fatto è stato eretto un monumento, presente tuttora nelle Lofoten), il quale riportò nel continente notizie sulla fauna e la flora dell’arcipelago, oltre alla pratica locale dell’essiccazione del merluzzo (stoccafisso), che avrebbe poi avuto grande fortuna in Italia (in particolare nelle aree venete da cui proveniva Querini): la maggior parte dello stoccafisso prodotto nelle isole Lofoten è infatti attualmente esportato proprio in Italia.

Il turismo è molto sviluppato: in inverno le condizioni meteorologiche non permettono una visita accurata della zona, ma è comunque possibile sciare e ammirare l’Aurora boreale; in estate invece si può assistere al fenomeno del sole di mezzanotte. Sono state sviluppate significative attività museali (il grande museo vichingo di Borg, ed il museo di storia militare e l’esposizione di sculture di ghiaccio di Svolvær); attività escursionistiche marittime e terrestri, ed un’intensa attività di scalate montane, per le quali le montagne delle Isole (il “Lofoten Wall”) sono celebri. La popolazione comunque vive principalmente ancora di pesca del merluzzo, che tra l’altro è anche la principale tipologia alimentare delle Isole. Sull’isola di Å c’è un museo dedicato al baccalà. Il comune di Røst, sito su una piccola isola nella parte sud dell’arcipelago, è gemellato con il comune italiano di Sandrigo (VI) dal 2001, con cui intrattengono rapporti non solo diplomatici ma anche culinari: lo stoccafisso delle isole Lofoten viene importato nel centro vicentino in occasione della “Festa del Baccalà”, durante la quale viene proposto il piatto tipico del baccalà alla vicentina.


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