Da sempre, in strada, uno degli apparecchi più utili che sono stati inventati e messi a disposizione della collettività per una corretta viabilità è il semaforo.

Forse non si riesce neppure ad immaginare una strada e una città senza semafori, sebbene qualche esperimento in giro per il mondo da qualche parte lo si trova.

Da questo punto di vista, in effetti, la straordinaria e tradizionale utilità del semaforo in alcune occasioni viene messa in dubbio da chi pensa alle alternative da usare, come le rotatorie.

E’ tuttavia importante sottolineare che di pari passo alla loro crescita di rilevanza, i semafori hanno anche accresciuto quelle che sono le loro potenzialità.

Sì, perché nelle città evolute di oggi, dove le auto e i veicoli in transito sono innumerevoli e il caos e il traffico è un vero problema, servono strumenti efficaci, moderni, polifunzionali.

semafori intelligenti, l’evoluzione in strada

E questa è in fondo la ragione per cui sono nati i semafori intelligenti, quelli che dispongono non soltanto di un prestigioso impianto di video riprese con telecamere, ma anche di collegamenti a dei terminali e computer che permettono di calcolare, tramite algoritmi, il miglior tipo di servizio da offrire in termini di tempo e di flussi viari. Insomma, semafori smart.

In pratica questo semaforo intelligente permette di calcolare le migliori condizioni a cui far accedere auto, veicoli e pedoni, così che tutti possano avere non solo la massima sicurezza agli incroci, ma anche equi diritti per poter passare. E al contempo, si proteggono anche i diritti di chi, appunto, ha diritto a farlo ma viene messo a rischio da chi vuol passare lo stesso, commettendo un errore che può costare carissimo in termini di multa.

Semafori intelligenti, ma puoi restare bloccato dieci minuti

Questo è perché ci sono delle telecamere che riprendono tutto, e che permettono di risalire alla targa del mezzo che ha violato il semaforo. Tra i tanti lati positivi però ce ne è anche uno potenzialmente negativo che, per alcuni, potrebbe causare un disastro clamoroso, come quello di essere obbligati a star fermi per dieci minuti all’incrocio. 

Succede perché il meccanismo del semaforo si attiva con la presenza di pedoni tramite telecamere e sensori: sulla scia dei dati raccolti, il semaforo segue linee guida e algoritmi, rispondendo alle esigenze del momento. Se però c’è un difetto di analisi, con segnalazione di pedoni anche dove non ci sono, si rischia, come è successo, di restare fermi per dieci minuti prima che si sblocchi.

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