Guidare una moto è sempre affascinante, anche se è tuttavia indubbio che ci siano dei rischi da mettere in preventivo: al pari delle auto, ovvio, pure nelle loro differenze.

Purtroppo, infatti, le statistiche parlano di progressivi aumenti dei numeri di sinistri stradali che riguardano, oltre che le auto, anche le due ruote.

Con anche ricostruzioni delle dinamiche degli impatti che fanno riflettere, si rende sempre più chiara una realtà rispetto alla quale non si può certo chinare la testa.

Il fulcro di una guida armonica, piacevole e sicura su di una moto è, evidentemente, la prevenzione, certo: ma può non bastare.

Gli studi più recenti, oltre a dimostrare come le migliori prevenzioni non siano sufficienti, indicano anche cosa può capitare davvero, e come: e chi, anche, in uno scontro, può avere la peggio.

Incidenti moto, un nuovo test ci allarma

Si parla, ovviamente, di crash test: e della necessità, legata ai riscontri che in questo senso sono stati raggiunti, di strumenti di protezione più fattivi. Nello specifico parliamo degli airbag da moto, che è al centro di un recente studio sugli effetti della sicurezza passiva per chi conduce una due ruote e del passeggero.

Si parla delrapporto Ergonomia e sensazioni nell’uso degli airbag per motociclisti, di cui si è discusso al Centro di sperimentazione e sicurezza stradale MAPFRE (CESVIMAP). Questo report arriva a seguito di test fatti su una ottantina di motociclisti volontari che si sono muniti di airbag e si sono sottoposti a prove su diverse tipo di moto, in diverse situazioni meteo e su differenti strade.

Moto e incidenti, l’airbag piace ai centauri

Cosa raccontano i dati? Semplice, a dire il vero, ma anche intuibile: ovvero che sei volte su dieci chi usa un airbag per motociclisti raggiunge un livello di protezione pari al 66 per cento dei casi, dato che sale se a guidare il mezzo sono persone sopra i cinquanta anni.

Inoltre, quasi la totalità delle persone a cui è stato chiesto si sono espresse in favore dell’uso dell’aibag sfiorando, clamorosamente, quasi il cento per cento dei consensi. E’ evidente che una situazione del genere rende molto più ottimistici in prospettiva, tenendo conto che non più tardi di qualche anno fa non erano in pochi coloro i quali addirittura ancora si rifiutavano di andare in giro con il casco.

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