Quello in cui siamo catapultati è un mondo sempre più tecnologicamente avanzato e in grado di poter permettere a ognuno di noi una profonda interconnessione, sempre e ovunque.

Dispositivi in grado di aiutarci, nel nome delle regole più pure della domotica, in ogni ambito della vita rendendola di un livello di qualità migliore, mai visto prima.

Tecnologie avanzatissime, che spesso svolgono anche dei lavori per noi, e che si tutelano, proteggono, assistono e ci fanno fare delle cose impensabili.

Dalla home banking alla comunicazione a distanze ‘siderali’, passando per le visioni in ‘real time’ di eventi televisivi, agli elettrodomestici interattivi e alle auto tecnologiche.

Proprio il settore delle auto è uno di quelli che più sta traendo beneficio dal progresso delle tecnologie, sia in ambito di conforto che di prestazioni ma anche di sicurezza.

Sicurezza auto, ecco cosa ha fatto questo hacker

Eppure, nello stesso momento in cui ci proteggono, le nuove tecnologie, per il classico rovescio delle medaglie, rischiano anche di poter essere usate ‘a danno’ del settore dell’automotive: è vero che la tecnologia ci protegge ad esempio dai furti, dal rischio di perdersi in strada, e tramite sistemi di assistenza alla guida. Di pari passo, però, possono finire nelle mani sbagliate.

Sono ad esempio sempre più frequenti i casi della cosiddetta pirateria informatica che, a livello di informazioni, comunicazioni e dati sensibili, vanno a violare i livelli di protezione e di sicurezza, di privacy e di liquidità finanziaria di tanti cittadini, spesso in riferimento a momenti legati alle auto stesse. E poi, ci sono anche dei casi clamorosi, ancora più di quanto immaginiamo.

Frode all’asta auto, questo hacker ha superato i limiti

Un hacker ha superato infatti tutti i limiti realizzando una incredibile frode fiscale di proporzioni enormi, all’interno di un meccanismo di aste di auto. Si è infilato nel sistema ed è riuscito niente di meno che a comprare ben tre auto, ma per una vera miseria: per dei veri spiccioli, a pensarci. Vale a dire per soli tre dollari. Tutto vero: ha pagato tre dollari, ed ha comprato tre auto, tre gioielli di auto per di più, pagandole in pratica un dollaro ad auto.

Come ha fatto’ E’ successo negli Stati Uniti dove un hacker ha violato i sistemi e si è infilato nel meccanismo per modificare il prezzo e il valore dell’asta, in modo fraudolento, così che servisse solo un dollaro per comprare i modelli. Nello specifico, è riuscito a comprare una  Ford Escape Hybrid 2010, un  furgone Ford F550, per la quale ha offerto 9.000 dollari e  e una Chevrolet C4500.

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