La crisi economica generale da anni ha ‘contaminato’ in pratica tutti i settori produttivi, producendo delle conseguenze nel medio e lungo termine ancora in atto: eppure, a volte, i deficit possono dipendere anche da altro.

Addebitare ogni tipo di problematica economica alla crisi generale che in questi anni, tra pandemia e guerre e una serie di fattori d’alta finanza concatenati, si è abbattuta su di noi, può essere talvolta uno specchietto per allodole.

E’ certo che in alcuni ambiti, per esempio quello automobilistico, il costo in crescita delle materie prime ha prodotto un aumento vertiginoso dei prezzi dei carburanti che si va a registrare ogni giorno quando si mette benzina.

Altre voci di bilancio di altri settori, però, o per meglio dire altri tipi di ‘bilancio’ in quanto tali non possono esclusivamente attribuire al famoso ‘Leviatano’ della crisi tutto il peso di una situazione pressoché drammatica.

Se parliamo per esempio di aerei, in particolare, non si può che notare che tutto ciò che fa riferimento ai bilanci possa dipendere, come sta in un certo senso emergendo, da una particolare e specifica strategia. Quale?

Aerei, cosa ci dicono i bilanci?

Aerei, Altro Che Crisi verrebbe da dire. Si parla, nel particolare, di servizi extra che ormai sono arrivati ad aumenti stellari, pari addirittura al 273%. Qualcosa di così clamoroso da atterrire: e non a caso il settore delle compagnie aeree sta di continuo attirando pesanti critiche: per un motivo più che evidente, ovvio.

Molti vettori pare che stiano guadagnando cifre astronomiche più dall’enorme aumento dei costi extra, addebitati ai viaggiatori, che non dai ticket veri e propri. Con la rabbia di cittadini, associazioni di consumatori, e istituzioni. In pratica, prendendo il volo non si paga solo il biglietto: anzi, questa può essere la ‘voce’ addirittura minore.

Spese extra, il caso dei voli aerei

Ci sono tante voci e servizi che in diverse situazioni non si possono nemmeno evitare. Per questo parlare oggi di low cost è quasi fuorviante, dal momento che il biglietto in sé può anche esserlo, ma non il resto. Per esempio?

Prezzo dei bagagli nella cappelliera, cosa di cui l’Ue si sta occupando, lievitati oltremodo; check-in in aeroporto a pagamento, in alcuni casi nemmeno l’acqua gratis a bordo dell’aereo. E poi ancora cibo, servizi extra, pacchetti, imbarco bagagli. In tanti casi, si va così oltre che la gente, stufa, non può che contestare. Anche per queste ragioni l’Unione Europea mira a una stretta.

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