Monitorare le nostre strade è decisamente un compito molto importante e cruciale per le forze dell’ordine del territorio: le situazioni che possono stanare e far venire a galla del resto sono davvero tante e spesso gravi.

Il compito Delle pattuglie, e degli agenti che sono preposti ai cosiddetti posti di controllo e di blocco, è quello non solo di controllare il corretto flusso viario delle auto e dei veicoli che circolano: ma la loro liceità.

E’ per questo che fermano della auto o delle moto, spesso in modo casuale o se mai notassero qualche comportamento o atteggiamento particolare: il loro obiettivo è prevenire, prima ancora che reprimere.

Ed è davvero frequente che nel corso dei loro controlli, gli agenti di polizia o in generale qualunque pattuglia di forze dell’ordine si trovino costretti a dover emettere delle multe davvero salate nei riguardi dei cittadini.

Inevitabile, di fronte a una serie di errori e di infrazioni rispetto a cui non si può di certo restare indifferenti: sia perché si tratta di per sè di un reato e sia perché stiamo parlando di azioni che possono mettere a repentaglio la salute delle persone.

Multa clamorosa: tre in una, e paghi migliaia di euro

Come è successo, ad esempio, in caso clamoroso rispetto al quale gli agenti si sono trovati al cospetto di una triplice violazione del codice della Strada: tale da poter produrre una multa così clamorosa da far paura. L’ammontare è stato superiore alle quattromila euro. Ma per chi, e che cosa è successo in particolare?

Si è trattato di un cittadino che a bordo di un mezzo a due ruote è stato beccato nella situazione in cui non una, ma ben tre violazioni di tipo documentale gli sono state riscontrate tutte insieme. Che cosa aveva fatto il cittadino? Si trovava prima di tutto in sella alla moto e senza casco, e poi era perfino privo di patente e anche di assicurazione.

Tre multe in una: pena pecuniaria da Guinness

Dunque era Senza Casco, patente e assicurazione: per lui è partita la denuncia e una sanzione di 4.100 euro. A quanto pare aveva anche la targa di un altro mezzo. Per di più pare che il cittadino fosse un recidivo.

E in casi del genere allora scatta la denuncia. Non è di certo l’unico caso nel nostro territorio, ma conferma la necessità di controlli serrati da parte delle autorità: chi è senza peccato, del resto, è libero di ‘scagliare’ la prima pietra, no?

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