Uno dei fenomeni maggiormente analizzati in sede di scuola guida, quando si sta per prendere la patente è il famigerato aquaplaning: ma davvero sappiamo in concreto cosa sia e come comportarci al riguardo?

Le situazioni in cui ci si può trovare, quando si guida una macchina, sia di giorno che di notte possono essere molto diverse tra loro: alcune più complicate di altre, diverse poi molto pericolose, specie a causa del maltempo.

La pioggia e, in generale le condizioni meteorologiche avverse possono produrre diversi problemi a chi guida: e uno dei fenomeni più noti in tal senso è l’aquaplaning. Per evitare però guai, basta prendere delle accortezze.

Le giuste precauzioni e conoscenze aiutano a superare qualunque ostacolo legato al meccanismo dell’aquaplaning e soprattutto a salvare la nostra vita e quella altrui.  Ma di cosa parliamo nello specifico?

Che cos’è l’aquaplaning e come si scongiura? Partiamo da un semplice concetto di fisica. Le gomme auto sono la parte che va in contratto con il terreno stradale, e quindi sono lo strumento che deve evitare il famoso slittamento.+

Aquaplaning, in che consiste e come evitarlo

In sostanza il noto fenomeno dell’aquaplaning si verifica quando gli pneumatici non sono in grado di gestire il livello aumentato di acqua che si trova in strada e, mancando attrito, finiscono per slittare. Cosa succede a quel punto? L’auto perde il controllo direzionale, e sullo sterzo di genera un movimento di perdita di gestione: di fatto, questo significa che la macchina slitta perdendo la sua normale aderenza, e anche se si frena si rischia di scivolare.

Sterzare, frenare, cercare stabilità: in che modo bisogna comportarsi? Le situazioni possono sfuggire di mano quando l’auto perde il contatto con la strada bagnata, e l’incidente è davvero dietro l’angolo. Dunque? A questo punto bisogna prendere delle precauzioni per evitare o renderne gli effetti meno invasivi possibili.

Aquaplaning, tecniche per non finire nei guai

In primo luogo, bisogna agire sulle gomme: la giusta manutenzione, specialmente a livello di pressione, è determinante, così come è cruciale la scelta di pneumatici corretti in base alla stagione: invernali in inverno e viceversa, estivi in estate.

Bisogna ovviamente evitare l’invecchiamento precoce delle gomme che comunque andrebbero sempre cambiate ogni 4 o cinque anni, e controllare anche il battistrada per prevenire usure o perdita di spessore. Andrebbe cambiato se è al di sotto dei due millimetri.

Ancora una volta, periodicamente, è necessario ripristinare la corretta pressione delle gomme, anche semplicemente rigonfiandole al volo presso un distributore o un gommista. Un paio di minuti possono salvarvi la vita.

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