Guidare bene, guidare saggi, arrivare sani e salvi a destinazione senza eccessi e sempre con la responsabilità di sapere che, al volante, non si sta ‘giocando’ solo con la propria vita, ma anche con quella altrui. Sarebbe bellissimo.

Sarebbe già un enorme successo se metà delle terribili percentuali negative che emergono da una recente analisi sulle abitudini europee alla guida potesse rispettare, almeno in parte, queste semplici indicazioni di vita.

Più che temere sanzioni, più che preoccuparsi di quanto ammonterebbe una multa di fronte ad una infrazione ‘svelata’ da una pattuglia, i cittadini alla guida dovrebbero pensare seriamente al senso etico di tutto questo.

Guidare in modo responsabile e rispettoso delle leggi dovrebbe essere un concetto assodato, una volta assimilato fin da piccoli e corroborato dalle lezioni in auto scuola per ottenere la patente: e invece non è affatto così.

Almeno, non per tantissimi guidatori. Un concetto, quello della sicurezza al volante, che malgrado tante campagne informative, tanti protocolli di sicurezza e strette normative, come l’ultima in Italia, non entra nella testa di molti.

Numeri terribili: ecco perchè si fanno incidenti

A dimostrarlo è una ennesima ricerca recente che sta per inchiodare gli automobilisti ad una serie di ‘sentenze’ su comportamenti pessimi alla guida. Gli europei, almeno in buona parte, non vogliono guidare bene.  Cosa dice questa analisi? Che il 23 per cento dei giovani guarda video mentre guida, e che ancora di più sono le persone, di tutte le età, che assumono comportamenti sbagliati come usare il cellulare, bere o usare droghe.

E’ il responso del 13° Barometro della guida responsabile prodotto dalla Fondazione Vinci Autoroutes. Una sorta di indagine annuale che presenta una fotografia non ottimale di certo sui comportamenti di guida degli automobilisti d’Europa.

L’analisi su chi guida in Europa: cosa è emerso

Le pessime abitudini più tipiche sono come detto l’uso di smartphone e  di alcool e droghe. Una indagine, questa, fatta da  Ipsos su un campione di oltre dodicimila cittadini di undici Stati diversi, e che porta a analizzare soprattutto il comportamento degli under 35. Un enorme quantitativo di persone, circa il trenta per cento, non usa le cinture di sicurezza.

Il 23% come detto guarda video mentre è al voltante e c’è chi, addirittura, ammette caldamente di drogarsi prima di guidare (il 17%) o di bere (12%). Dove si potrà arrivare se, tutto questo, viene commisurato poi alla presenza di veicoli sempre più potenti? La tecnologia aiuta, e molto, certo, a prevenire tantissimi problemi. E le auto sono sempre più sicure. Ma non lo sono i guidatori. Come cambiare questo trend?

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