Restrizioni, strette, rigidità: spesso, quando si parla del Codice della strada e delle regole che debbono disciplinare il comportamento dei cittadini al volante – e non solo – si usano questi termini: ora, però, sarà davvero così.

Si sta avvicinando sempre di più una data chiave che fa riferimento ad una profonda, innovativa e rigorosa riforma del codice della strada, che si indirizza verso il monitoraggio e il controllo di una infrazione davvero grave.

Qualcuno continua a definirla ancora una leggerezza: altri, magari, una banale imprudenza. Ma da un atto del genere, in verità, possono dipendere le vite di tante persone. Danni, a persone e cose: inevitabile una stretta.

Di che si tratta? E’ presto detto. Nel novero di una profonda trasformazione della nostra società, del resto, anche il Codice della strada, in modo congruo, ha dovuto mano a mano adattarsi alle nuove epoche, alle nuove abitudini.

E una riforma del Codice della Strada, in tal senso, era sentita sempre più come urgente non solo dai legislatori, ma soprattutto dai singoli fruitori della strada: almeno, da quelli con un etica e una coscienza civile accesa.

Codice della Strada: riforma al via, e ora non potrai più farlo

Ad ogni modo, come la si pensi, la trasformazione è ufficiale, e la stretta ci sarà senza ombra di dubbio. Ora chi commetterà questa infrazione si beccherà la sospensione: così, magari, smetterà di farlo. Di che si parla? L’annuncio è giunto. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, lo ha specificato.

Il testo è sia ad un passo dalla approvazione definitiva: ll Codice, nel prossimo Consiglio dei Ministri del 18 settembre, verrà discusso in aula e si arriverà a redigere il testo di legge della nuova sicurezza stradale. Lo scopo è dare forma a nuove leggi che combattano la ‘strage’ delle tremila morti all’anno prodotte dagli incidenti stradali.

Nuovo Codice della Strada: non usare questo dispositivo o sei nei guai

Dalla stretta per i neopatentati, obbligati per tre anni a guidare mezzi sotto i 55 kw alla rigidità sugli smartphone. Causa di molti, troppi incidenti, vedrà l’aumento delle pene non solo pecuniarie, ma anche la sospensione del titolo di guida laddove l’uso del cellulare sia recidivo e causa di danni o sinistri.

Di pari passo, si lavora per il miglioramento dell’educazione scolastica sul tema, provando a inculcare nei giovani un senso di maggior responsabilità e ‘buon senso’, come ha detto Salvini. Per  il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, le nuove regole a tutela degli automobilisti e non solo, erano ormai improrogabili.

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